Caro Fulvio dopo 13 anni di esperienza sul campo, diciamo che una micro laurea in ansiologia me la sono presa.
Nimx, 21/12/2015 13:51:
Buongiorno ! Io sono per la seconda volta influenzato, nel giro di una settimana ahaha.... no va bè, che sfiga. Da capire perché con l'influenza l'acufene sale un po', è un mistero!
In realtà spesso, se non entro qui sul forum, non ricordo di averlo, ma è affascinante scoprire cosa c'è dietro questo misterioso suono.
Ho visto che vi sono nuovi commenti, e nuovi arrivati. Beh ognuno ha un po' la sua visione delle cose... che dire. Probabilmente c'entra tutto e niente. Il cervello ha il ruolo chiave in tutto ciò, ma non è da escludere il ruolo secondario di altri fattori, del sistema nervoso, del trigemino, delle cellule ciliate, di chissà che altro. Cause interne sollecitate anche da cause esterne, certo.
Una domanda, tanto per parlare... Avete voglia di rispondermi ? Ultimamente notavo, girovagando su internet, tanta gente con l'acufene che ha anche la tmj, disfunzione dell'articolazione mandibolare. Anch'io ad esempio, un click alla mandibola e tensione muscolare, non fastidiosa ormai, ma due anni fa ricordo che era bella tosta.
No, non vi ci fissate, da ciò che leggo non è una causa ma un'altra conseguenza. Anche per la tmj o il bruxismo non vi è una vera cura, puoi usare il bite che è un rimedio sintomatico, ma pare che sia dovuta più a cause interne quali tensioni psicologiche anche questa roba qui (infatti gente che si è operata, salvo eccezioni non ha avuto alcun sollievo) Però credo che queste cose si alimentino un poco tra loro.
Alla luce di ciò, sì, sono sempre della mia idea e di Francesco, nasce tutto dalla mente. La domanda è, esiste un modo per resettare tutto ciò ? Forse, qualcuno è riuscito, il come non ci è dato saperlo ;)
Nimx...questa caspita di influenza. Ti scopri troppo la notte :-)
Beh, quando sale l'influenza che aumenti l'acufene io lo porto sempre al concetto che ho espresso prima. Il tuo corpo è alterato da un combattimento con un batterio, si focalizza su Nimx corpo, aumenta la focalizzazione sensoriale, aumenta la percezione, risalta un elaborazione che è rimasta distorta. La scissione tra influenza e acufene non c'è, anzi, il tuo organismo è perfetto e in quanto tale stà esaltando tutto le proprie capacità. Alcune, però, per un retaggio pregresso sono ancora rimaste leggermente derealizzate e si affiancano invece a percezioni centrate.
Direi nella norma.
Anche sul bruxismo e disordini temporo mandibolari, anche qui, per esperienza sul campo, vi garantisco che il bite è un palliativo, anche lui, bello costoso.
Il bruxismo parte dal cervello. La notte nella fase inconscia non abbiamo il controllo della mandibola che identifichiamo come punto di contrasto delle nostre ansie e come durante il giorno contrastiamo l'ansia cosciamente, la notte identifichiamo con il bruxismo lo strumento atto a fronteggiare l'inconscio. Non è un caso che la fase onirica completi il quadro. La tensione corporea in uno stato di rilassamento, seppur apparente, demanda al cervello e quindi alla più prossima mandibola il combattimento.
Questo stress notturno sicuramente produce una tensione timpanica e dei muscoli masticatori. L'identificazione del punto nevralgico diventa difficile cosciamente durante il giorno e il cervello derealizza con un acufene.
Il punto di partenza è sempre la nostra capa :-)
Il resettare tutto questo? Il biofeedback?
Ok...la butto giù in questo modo: se provate per un attimo a concentrarvi sul vostro corpo, dalla testa ai piedi, percepirete, in maniera anche sovrapposta, una serie di sensazioni: lo stomaco che ci muove, lo sfintere che si rilassa, spilli saltuari sulla pelle, un muscolo più stirato di un altro,la punta dell'alluce un pò dolorante, un formicolio saltuario. Vi ho descritto i miei in questo preciso istante. L'insieme di tutto esiste da quando sono nato, da quando siamo nati. La nostra mente ha imparato a decodificare tutte queste sensazioni e le ha catalogate come reali, innocue, quotidiane, non degne di nota. Le abbiamo realizzate nostre. Il cervello si resetta continuamente rispetto a questi input, a una velocità inimmaginabile per non impiegarsi in ciò che ha già decodificato.
Tutte queste sensazioni sono invadenti tanto quanto un acufene. Se cancellassimo nel nostro cervello la catalogazione di tutte queste sensazioni dovremmo affrontarle tutte e ci ci vorrebbero tanti medici per razionalizzarle.
Il nostro cervello è perfetto (sicuramente scoperto in parte). Ha lavorato per creare un archivio di realtà non degne di nota. Realtà di Francesco non pericolose.
Si presenta l'acufene. Probabilmente negli anni abbiamo sempre avuto un sottofondo, ma è rimasto nella catalogazioni del non degno di nota e faceva parte del reset automatico. C'è un particolare momento della nostra vita che qualcosa si inceppa (parasimpatico e simpatico si vanno a far benedire) e qui scatta la derealizzazione. L'acufene che fino ad allora era uno sconosciuto diventa l'anormale. La nostra mente lo trasforma in pericolo. Il pericolo porta ansia. etc. etc. etc.
Se non torniamo indietro e non riportiamo l'equilibrio tra il simpatico e il parasimpatico e non riportiamo il sottofondo al catalogo del "non degno di nota", per me, non se ne esce.
Adesso mi direte tu stai fuori.....
E avete ragione. Però me ne sono fatto una mia idea, opinabile e da condividere con voi. L'acufene ha bisogno di un lavoro multi medico per essere riportato alla realtà. Il reset del nostro cervello è nel capire che il nostro corpo, la nostra mente, vanno insieme e non sempre tutto quello che ci appare è.
Siamo noi a determinarne l'attendibilità.
Amici cari, io non ne sono affatto fuori, ma dentro fino al collo. Ma mi fido di quello che sento e che penso e non ambisco a trovare la soluzione universale, ma sono certo che ognuno può trovare l'universo dentro di se.
Un abbraccissimo...