Sto impazzendo...

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crocefulvio
00domenica 3 gennaio 2016 08:44
E'il ns maestro joda!!!!
chad.
00domenica 3 gennaio 2016 14:29
Ma i vostri medici che vi hanno detto? Cioè oggi per gli acufeni cosa c'è da fare , solo la trt o c'è anche altro come cura?
crocefulvio
00domenica 3 gennaio 2016 14:33
acu
La maggioranza dicono..dicevano che non ce nulla da fare...ma io non ci credo...adesso in ordine ci sono wrt trt e qst neurofeedback...altro non conosco...se non la fortuna di incappare nella cura giusta...come scrive nimx...tutto un po fa brodo...
chad.
00domenica 3 gennaio 2016 14:58
Fulvio ma io non ho capito una cosa... tu hai fatto la trt (per un anno e mezzo ? ) in passato e ha funzionato , per quanti anni sei stato bene? Cioè ora stai di nuovo punto e a capo? La cosa non è incoraggiante per chi deve iniziarla. O forse sono io che ho capito male
Nimx
00domenica 3 gennaio 2016 16:55
Re: acu
crocefulvio, 03/01/2016 14:33:

La maggioranza dicono..dicevano che non ce nulla da fare...ma io non ci credo...adesso in ordine ci sono wrt trt e qst neurofeedback...altro non conosco...se non la fortuna di incappare nella cura giusta...come scrive nimx...tutto un po fa brodo...



Ho approfondito il discorso neurofeedback, mi sono informato un pochino. Forse è strano sentirlo da parte mia quando si parla di queste cose, ma... mi piace, e pure tanto.
Il perché è semplice, come tante ricerche evidenziano, l'acufene non causato da danni all'apparato uditivo, ha ben poco a che fare con l'orecchio ma molto, se non tutto, col cervello. Ho letto alcune ricerche su neurofeedback ed acufene, niente male, fondamentalmente è una sorta di tecnica meditativa molto accellerata (il che significa che perdi alcune cose, ma qui non si parla di crescita personale ma di curare nei limiti dei possibili un fastidio, quindi credo si possa soprassedere ad eventuali mancanze in questa sede), riesci però a sviluppare delle capacità di controllo sulla mente e di equilibrio di alcune zone che altrimenti richiederebbero anni di pratica meditativa. A quanto pare non è solo una questione psicologica, ma di riequilibrio di alcuni circuiti neuronali, cosa che io credo di aver fatto almeno un minimo in quest'anno di pratica mia personale. Le ricerche su trial clinici sembrano pure parecchio soddisfacenti, il 70% ha avuto giovamenti, ed una parte minore ha ottenuto un acufene sotto la soglia della consapevolezza, in pratica credo che per alcuni significa che è andato via. C'è sempre un 30% circa che ha avuto benefici trascurabili invece. Ovviamente ho sintetizzato molto, ho letto una decina di ricerche ed estrapolato alla men peggio la media dei dati dei risultati.
Fulvio, quando la provi voglio ovviamente notizie a riguardo, probabilmente se non ti scoccia vorrò anche dettagli tecnici a riguardo... sai, non riesco a trattenere il mio fascino verso la mente umana e la mia curiosità vien fuori :D
E quando parlo di dettagli tecnici, se non ti scoccia, sarebbe utile sapere su quali aree del cervello applicano i sensori sul cranio, cosa ti faranno fare (giochi, meditazione, respirazione, concentrazione o tecniche simile per sviluppare determinate onde quando quelle aree sono iperattive) e possibilmente il nome delle onde (fondamentalmente mi pare di capire agiscono su tre, alpha theta e delta, sarebbe utile capire quali sono disequilibrate, dai test scintifici pare vi sia una carenza molto sostanziale, in quelle aree, di onde alpha e una maggiore attività di delta rispetto a chi non ha acufeni).
Scusa se ti ho rincojonito con queste cose, in realtà il processo è semplice, la parte difficile diciamo che spetterà a loro nel decifrare alcuni dati.
crocefulvio
00domenica 3 gennaio 2016 17:02
A tua disposizione..se sei di milano e vuoi venire su con me..sono a disposizione..cosi ti informi quando vuoi...sul posto con il dottor Lanza.
crocefulvio
00domenica 3 gennaio 2016 17:13
acu
E assisti ad una seduta..sempre se ti va..cmq il presidente acufenizzati di bg Ferrua con cellule cigliatecredo messe male ha avuto un piiiicccolo miglioramento...piccolo..
crocefulvio
00domenica 3 gennaio 2016 21:12
Una osservazione nimx...non credo sia cosi difficile estrapolare i dati..il pc ok..ma poi e'il sofware che fa tutto legge controlla interrompe la musica e riparte..direi una supervisione continua..estranea all uomo o al dottore..un po come un pilota automatico direi..per tua conoscenza le sedute sono 20..
chad.
00domenica 3 gennaio 2016 23:12
Crocefulvio, scusami per il disturbo ti riquoto questo mio messaggio

"
non ho capito una cosa... tu hai fatto la trt (per un anno e mezzo ? ) in passato e ha funzionato , per quanti anni sei stato bene? Cioè ora stai di nuovo punto e a capo? La cosa non è incoraggiante per chi deve iniziarla. O forse sono io che ho capito male
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 07:32
acu
Stanotte una nottata infernale..ma e' mai possibile succeda questo....dopo mesi non ho chiuso okkio....
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 12:20
Chad ciao..si mi era venuto un acufene a sx...molto forte...poi al volo ho fatto camere iperbariche...e subito la trt..da del bo..l ho portata avanti per 6/8 mesi..e visto che l acufene era ad un livello minimo l ho interrotta...adesso da giugno..e'ripartito prima come una pentola a pressione...poi da novembre...si e'trasformato in acufene..forte fortisimo..a volte accettabile..ma sempre come oggi fastidiosissimo...da piegarmi in due dal fastidio..
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 12:23
Sono stato bene dal 2008al 2015..
Nimx
00lunedì 4 gennaio 2016 14:11
Re:
crocefulvio, 03/01/2016 21:12:

Una osservazione nimx...non credo sia cosi difficile estrapolare i dati..il pc ok..ma poi e'il sofware che fa tutto legge controlla interrompe la musica e riparte..direi una supervisione continua..estranea all uomo o al dottore..un po come un pilota automatico direi..per tua conoscenza le sedute sono 20..



Questo sì, dipende dal livello di automatizzazione del software, probabilmente per l'acufene ci sono già dei protocolli standard e quindi è tutto piuttosto automatico, mentre per altri utilizzi è un po' più complesso, ad esempio il neurofeedback viene usato anche per deficit di attenzione, di iperattività, autismo, depressione ansia e diversi altri disturbi legati in modo più o meno diretto alla sfera psichica, curioso vedere che il quoziente intellettivo aumenta, diversi bambini hanno registrato un qi di ben 20 e oltre punti in più dopo sessioni di neurofeedback. Non c'è molto da stupirsi però, se si focalizza l'uso per migliorare l'attenzione e la memoria a lungo e breve termine, il quoziente verrà indirettamente influenzato. Ma sto andando off topic, era solo una curiosità tanto per parlare :-)
chad.
00lunedì 4 gennaio 2016 15:07
Re:
crocefulvio, 04/01/2016 12:20:

Chad ciao..si mi era venuto un acufene a sx...molto forte...poi al volo ho fatto camere iperbariche...e subito la trt..da del bo..l ho portata avanti per 6/8 mesi..e visto che l acufene era ad un livello minimo l ho interrotta...adesso da giugno..e'ripartito prima come una pentola a pressione...poi da novembre...si e'trasformato in acufene..forte fortisimo..a volte accettabile..ma sempre come oggi fastidiosissimo...da piegarmi in due dal fastidio..




Non è poco 6-8 mesi? Io ho letto che anche se si migliora deve essere fatta per almeno 1 anno anzi ancora meglio 18 mesi. AL tuo centro cosa ti dissero?

Guarda allora io fossi in te non starei nel panico, riprenderei subito la trt che mi pare di aver capito hai ripreso perchè come ha fatto effetto anni fa lo rifarà ora e la proseguirei per 18 mesi questa volta, no?
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 15:15
Si chad erano pochi 6 mesi...ma passo tutto..e senza accorgemene il fischio si e' ridotto..e
LA PIANTAI li...il problema e' che adesso credo il problema piu grave..continuo a farlama il tinnito mi sta uccidendo lentamente..ieri e'partito alto e non si e'piu abbassato...non so piu come tirare avanti..la wrt a fine gennaio..neurofeedback..a marzo intanto io sono nei guai...
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 15:19
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 15:20
Facci caso i due grafici sono uguali..ma nel 2009 non avevo fastidio lo sentivo ma bassissimo..adesso un disastro...boh!!!
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 17:56
Posso farvi una domanda? Ma con il raffreddore l acufene aumenta? Io ce l ho a1000
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 19:23
RAGAZZI AIUTATEMI.......
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 19:24
Non ce la faccio piu.....acu andato a1000 nn socome mascherarlo
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 19:44
Se qcn mi vuol chiamare 3358348151
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 20:18
acu
GRAZIE NIMX...SEI STATO GENTILISSIMO.
zaw
00lunedì 4 gennaio 2016 21:30
Re:
crocefulvio, 04/01/2016 17:56:

Posso farvi una domanda? Ma con il raffreddore l acufene aumenta? Io ce l ho a1000


Si Fulvio aumenta,
usa tutti i rimedi possibili per contrastare il muco : tisane calde specifiche espettoranti, aerosol, fumenti, dieta giusta, vitamina C, propoli, miele, + olio essenziale di eucalipto, zenzero, ecc ecc, non ti aspettare miracoli da tutto ciò ma di certo aiuta molto a velocizzare la guarigione, i benefici si sentono


crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 22:13
zaw.
Un ultima domanda...ho solo acufeni con fulness mono laterale....potrebbe essere anke idrope.Escluso il dottor la torre conoscete un centro oppure un otorino che trattall idrope..io sono di milano.Grazie se mi risponderete..le provo tutte...
crocefulvio
00lunedì 4 gennaio 2016 22:13
zaw
GRAZIE DEI CONSIGLI ZAW
Marco=85
00martedì 5 gennaio 2016 01:40
Re:
crocefulvio, 04/01/2016 17:56:

Posso farvi una domanda? Ma con il raffreddore l acufene aumenta? Io ce l ho a1000




Fulvio e' un casino capire cosa fa' alzare l'acufene o abbassarlo,e' troppo soggettivo.Nimx quando approfondisce il discorso psicologico ha molto ragione,quantomeno aiuta la sopportazione.Pero' credo che la cosa migliore da fare sia imparare a conoscerlo e accettarlo convivendoci,e cioe' fare attenzione a cosa lo peggiora e cosa lo migliora,perche' cmq un oggettivo problema ancora non curabile dalla medicina esiste,senno' basterebbe andare dallo psicologo e si risolverebbe tutto dopo una decina di sedute.
Io esempio ho capito che la TV usata a medio-alto volume mi aumenta l'acufene,e quando mi aumenta lo abbasso(non temporaneamente,ma costante)ascoltando il rubinetto aperto in bagno che fa' scorrere l'acqua velocemente.
Reputalo parte di te,solo cosi' secondo me puoi cominciare a conoscerlo e domarlo.

p.s. anche a me oggi mi sta facendo sbiellare,si e' alzato verso le 17 cosi' a caso.
Nimx
00martedì 5 gennaio 2016 02:50
Re: Re:
Marco=85, 05/01/2016 01:40:




Fulvio e' un casino capire cosa fa' alzare l'acufene o abbassarlo,e' troppo soggettivo.Nimx quando approfondisce il discorso psicologico ha molto ragione,quantomeno aiuta la sopportazione.Pero' credo che la cosa migliore da fare sia imparare a conoscerlo e accettarlo convivendoci,e cioe' fare attenzione a cosa lo peggiora e cosa lo migliora,perche' cmq un oggettivo problema ancora non curabile dalla medicina esiste,senno' basterebbe andare dallo psicologo e si risolverebbe tutto dopo una decina di sedute.
Io esempio ho capito che la TV usata a medio-alto volume mi aumenta l'acufene,e quando mi aumenta lo abbasso(non temporaneamente,ma costante)ascoltando il rubinetto aperto in bagno che fa' scorrere l'acqua velocemente.
Reputalo parte di te,solo cosi' secondo me puoi cominciare a conoscerlo e domarlo.

p.s. anche a me oggi mi sta facendo sbiellare,si e' alzato verso le 17 cosi' a caso.



Marco, credo sia un poco più complesso il discorso psicologico. Come Francesco può confermare, un conflitto psicologico può logorarti molto e portare a problematiche fisiche. Potrei fare un esempio banale (ma potrei anche fare esempi molto più gravi ed invalidanti) di una problematica "semplice": paura e ansia (come anche un semplice comportamento errato) possono portare a tensioni muscolari e problemi posturali, se ciò accade per tanti anni, lentamente, senza che tu te ne accorga, magari ti ritrovi con una bella scoliosi. Non basterà a quel punto andare dallo psicologo, toglierai la causa scatenante, ma non la derivante problematica. Ma se non togli la causa, tutto il resto è fatica sprecata. Perciò sottolineo l'importanza dell'aspetto psicologico. E confermo, come dici tu, che non basta andare dallo psicologo per l'acufene. Puoi andare a fare riabilitazione per la scoliosi, e devi, ma se hai un peso e una tensione che non ti sei tolto (o non ti sei tolto il comportamento disfunzionale che ti ha portato alla problematica), non servirà a nulla, anzi potrebbe peggiorare o potresti trovarti a combattere con quella scoliosi per tutta la vita.
Detto ciò, anche una volta affrontate le cause, o per chi le ha superate strada facendo (questo lo sa solo ognuno di noi), l'acufene è una problematica (derivata spesso da cause psichiche eccetto problemi dell'apparato acustico o roba organica) che risiede nel cervello a mio avviso, quindi lo psicologo può solo darti una mano nel togliere il peso emotivo dell'acufene, ma non l'acufene. Per ristabilire l'equilibrio serve altro in aggiunta al cambiamento psicologico, il che cos'è questo "qualcos'altro", non lo sappiamo in quanto per molti non funziona nulla, per altri qualcosa pian piano pare sblocchi l'inghippo. Ma su quest'ultimo punto, siamo tutti sulla stessa barca, tanto voi quanto io che pur non soffrendo per l'acufene, un minimo mi è rimasto. Ammetto che sono speranzoso nell'approccio psichico più che scientifico perché ho visto sulla mia pelle di quanto è calato il mio acufene in quest'anno, ma ammetto anche che, come detto prima, serva altro. Motivo per cui sperimento nuove robe più attinenti al mio percorso e seguo ciò che sperimentate voi, più attinenti al mondo medico, sperando ad ogni modo che se ne cavi fuori qualche informazione utile.
Marco=85
00martedì 5 gennaio 2016 03:25
Re: Re: Re:
Nimx, 05/01/2016 02:50:



Marco, credo sia un poco più complesso il discorso psicologico. Come Francesco può confermare, un conflitto psicologico può logorarti molto e portare a problematiche fisiche. Potrei fare un esempio banale (ma potrei anche fare esempi molto più gravi ed invalidanti) di una problematica "semplice": paura e ansia (come anche un semplice comportamento errato) possono portare a tensioni muscolari e problemi posturali, se ciò accade per tanti anni, lentamente, senza che tu te ne accorga, magari ti ritrovi con una bella scoliosi. Non basterà a quel punto andare dallo psicologo, toglierai la causa scatenante, ma non la derivante problematica. Ma se non togli la causa, tutto il resto è fatica sprecata. Perciò sottolineo l'importanza dell'aspetto psicologico. E confermo, come dici tu, che non basta andare dallo psicologo per l'acufene. Puoi andare a fare riabilitazione per la scoliosi, e devi, ma se hai un peso e una tensione che non ti sei tolto (o non ti sei tolto il comportamento disfunzionale che ti ha portato alla problematica), non servirà a nulla, anzi potrebbe peggiorare o potresti trovarti a combattere con quella scoliosi per tutta la vita.
Detto ciò, anche una volta affrontate le cause, o per chi le ha superate strada facendo (questo lo sa solo ognuno di noi), l'acufene è una problematica (derivata spesso da cause psichiche eccetto problemi dell'apparato acustico o roba organica) che risiede nel cervello a mio avviso, quindi lo psicologo può solo darti una mano nel togliere il peso emotivo dell'acufene, ma non l'acufene. Per ristabilire l'equilibrio serve altro in aggiunta al cambiamento psicologico, il che cos'è questo "qualcos'altro", non lo sappiamo in quanto per molti non funziona nulla, per altri qualcosa pian piano pare sblocchi l'inghippo. Ma su quest'ultimo punto, siamo tutti sulla stessa barca, tanto voi quanto io che pur non soffrendo per l'acufene, un minimo mi è rimasto. Ammetto che sono speranzoso nell'approccio psichico più che scientifico perché ho visto sulla mia pelle di quanto è calato il mio acufene in quest'anno, ma ammetto anche che, come detto prima, serva altro. Motivo per cui sperimento nuove robe più attinenti al mio percorso e seguo ciò che sperimentate voi, più attinenti al mondo medico, sperando ad ogni modo che se ne cavi fuori qualche informazione utile.


Nimx sono concorde,come detto prima,con te in parte.Pero' il discorso psicologico non spiega le fluttuazioni quotidiane di acufene che si subiscono(come d'altro canto la medicina lo ipotizza anche con il discorso pressione sanguigna che non spiega queste fluttuazioni,come se fossimo tutti cardiopatici),a meno che abbiamo tutti ogni giorno un carattere molto "pazzerello" e psicologicamente instabile,quasi da psichiatria diciamo.Questo senza voler sminuire il lato psicologico perche' e' molto importante,ma che credo non sia la soluzione ma solo un buon palliativo,forse il migliore ad ora.Secondo me il problema e' che qualcosa di oggettivo,inspiegabile ancora per la medicina,esiste.Ed imparare a conoscere il proprio acufene secondo me e' molto molto importante.Diciamo un po' come essere consapevoli dei propri limiti e poi comportarsi di conseguenza per essere onesti verso se stessi,piuttosto che mascherarsi per solo coprire i propri limiti.Non e' preciso il paragone,ma spero di aver reso l'idea.
Buonanotte :-)
Nimx
00martedì 5 gennaio 2016 05:45
Re: Re: Re: Re:
Marco=85, 05/01/2016 03:25:


Nimx sono concorde,come detto prima,con te in parte.Pero' il discorso psicologico non spiega le fluttuazioni quotidiane di acufene che si subiscono(come d'altro canto la medicina lo ipotizza anche con il discorso pressione sanguigna che non spiega queste fluttuazioni,come se fossimo tutti cardiopatici),a meno che abbiamo tutti ogni giorno un carattere molto "pazzerello" e psicologicamente instabile,quasi da psichiatria diciamo.Questo senza voler sminuire il lato psicologico perche' e' molto importante,ma che credo non sia la soluzione ma solo un buon palliativo,forse il migliore ad ora.Secondo me il problema e' che qualcosa di oggettivo,inspiegabile ancora per la medicina,esiste.Ed imparare a conoscere il proprio acufene secondo me e' molto molto importante.Diciamo un po' come essere consapevoli dei propri limiti e poi comportarsi di conseguenza per essere onesti verso se stessi,piuttosto che mascherarsi per solo coprire i propri limiti.Non e' preciso il paragone,ma spero di aver reso l'idea.
Buonanotte :-)



Perdonami, ma forse non mi sono spiegato bene a quanto leggo. Abbiamo detto quasi la stessa cosa.
Ho detto che la causa è psichica, salvo eccezioni, ma che l'acufene è un problema derivante che si stacca dalla causa. Non so, posso portare un secondo esempio forse riesco ad essere più chiaro. La causa principale di morte sono i problemi cardiovascolari, negli ultimi anni è stato riportato in molti molti studi scientifici una fortissima correlazione tra problemi cardiocircolatori e stress e/o determinati sottotipi di personalità, in particolar modo soggetti iracondi. Ok, supponiamo ora che tu vivi la tua vita senza gestire lo stress e sei spesso in preda all'ira, alla rabbia, all'odio. Statisticamente sei molto più a rischio. Molti te lo dicono ma non li ascolti, arrivi a 40 anni e ti viene il primo infarto e hai danni al cuore. Cosa pensi di fare ? Curare il problema cardiovascolare o riparare alla tua psiche che ti ha portato al problema ? Ovviamente entrambi ! Uno senza l'altro non ha alcun valore!
O ancora, supponiamo che tu guidi sempre da ubriaco, se non fai alcun incidente potresti semplicemente lavorare sulla tua psiche, con uno psicologo o per conto tuo, per smetterla con questi comportamenti disfunzionali. Ma se fai un incidente e rovini la fiancata dell'auto, credi che lavorare su te stesso possa riparare l'auto ? No ! Ma è una cosa che devi fare PRIMA di riparare l'auto e tornare a guidarla, altrimenti non hai risolto nulla, hai buttato soldi e continuerai in eterno a rovinare fiancate o a distruggere la macchina e te stesso, del tutto. (E qui il paragone con l'acufene fluttuante è che se il tuo comportamento ha distrutto la fiancata e distorto l'asse delle ruote, se cambi comportamento, l'auto continuerà ad andare a zig zag e ti serve un carrozziere).
Da fare attenzione perché qui secondo me, per l'acufene, il carrozziere non è il medico o l'otorino, solo in questo sono in disaccordo con te, ripeto che essendo comunque una conseguenza che ha radici nella mente (e con mente non intendo psicologia, forse è qui che mi hai frainteso) io mi dirigo verso altri approcci. Ma mi pare che ormai ci siano sufficienti studi che hanno determinato una iperattività di alcune reti neuronali che sono alla base dell'acufene, quindi non credo di star delirando, mi sembra ovvio che un otorino o un farmaco o una cura antidrope non possano fare nulla a riguardo, come nemmeno lo psicologo che lavora su circuiti neuronali che sono modificabili dalla consapevolezza, altrimenti sarebbe come voler far riparare la fiancata dell'auto dal gommista (per paragone all'otorino), o dall'insegnante di scuola guida (per paragone allo psicologo).
Comunque, potrei continuare all'infinito con esempi e paragoni...

Spero di essere stato più chiaro adesso.

Marco, comunque è solo una discussione costruttiva ovviamente, spero di non risultare polemico o scontroso :-)
Marco-acufene
00martedì 5 gennaio 2016 20:13
Fulvio, come mai per il neurofeedback attendi marzo?
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