Non sono un esperto. Nimx sicuramente può darti maggiori informazioni e esperienza.
Mi cimento da pochi mesi.
Per la mia esperienza ti dico questo: la mindfulness abbisogna di costanza. I primi tempi ti sembrerà "una perdita di tempo". Avrai i pensieri che ti affollano la mente e tornare sul respiro sarà praticamente continuo. Potrebbe succedere di avere sensazioni che ti fanno interrompere.Spessissimo penserai che non ti aiuta affatto. Inserire quei minuti nell'arco della giornata ti apparirà improponibile e preferirai dedicarti ad altro.
Tutto nella norma. Almeno per me.
Quindi, la prima domanda che devi porre a te stessa è : lo voglio fare o non ci credo e me ne frego?
Non devi meditare solo perchè qualcuno sul forum ti ha scritto che "migliora l'acufene". Se ti siedi e chiudi gli occhi e aspetti che concentrarsi sul respiro ti guarirà. Lascia perdere.
Meditare non comporta aspettative, non è una medicina, non è una terapia, non è una bacchetta magica.
Meditare consapevolmente è un incontro.
Dieci, venti, trenta minuti in una giornata ti incontri solo ed esclusivamente con Paola. La tua mente lavora continuamente durante il giorno e non c'è un momento nel quale tu non pensi e tu segui i tuoi pensieri e a loro volta determinano le tue emozioni e i tuoi comportamenti. I tuoi comportamenti determinano le tue emozioni e le emozioni ti fanno produrre nuovi pensieri.
Un circolo continuo.
Meditare è l'osservazione del pensiero senza partecipazione e questo lo puoi fare solo se sposti la tua attenzione su una attività automatica che non comporta attenzione. Il respiro. Prestare attenzione al respiro e segnarne l'andamento oltre che distendere il corpo ti rende spettatrice e non attore dell'istante, del momento, di quel momento.
Non sò se ho reso il concetto, ma quantomeno ti ho dato una linea che sicuramente Nimx potrà ampliare.
Quello che posso dirti del mio percorso è che piano piano inizierai a conoscere e percepire qualcosa di nuovo di Paola. Incomincerai, incontrando Paola, a sentire aria nuova. Saranno piccolissimi respiri, quasi impercettibili, ma anche se tu non te ne renderai conto potenzialmente inestimabili.
Quando inizierai a essere un pò più consapevole di te, può succedere che allenterai la presa e dirai che non è necessario incontrarsi così spesso, ma solo al bisogno.
ERRORE. La meditazione è infinita. Quando smetterai di incontrarti, anche se l'acufene sarà una presenza e tu osservatore e non vittima, non mollare.
Ci vuole tanto tempo per raggiungere un minimo di allenamento e la progressione è continua. Una grande opera dura anni.
In conclusione, la meditazione sembra la più stupida delle cure per l'ansia, la depressione, le ossessioni etc. Si fanno grandi studi, escono nuove molecole, si sprecano i libri di auto aiuto, ma io ti suggerisco di sederti e meditare con il cuore aperto di chi non deve guarire da qualcosa, ma ha solo voglia, attraverso la semplicità primordiale di osservare il respiro, di incontrarsi e di incontrare i propri mostri e restare li a guardare.
Provarci cosa ti costa?
Un abbraccio Paola.
P.S. Ho riletto i tuoi messaggi di qualche tempo fà...hai visto che non siamo impazziti