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Audiologia e Acufene : il forum senza censura !!
 

Sto impazzendo...

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2022 07:48
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Post: 61
26/10/2015 16:50

Come fai a sapere quanto abbia dato e quanto dia fastidio a me? ...forse hai ragione, mi faccio seghe mentali, pero pensa un po che culo, co ste seghe sopporto quello che a te da un fastidio della madonna.
Nimx
[Non Registrato]
27/10/2015 16:33

Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:131638466=anniofloriano, 26/10/2015 16:32]


con tutto rispetto...mi sembrano solo e soltanto delle gran seghe mentali,a me l'acufene da' un fastidio della madonna.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Sì, seghe mentali... beh annio, se tutti avessero la consapevolezza che la mente è un organo che va educato, e può essere educato, ed è l'unica cosa che può darti gioia, questo forum non esisterebbe, e non ne esisterebbero nemmeno tanti altri riguardanti problemi più grossi. Mi spiace andar contro ciò che hai espresso, io ho solo la certezza che ho fatto oltre un anno di psicofarmaci perchè non sopportavo gli acufeni. Poi con rieducazione, meditazione e tanto altro, non solo ho tolto i farmaci, non solo la mia vita è migliorata, gli acufeni sono finalmente calati moltissimo, non che in giorni stressanti non li senta forti, ma non sono più fastidiosi nemmeno in quei giorni. Di norma, quando aumentano d'intensità tolgo tutti i suoni intorno a me, voglio silenzio, me li "godo", non ci rifletto sopra, semplicemente li percepisco, li ascolto, addirittura mi conciliano il sonno. Vedila come vuoi, rimani pure dell'opinione che "sono tutte seghe mentali" e lascia stare che certe cose prendano il controllo se preferisci. Ma sta' certo che se cerchi risposta fuori da te, quegli acufeni continueranno a darti un fastidio della madonna, e il tuo modo di pensare, a prescindere che siano causati da stress o da danni biologici, li alimenta non poco. Lasciando stare studi o pippe mentali, dovresti farti una chiacchierata "fuori" dal forum, con chi ha gli acufeni e non li percepisce come un fastidio, vedrai che loro non sono diversi da te punto e basta, vedrai che anche loro hanno avuto i loro momenti di sconforto all'inizio, la differenza sta nel come ti prendi cura della tua mente, se la lasci fare, o cominci a prenderti la responsabilità di dove farla andare. E questo ha dei risvolti che vanno ben oltre gli acufeni.

Ma infondo, tutte queste teorie, tutta questi studi di psicologia, concetti di filosofia, pratiche millenarie come la meditazione, il prendersi la responsabilità..... massì, che te lo dico a fare, sono tutte seghe mentali, non perderci tempo, goditi la vita e le belle giornate !!! :)
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Post: 490
27/10/2015 16:38

Scusate
Avevo dimenticato di fare l'accesso.
Mi scuso anche per aver peccato di arroganza in alcuni punti del messaggio precedente (ad es. "....questo forum non esisterebbe."), che potrebbe apparire come una mancanza di rispetto per qualcuno, quando invece forum simili sono comunque di grande aiuto, ne verrebbe altrimenti meno la condivisioni di punti di vista costruttivi ed interessanti. Ho chiaramente esagerato, ma spero il messaggio venga comunque inteso per quel che voleva essere.

Ad ogni modo, davvero complimenti Francesco per i progressi rapidi.
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Post: 61
27/10/2015 16:59

Grazie Nimx, anche delle considerazioni sulle variabili masturbatorie. Preferisco andare oltre ed è giusto che ognuno si sfoghi e trovi la sua strada e le sue soluzioni, quindi, ci stà bene tutto.
A me và bene così. Mi tengo tutto e mi serve tutto. Ho passato troppi anni a rincorrermi. Ora è giusto ed è tempo che si affronti seriamente e consapevolmente il mio presente.
Un abbraccio a tutti
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Post: 435
28/10/2015 12:40

ho trovato il forum che mi serviva
ciao,
sono nella fase di Francesco e mi ritrovo appieno nel suo messaggio iniziale di fine agosto.

L'idea di convivere per sempre con questo rumore mi fa impazzire già di per sè.
Ho il terrore puro di non riuscire a sopravvivere anche perchè, come gli altri, ho girato diversi otorini, sono in cura dallo gnatologo per vedere se è il caso di mettere il bite ecc. ecc.

Tutto già scritto da altri ... per fortuna ... dico "per fortuna" perchè non sapevo con chi parlare di questa mia situazione. Al momento mi sento triste e abbattuta, non riesco a vedere la luce in fondo a questo tunnel ... e il mio acufene non è al momento fortissimo, ho avuto solo un episodio in cui è diventato veramente acuto e lì mi sono vista nel mio futuro a diventar pazza e a perdere lavoro, amici, amori e tutto quanto.
Scusate, sono tragica, ma non so da dove iniziare, i vostri percorsi sono così "importanti" che ho paura di non avere la forza di affrontarli da sola ...
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Post: 61
28/10/2015 18:25

Ciao e benvenuta. Io non sono un esperto come altri del forum, ma mi sento di dirti che : 1) non sei sola, siamo in tanti come te e ne impazzisci e ne vai fuori di senno per l'acufene. Ho aperto questo post con il termine impazzire e a distanza di due mesi, sono qui. Quindi ridimensioniamo il problema, altrimenti siamo sempre all'inizio. 2) hai fatto bene ad accertarti da un otorino se non ci fossero priblemi oggettivi, ora piu che andare alla ricerca del motivo acufene ascoltalo, nota quando aumenta, quali contromisure puoi adottare per sopportarlo meglio, fia un po di attivita fisica, migliora alimebtazione e coccolati un po 3) analizza la tua vita ora, c'e' qualcosa che non va? Vorresti fare o cambiare qualcosa? Meditaci. Infine, lascia perdere il medico che e' in te e internet. Detto tutto cio, l'acufene esiste e vedrai che con un po di rilassamebto diventera una presenza non invadente. Stai serena e scrivi scrivi scrivi....soprattutto a te stessa. Svusa gli errori ma scrivo dal cell e sono una frana. Un abbraccio e a presto
OFFLINE
Post: 490
28/10/2015 23:58

Ciao Paola!
Come vedi, Francesco 2 mesi fa e ora. Io 2 anni fa, e ora.
Riferendomi a persone che conosco in modo diretto : Chi come me ha affrontato il problema in modo diverso (nel mio caso l'acufene era solo un sintomo di tutto il mio mondo interiore bello incasinato) l'ha visto diminuire molto, e c'è anche chi l'ha visto scomparire (ho provato a far entrare questa persona nel forum, ma non ne vuole sapere). Attualmente a me il fatto che scompaia o meno non importa affatto, da fischi polifonici ad alto volume in entrambe le orecchie ora è un piacevole fruscio udibile solo in silenzio, almeno per il 90% del tempo, tutt'ora in evoluzione di pari passo con il mio cambiare (in positivo).
Come e perchè ti è cominciato lo sai ? Io credo sia fondamentale per capire alcune cose.
Fai le giuste visite prima di tutto, e cerca di star serena, se necessario fatti consigliare qualcosa da uno specialista, in tal caso non saresti debole, all'inizio può esserci necessità. A me l'antidepressivo ha dato vita nuova per un buon periodo e ha reso innocui i vari sintomi (tra cui l'acufene). Chiaro che a suo tempo non avendo capito come dover procedere davanti a questo enorme problema/opportunità, la prima volta tolsi il farmaco e sono ricaduto nell'acufene e nelle mie paure, era tutto come prima, avevo solo coperto i segnali ed il senso nascosto. Ora invece sono qui e sto molto meglio... di quando non l'avevo!
Abbi fiducia e coraggio, un abbraccio.
OFFLINE
Post: 435
29/10/2015 08:43

Re:
Nimx, 28/10/2015 23:58:

Ciao Paola!
Come vedi, Francesco 2 mesi fa e ora. Io 2 anni fa, e ora.
Riferendomi a persone che conosco in modo diretto : Chi come me ha affrontato il problema in modo diverso (nel mio caso l'acufene era solo un sintomo di tutto il mio mondo interiore bello incasinato) l'ha visto diminuire molto, e c'è anche chi l'ha visto scomparire (ho provato a far entrare questa persona nel forum, ma non ne vuole sapere). Attualmente a me il fatto che scompaia o meno non importa affatto, da fischi polifonici ad alto volume in entrambe le orecchie ora è un piacevole fruscio udibile solo in silenzio, almeno per il 90% del tempo, tutt'ora in evoluzione di pari passo con il mio cambiare (in positivo).
Come e perchè ti è cominciato lo sai ? Io credo sia fondamentale per capire alcune cose.
Fai le giuste visite prima di tutto, e cerca di star serena, se necessario fatti consigliare qualcosa da uno specialista, in tal caso non saresti debole, all'inizio può esserci necessità. A me l'antidepressivo ha dato vita nuova per un buon periodo e ha reso innocui i vari sintomi (tra cui l'acufene). Chiaro che a suo tempo non avendo capito come dover procedere davanti a questo enorme problema/opportunità, la prima volta tolsi il farmaco e sono ricaduto nell'acufene e nelle mie paure, era tutto come prima, avevo solo coperto i segnali ed il senso nascosto. Ora invece sono qui e sto molto meglio... di quando non l'avevo!
Abbi fiducia e coraggio, un abbraccio.



Ciao Nimx,
io sinceramente non so per quale motivo è iniziato. Un paio di anni fa ebbi un episodio di breve durata con un fischio solo a destra. Adesso è tornato da ormai oltre un mese sempre a destrra, ma negli ulrimi giorni lo sento anche a sinistra. Parte con un fruscio la mattina per diventare un fischio in aumento durante la giornata. L'otorino mi ha detto che sento benissimo, mi ha consigliato una visita dentistica per la mia maloclusione e sono andata da uno gnatologo che adesso mi ha prescritto un antidepressivo da prendere solo la sera prima di coricarmi, ma più per i mal di testa forti che ho ogni tanto piuttosto che per l'acufene. Secondo lui infatti il bite non servirebbe a risolvere.
Il perchè mi è venuto non lo so proprio. Sono una persona di carattere nervoso e vado in ansia per niente, questo già mi pare un "ottimo" inizio ... ho pensato anche al lavoro, gli ultimi 5 anni li ho passati in un ambiente allucinante e adesso, pur avendo cambiato reparto, non vivo la vita lavorativa in positivo, anzi! Non mi alzerei mai dal letto per venire qui! L'ambiente in generale nell'azienda si è fatto veramente pesante, tutti molto scazzati perchè quasi messi da parte, per quanto .. come dire, ancora utili! Io ho 45 anni, e mi fanno sentire una quasi pensionata! ... E, tornando alle me, non riesco a viverla con distacco: dico sempre che me ne frego e invece me la prendo, ci penso, mi ci arrabbio di brutto. L'indifferenza è una parola che proprio non conosco purtroppo. Mi rendo vulnerabile davanti ad ogni stupidata di commento o di cosa e ci sto male ... E questo atteggiamento me lo porto anche a casa! Divento cioè permalosa e prendo veramente troppo sul serio tutto quanto mi si dice e a casa, potendolo fare più che al lavoro, urlo e sbraito e sparo a zero sul mio compagno [SM=g10853] .
SONO ASSOLUTAMENTE CONSAPEVOLE di dover cambiare io perchè il mondo è questo ma non so come fare, non so proprio come fare.
Scusami, ti ho scaricato un po' di roba addosso [SM=g6794]


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Post: 435
29/10/2015 08:59



francesco72.72, 28/10/2015 18:25:

Ciao e benvenuta. Io non sono un esperto come altri del forum, ma mi sento di dirti che : 1) non sei sola, siamo in tanti come te e ne impazzisci e ne vai fuori di senno per l'acufene. Ho aperto questo post con il termine impazzire e a distanza di due mesi, sono qui. Quindi ridimensioniamo il problema, altrimenti siamo sempre all'inizio. 2) hai fatto bene ad accertarti da un otorino se non ci fossero priblemi oggettivi, ora piu che andare alla ricerca del motivo acufene ascoltalo, nota quando aumenta, quali contromisure puoi adottare per sopportarlo meglio, fia un po di attivita fisica, migliora alimebtazione e coccolati un po 3) analizza la tua vita ora, c'e' qualcosa che non va? Vorresti fare o cambiare qualcosa? Meditaci. Infine, lascia perdere il medico che e' in te e internet. Detto tutto cio, l'acufene esiste e vedrai che con un po di rilassamebto diventera una presenza non invadente. Stai serena e scrivi scrivi scrivi....soprattutto a te stessa. Svusa gli errori ma scrivo dal cell e sono una frana. Un abbraccio e a presto



Ciao Francesco,
grazie per esserci perchè ieri mattina dal lavoro mi son persa a leggervi e sono stata meglio. Scusa! Mi rendo conto che sono stata un po' come quelle persone tipo "pensa a chi sta peggio" e così pensano che si sta meglio e invece si pesano addosso ai poveretti che VERAMENTE stanno peggio.
Sìsì mi rendo conto che devo calmarmi e non farmi prendere dal panico. SOno così, ogni volta che mi dicono che ho qualcosa divento catastrofica e vedo subito morte e devastazione! POi miglioro per fortuna!
Come dicevo a Nimx l'acu aumenta nel corso della giornata. Arrivo a casa che il fischio è ingestibile, nel senso che lo copro con la tv ma, alla fine, solo andando a letto mi calmo e rilasso e lascio vincere la stanchezza così mi addormento.
Attività fisica ne faccio, un paio di volte a settimana vado a Pilates sia per necessità proprio fisica sia per diversificare l'ambiente casa-lavoro e starne un po' fuori.
Per la storia di coccolarsi un po' ... faccio un sacco di fatica! Mi sono resa conto che a me penso veramente poco negli ultimi tempi e, anche senza rendermene conto, sacrifico me alle esigenze degli altri. Poi quando me ne rendo conto penso "adesso basta, faccio un po' l'egoista e penso a me" ... ma quando lo faccio mi sento in colpa!!!!!!!! [SM=g6797]
Per ora mi sono presa giù i titoli dei libri che hanno consigliato a te, e ho scaricato la app del rilassamento, stasera la provo.
Grazie per esserci!
OFFLINE
Post: 61
29/10/2015 10:07

Cara Paola buongiorno e bentrovata nuovamente. Allora, rileggi i tuoi messaggi (ti cito perché non ho dimestichezza con i quote:
1) "L'otorino mi ha detto che sento benissimo": prendi atto e non tornarci sopra che non hai un problema uditivo. Ottimo.
2) "sono andata da uno gnatologo": giusta scelta, spesso gli acufeni sono un problema di maleocclusione. Se ti fidi di ciò che ti stà proponendo, affidati senza preconcetti o tue interpretazioni.
3) Sono una persona di carattere nervoso e vado in ansia per niente..gli ultimi 5 anni li ho passati in un ambiente allucinante e adesso, pur avendo cambiato reparto, non vivo la vita lavorativa in positivo...L'indifferenza è una parola che proprio non conosco purtroppo...E questo atteggiamento me lo porto anche a casa! Divento cioè permalosa e prendo veramente troppo sul serio tutto quanto mi si dice e a casa, potendolo fare più che al lavoro, urlo e sbraito e sparo a zero sul mio compagno...SONO ASSOLUTAMENTE CONSAPEVOLE di dover cambiare: direi ironicamente "tanta roba". Problemi che accomunano tutti quanti e tutti quanti con gli acufeni. La domanda è, tutto quello che hai intorno è il problema o sei tu che devi rivedere come vivi la tua quotidianità? E' più facile urlare al compagno invece di urlarsi dentro? E se il fischio fosse la fuoriuscita di un profondo compresso (un po' la pentola a pressione).
4)"ieri mattina dal lavoro mi son persa a leggervi e sono stata meglio...SOno così, ogni volta che mi dicono che ho qualcosa divento catastrofica e vedo subito morte e devastazione! POi miglioro per fortuna!...lo copro con la tv ma, alla fine, solo andando a letto mi calmo e rilasso e lascio vincere la stanchezza così mi addormento...Poi quando me ne rendo conto penso "adesso basta, faccio un po' l'egoista e penso a me" ... ma quando lo faccio mi sento in colpa!!!!!!!!...": ci sono dei momenti nei quali perdi l'attenzione dal tuo acufene. Parti da questi momenti per prendere consapevolezza di ciò che stai facendo e che tutto scorre dentro di te, senza sovrastrutture, senza controllo e senza soprattutto razionalità. Non è sempre necessario cercare una spiegazione. Siamo ciò che siamo e accettare di esserlo è una grande strategia di benessere.
5)"Per ora mi sono presa giù i titoli dei libri che hanno consigliato a te, e ho scaricato la app del rilassamento, stasera la provo...": tutto serve. Segui il tuo istinto su ciò di cui il tuo corpo e la tua mente hanno bisogno. Lasciati scegliere la tua strada. Ti darà una immensa soddisfazione e autostima. Copiare e incollare se stessi da altri modelli non ti aiuta a trovare il tuo vestito.

Come vedi non sei né pazza, né sull'orlo del baratro e tantomeno prossima al disastro. Anzi. Sei davanti a delle scelte e il tuo tempo è arrivato. Non metto il becco sull'antidepressivo perché come hai letto mi accompagna da tanto tempo e non lo demonizzo, anzi, serve e ci stà tutto. Guardalo come un OKI che prendi per il mal di testa. Cura il sintomo e ci stà benissimo. Poi bisogna capire ciò che aiuta a non farci venire il mal di testa e pensare che l'OKI c'è, esiste, ed è una soluzione che agevola certi processi.

Io non ho la qualifica, il titolo, la professionalità per dirti come "guarire l'acufene". Ti ho scritto solo ciò che vedo in quello che scrivi e che io mi sono scritto in questi due mesi. Siamo tutti nella stessa barca e nel nostro piccolo cerchiamo di capire.

Ci sarà un giorno, un momento, un istante nel quale ti accorgerai che il tuo fischio sarà un compagno, a volte desiderato a volte meno, ma sarai tanto consapevole di te stessa che potrai trasformare il fischio in una melodia di accompagnamento che scorre nel tutto insieme a te.

Non è una passeggiata. Tutto questo non è uno schiocco di dita e hai bisogno del tuo tempo. Ma prendila con entusiasmo. Sposa il progetto Paola e investi tutto le tue risorse per portarlo avanti. Non finirà mai. Non esiste una consegna lavori. Non c'è un THE END. E' un progetto che ti accompagnerà per tutta la vita, ma ti posso rassicurare e testimoniare che ti darà grandi soddisfazioni e ogni giorno scoprirai ciò che prima era inerzia.

Scusa la lungaggine.

P.S. Un ultimo consiglio: se trarrai anche il minimo beneficio dal tuo progetto, non ti fermare. Ambisci al livello superiore. Gli autosabotaggi sono sempre in agguato.

Un abbraccio e stai serena.
OFFLINE
Post: 435
29/10/2015 10:41

Re:
francesco72.72, 29/10/2015 10:07:

Cara Paola buongiorno e bentrovata nuovamente. Allora, rileggi i tuoi messaggi (ti cito perché non ho dimestichezza con i quote:
1) "L'otorino mi ha detto che sento benissimo": prendi atto e non tornarci sopra che non hai un problema uditivo. Ottimo.
2) "sono andata da uno gnatologo": giusta scelta, spesso gli acufeni sono un problema di maleocclusione. Se ti fidi di ciò che ti stà proponendo, affidati senza preconcetti o tue interpretazioni.
3) Sono una persona di carattere nervoso e vado in ansia per niente..gli ultimi 5 anni li ho passati in un ambiente allucinante e adesso, pur avendo cambiato reparto, non vivo la vita lavorativa in positivo...L'indifferenza è una parola che proprio non conosco purtroppo...E questo atteggiamento me lo porto anche a casa! Divento cioè permalosa e prendo veramente troppo sul serio tutto quanto mi si dice e a casa, potendolo fare più che al lavoro, urlo e sbraito e sparo a zero sul mio compagno...SONO ASSOLUTAMENTE CONSAPEVOLE di dover cambiare: direi ironicamente "tanta roba". Problemi che accomunano tutti quanti e tutti quanti con gli acufeni. La domanda è, tutto quello che hai intorno è il problema o sei tu che devi rivedere come vivi la tua quotidianità? E' più facile urlare al compagno invece di urlarsi dentro? E se il fischio fosse la fuoriuscita di un profondo compresso (un po' la pentola a pressione).
4)"ieri mattina dal lavoro mi son persa a leggervi e sono stata meglio...SOno così, ogni volta che mi dicono che ho qualcosa divento catastrofica e vedo subito morte e devastazione! POi miglioro per fortuna!...lo copro con la tv ma, alla fine, solo andando a letto mi calmo e rilasso e lascio vincere la stanchezza così mi addormento...Poi quando me ne rendo conto penso "adesso basta, faccio un po' l'egoista e penso a me" ... ma quando lo faccio mi sento in colpa!!!!!!!!...": ci sono dei momenti nei quali perdi l'attenzione dal tuo acufene. Parti da questi momenti per prendere consapevolezza di ciò che stai facendo e che tutto scorre dentro di te, senza sovrastrutture, senza controllo e senza soprattutto razionalità. Non è sempre necessario cercare una spiegazione. Siamo ciò che siamo e accettare di esserlo è una grande strategia di benessere.
5)"Per ora mi sono presa giù i titoli dei libri che hanno consigliato a te, e ho scaricato la app del rilassamento, stasera la provo...": tutto serve. Segui il tuo istinto su ciò di cui il tuo corpo e la tua mente hanno bisogno. Lasciati scegliere la tua strada. Ti darà una immensa soddisfazione e autostima. Copiare e incollare se stessi da altri modelli non ti aiuta a trovare il tuo vestito.

Come vedi non sei né pazza, né sull'orlo del baratro e tantomeno prossima al disastro. Anzi. Sei davanti a delle scelte e il tuo tempo è arrivato. Non metto il becco sull'antidepressivo perché come hai letto mi accompagna da tanto tempo e non lo demonizzo, anzi, serve e ci stà tutto. Guardalo come un OKI che prendi per il mal di testa. Cura il sintomo e ci stà benissimo. Poi bisogna capire ciò che aiuta a non farci venire il mal di testa e pensare che l'OKI c'è, esiste, ed è una soluzione che agevola certi processi.

Io non ho la qualifica, il titolo, la professionalità per dirti come "guarire l'acufene". Ti ho scritto solo ciò che vedo in quello che scrivi e che io mi sono scritto in questi due mesi. Siamo tutti nella stessa barca e nel nostro piccolo cerchiamo di capire.

Ci sarà un giorno, un momento, un istante nel quale ti accorgerai che il tuo fischio sarà un compagno, a volte desiderato a volte meno, ma sarai tanto consapevole di te stessa che potrai trasformare il fischio in una melodia di accompagnamento che scorre nel tutto insieme a te.

Non è una passeggiata. Tutto questo non è uno schiocco di dita e hai bisogno del tuo tempo. Ma prendila con entusiasmo. Sposa il progetto Paola e investi tutto le tue risorse per portarlo avanti. Non finirà mai. Non esiste una consegna lavori. Non c'è un THE END. E' un progetto che ti accompagnerà per tutta la vita, ma ti posso rassicurare e testimoniare che ti darà grandi soddisfazioni e ogni giorno scoprirai ciò che prima era inerzia.

Scusa la lungaggine.

P.S. Un ultimo consiglio: se trarrai anche il minimo beneficio dal tuo progetto, non ti fermare. Ambisci al livello superiore. Gli autosabotaggi sono sempre in agguato.

Un abbraccio e stai serena.



Grazie Francesco per la tua "lungaggine". Mi rasserena vedere come scrivi perchè non sembri lo stesso dei primi messaggi postati qui.
Hai probabilmente centrato abbastanza i miei ostacoli:
- la razionalità
- la testarda necessità di capire perchè

A volte riesco a pensare "va be' è inutile incaponirsi, c'è e adesso bisogna capire come sopravvivere" ma poi arriva il momento di panico, l'autosabotaggio come lo hai chiamato tu, e bam! ricado.
Al momento il microprogetto è andare avanti un momento alla volta, quando c'è l'acu più forte mi sforzo di fare qualcosa, mi tengo del lavoro apposta che possa impegnarmi la mente.
Quando l'acu è meno forte devo cercare di progettare me stessa, di ritrovarmi più che altro. Mi rendo conto che mi sono un po' persa, tendo ad essere quella con cui mi pongo verso gli altri più che quella che sono veramente ... o che ero!
Non è una passeggiata, su questo non ho niente da dire!
Devo pensare anche ad una eventuale terapia psicologica ... questo però è un passo ostico per me perchè ho fatto una serie di sedute quando seguivo mia madre malata gravemente per farmi supportare quando sarebbe arrivata la fase terminale.
E, per quanto ci creda molto nella psicologia, sono un po' restia a ricominciare, mah! forse non voglio ancora chiudere certe porte ... [SM=g2305332]

grazie per esserci

OFFLINE
Post: 435
29/10/2015 10:43

aiuto!!!
ho moltiplicato le pubblicazioni delle risposte ... [SM=g6794]
scusate il casino
OFFLINE
Post: 61
29/10/2015 12:05

Paola se può consolarti ulteriormente, dal messaggio di due mesi a oggi della mia quotidianità non è cambiato nulla. L'acufene era ed è. Insomma, il contesto non è modificato. L'esterno è rimasto tale. Ciò che inizia a cambiare è come guardo e come mi innesto io nel mio contesto. Inizio a capire piano piano che non è la soluzione fuori da me, ma dentro di me.
Andare avanti un momento alla volta non è un micro progetto. E' una grande opera d'arte verso se stessi. Prova a osservare con attenzione un grande monumento, qualcosa di maestoso, scegliti qualcosa e osserva nei minimi dettagli, ogni pietra, ogni singolo pezzo, ogni angolo e poi allarga la vista e vedi il tutto. Chi lo ha costruito aveva in testa il tutto, ma lo ha fatto assemblando piccoli pezzi, giorno per giorno, momento per momento. Immagina il tutto, ma sacrificati ogni giorno per comporlo. Potrai essere una continua opera d'arte, osservarti mentre ti costruisci, godi quando guarderai il tutto raggiunto e parti per una nuova opera d'arte. Sei infinita e questo è la meraviglia della vita. Nel bene e nel male.
Devi pensare a una terapia psicologica? Mi sento di risponderti come mi ha consigliato il saggio Nimx. Un percorso cognitivo comportamentale è indicato come "tutor" per acquisire strumenti e tecniche e soprattutto per riuscire a confrontarsi sulle proprie congetture e pseudo certezze che a volte sono soltanto la fonte delle insicurezze.
Io mi sento di dirti che i farmaci, la psicoterapia, i libri, la meditazione, il pilates, sono tutte componenti agevolanti e favoriscono i processi, parecchio. Ciò che deve consolidarsi è la voglia dentro di te di non rimanere immobile e di non attribuire all'esterno ciò che devo affrontare dentro di te.
Per ciò che concerne i momenti di acuità dell'acufene ti propongo i miei stratagemmi:
1) ho imparato esercizi di respirazione consapevole. Stoppano la progressione ansiogena, ti riportano al momento facendo scorrere i pensieri senza fossilizzarli, distendono i muscoli.
2) porto sempre con me le cuffiette e quando i fischi rompono li zittisco mettendo della musica classica molto bassa o rumore bianco. Un accorgimento. Mantieni il volume leggermente al di sotto dell'acufene. L'acufene deve mescolarsi nel suono.

mah! forse non voglio ancora chiudere certe porte ....

mah! forse vuoi aprirne altre

Un abbraccio e KEEP CALM.

Ottima giornata Paola.
OFFLINE
Post: 435
29/10/2015 12:21

Grazie per i consigli e il supporto.

Mi tengo questi messaggi perchè così quando mi viene il pensiero autosabotativo li rileggo e mi conforto di non essere sola e riprendo il controllo.

Buona giornata anche a te! [SM=g2284346]
OFFLINE
Post: 490
31/10/2015 15:22

Re:
paola=2015, 29/10/2015 12:21:

Grazie per i consigli e il supporto.

Mi tengo questi messaggi perchè così quando mi viene il pensiero autosabotativo li rileggo e mi conforto di non essere sola e riprendo il controllo.

Buona giornata anche a te! [SM=g2284346]




Ciao Paola.
Ho letto un pochino quel che hai scritto, non me ne voglia nessuno, ma dalle poche informazioni il mio personalissimo parere è che fai parte anche tu di quelli che hanno sviluppato acufene per una questione psicologica (grande maggioranza secondo me). E in tal caso, sempre a mio parere, sei "fortunata", i perchè credo fossero chiari nel mio messaggio precedente.
Detto ciò, e concordando con Francesco che ognuno, se ha spirito di ricerca, trova la via giusta che fa al caso suo, mi limiterei a segnalarti due semplici link tanto per essere un pò più chiaro.
Il primo non è altro che un link alla rivista Riza psicosomatica, forse fa un po' al caso tuo, ma solo per aiutarti a definire un poco il tutto, in quanto per il resto è assolutamente superficiale e generico :
www.riza.it/psicologia/psicosomatica/2906/cosa-racconta-l-ansia-di-te...

Se vuoi qualche spiegazione scientifica a supporto continua a leggere altrimenti salta il resto del mio messaggio e tienici aggiornati sul tutto, non ti preoccupare non scarichi alcun peso, se riesco ad essere d'aiuto è solo un enorme piacere! un abbraccio ! :)


Il secondo è una clinica svizzera che si è lanciata in un progetto pioneristico, usando una tecnica usata già per altri sintomi dovuti a malattie di origine organicofunzionale (epilessia, alzhaimer) a seguito delle nuove ricerche internazionali, in cui è stato appurato che tante problematiche cliniche hanno una causa totale o parziale proprio derivante da un...diciamo... "errato utilizzo della mente". Cosa che non ci interessa insomma. Il link , sfortunatamente in inglese, spiega però i come e perchè, determinati modi di uso rischiano di andar fuori controllo e creare sintomi psichici/somatici (fondamentalmente è un'iperattività di determinate aree del cervello).
L'equipe stessa, se scendi giù nella pagina, afferma che l'operazione statisticamente cura o risolve in parte la problematica sintomatologica (che siano tremori, sbalzi d'umore, acufeni e via dicendo) MA che è stato notato una perdita del recupero funzionale nei pazienti che non hanno attuato alcun cambio di rotta deciso nel modo di vivere la loro vita mentale e di conseguenza esterna, in quanto hanno osservato che a distanza di anni tali pazienti hanno ripreso a sviluppare medesimi o nuovi sintomi , statisticamente irrilevante invece per chi ha intrapreso un lavoro su sè stesso:

sonimodul.ch/home/concept/

Tieni a mente che è semplicemente UN sito; E dato che sono il primo a dire "Non affidarti a dicerie lette qua e là sui forum su internet" ti incoraggio a documentarti liberamente con qualsiasi altra ricerca internazionale, l'importante è che sia su riviste o siti specifici ed accreditati nel settore ad es. pubmed o Ncbi (Io uso di norma ncbi, che è il national center for biotechnology information, ente governativo).
[Modificato da Nimx 31/10/2015 15:47]
OFFLINE
Post: 435
31/10/2015 21:38

Ciao Nimx,

Ahime penso anche io che sia psicologico il problema. Si ceramentfosse stato causato da condizioni fisiche era più semplice le sare che una pillola o una cura avessero risolto tutti i miei problemi.
Mi sono un po' resa conto di questo già venerdi perchèmi è capitato di avere una buona notizia, niente di trascendentale, e quando é ritornata la normalitá mi sono accorta che é ritornato l'acufene!

Oggi per esempio é stata una buona giornata fino a stasera, che mi é tornato leggero ... E mi sono detta "ma perchè?". Il fatto che venga e vada mi cra molto disagio perchè quando non c'e o co unque non lo sento sto ovviament bene e mi sento normale e quando torno a sentirlo un po di panico mi viene ... non so come spiegare ma, come quando hai un dolore costant ti abitui a convivere ma quandosto dolore provoca fitte improvvise non riesci a gestirlo ... Quindi ci fosse una costa za forse sarebbe più facile, no?!?! [SM=g6797]

Per quanto riguarda i siti vado sicuro a vederli. Perchè io la mia strada non so mica dove sia in questo momento, provo a fare e vedere e leggere tutto! Prima o poi spero che mi venga la luce! Così capisco di aver trovato ilmio percorso ...

Non nascondo che sapere che non c'e una fine, che é una convivenza mi fa molta paura ... Però ce la devo fare.

Ni x, poi ti faccio sapereper quei siti, cercheró di capirci anche col mio poco inglese ... Grazie sempre per esserci!

Una buona domenica!
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Post: 490
02/11/2015 13:30

Re:
paola=2015, 31/10/2015 21:38:


Non nascondo che sapere che non c'e una fine, che é una convivenza mi fa molta paura ... Però ce la devo fare.

Ni x, poi ti faccio sapereper quei siti, cercheró di capirci anche col mio poco inglese ... Grazie sempre per esserci!

Una buona domenica!



Ciao Paola !
Non spaventarti, ti capisco ed anche a me faceva paura. Ma in questo momento il tuo punto di vista è del tutto distorto. Qui non si tratta di "Dovercela fare", suona come una forzatura, un resistere, e in questo caso ci sono buone probabilità che crolleresti.
Come dicevo, a seguito dell'accettazione vera e del lavoro su sè stessi, l'acufene se mai non scomparisse comunque diminuisce paurosamente, e ti assicuro che se la strada è quella giusta te ne accorgi perchè non ti peseranno. Non so se ti è mai capitato di dormire con in camera, chessò , il pc acceso (io spesso), ma potrebbe anche essere il rumore del vento che soffia fuori, o del mare, o delle auto sotto casa... sono cose che ti terrorizzano? Ovviamente no, non terrorizzano nessuno, alcuni di quei suoni sono anche piacevoli, altri meno (oggettivamente possono anche essere peggio di un fruscio e non possono essere evitati, pensa a chi abita in città) ma sono ignorati. Ti assicuro che si tratta di questo... tu, la tua mente, non vedrà più il fruscio come una minaccia, ma come un suono più o meno ambientale, non sarà fastidioso, nè farai nulla per farlo andare via, perchè non c'è nulla che non va e lo ignorerai in modo del tutto naturale, o addirittura potresti arrivare a trovarlo piacevole, come capita a me molto spesso.

Aggiungo che, sì, cercare di capire quando aumenta l'acufene non è errato, ma non è privo di rischi. Almeno, nel mio caso, non vi era una reale correlazione automatica. Sappiamo che percepiamo di più l'acufene quando siamo stressati o spaventati, magari da loro stessi e ci fissiamo , in questo caso aumenta o diminuisce in base al nostro stato d'animo oltre che alle circostanze esterne. Beh, se c'è una cosa che mi ha insegnato la meditazione è che le emozioni e gli stati d'animo, sono delle splendide guide, ma dobbiamo solo ascoltarle, non esserne vittime e farci guidare da loro, perchè non sono un'affidabile feedback della realtà di quell'istante, basti pensare che nella stessa giornata cambiamo umore e percepiamo emozioni contrastanti tra loro, diverse e diverse volte, sia che sia una giornata stressante o una giornata stupenda. Il che significa che se l'acufene è influenzato da esse, può essere uno spreco tremendo di tempo ed energie il cercarne di capirne le dinamiche a tutti i costi. Nel mio caso, ho trovato molto più utile cambiare la mia relazione con le mie emozioni, belle o brutte che siano le accetto, non fuggo nè mi spaventano, da lì ho smesso di essere ansioso e spaventato della mia stessa paura ed ansia, ho smesso di essere triste della mia tristezza o mancanza di energie che ne derivava , ho smesso di fuggire da ciò che non vorrei (acufeni compresi), ho smesso di resistere a ciò che fa parte di noi (beh io reprimevo tanto), l'attenuazione degli acufeni è venuta naturalmente in seguito a ciò. Non ambisco a farli sparire del tutto perchè lo trovo indifferente, ma sarò onesto, non escludo possa succedere visto il trend che hanno tutt'ora, nonostante il 95% del tempo non mi diano più pensiero della ventolina del mio pc :)

Ma questo è il MIO percorso, troverai il tuo, ma la meta è la stessa :)

[Non Registrato]
03/11/2015 00:33

Io sopporto da 2 anni...e mi sembra solo di peggiorare....speravo di abituarmi, ma per ora continuo a non tollerarlo (bilaterale fisso)
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Post: 435
03/11/2015 11:01

Re: Re:
Nimx, 31/10/2015 15:22:





www.riza.it/psicologia/psicosomatica/2906/cosa-racconta-l-ansia-di-te...



Ciao Nimx
sono andata a vedere i siti.
Per questo di RIZA mi sono ritrovata molto nelle persone che devono controllare, avere il potere ...
nelle persone troppo controllate, che tendono a organizzare tutto e tutti, anche quando non è loro richiesto.
persone è l'obiettivo fisso dei leader e in genere delle persone che non lasciano spazio all'istinto e all'improvvisazione: questi soggetti aspirano a una vita "perfetta", in cui nulla è lasciato al caso,


Diciamo che il mio "volere il controllo" è dovuto alla paura di ....bo! ... forse di dover aver bisogno di aiuto per qualche cosa (anche solo di tipo pratico) e non riuscire a farcela perchè sono sola e nessuno mi aiuta ... la paura di avere qualche tipo di invalidità che mi impedisce di andare avanti a fare le cose normali ... la paura un po' di tutto in realtà, nel senso di tutto ciò che può cambiare qualcosa nella mia quotidianità. [SM=g11318]
Queste sensazioni le associo poi alla necessità di essere perfetta davanti agli altri, io e quelli che mi stanno vicini ... spesso mi ritrovo a comportarmi come penso che gli altri pensano sia giusto che mi comporti ... [SM=g10853] quando me ne rendo conto mi darei delle tappate in testa perchè non ha senso! non ha nessun senso!!!

Con tutto quanto sopra, direi che non capisco quando sono me stessa .... [SM=g10853]

ci sono dei momenti in cui vorrei urlara tanto mi riempio la testa di elucubrazioni, mi fanno impazzire davvero.

COnsapevolmente sono che sono tutte cazzate ma non riesco a fermale. Questa è forse una delle mete intermedie da raggiungere nel mio percorso ...

L'altro sito invece che mi hai suggerito in effetti ha un approccio decisamente più scientifico che, in certo modo, conferma un po' quanto si dice anche in questa chat.

Per quanto riguarda "capire l'acufene" per ora non ci riesco. Cioè non capisco quando è acuto, perchè è acuto (o viceversa si intende). Non credo si associ al momento presente, ma sia un sintomo accumulatosi nel tempo. Di tante cose che hanno portato ad uno stato di stress e ansia ingestibile. Insomma un vero e proprio campanello (di nome e di fatto!!!).
Sta di fatto che quando faccio qualcosa che mi piace o semplicemente penso ad altro perchè impegnata in qualche attività che occupa il cervello, l'acufene non lo sento ... e quando me ne accorgo lo vado a cercare!
Si può essere così autosabotanti????

grazie sempre, leggo e rileggo i vostri messaggi e mi aiutano davvero tanto tanto. Non mi abbandonate :)
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Post: 61
16/11/2015 10:21

Ciao a tutti. Dopo un pò di tempo torno a raccontarvi la mia storia. Se per alcuni versi ho raggiunto dei traguardi, per altri da qualche giorno è una sconfitta. Da diversi anni mai ero riuscito a scalare l'antidepressivo e dagli inizi di novembre ci ho provato. La partenza è stata buona, ma oggi devo ammettere che molto probabilmente "ho fatto troppo il figo [SM=g6794] ". Ansia e depressione sono arrivati come una valanga incontenibile. Ho lo stomaco a pezzi. Svogliato e angosciato in maniera esagerata. Sono in balia di una tempesta emozionale, come se avessi levato un tappo che tratteneva l'esagerazione.
Non ho contattato nessuno psichiatra per lo scalaggio, ho fatto da me. Ci ho provato. Come scrivevo nei precedenti post vengo fuori da un periodo molto difficile e sento di aver chiesto troppo al mio organismo con tutti questi cambiamenti.
E' un pò la regola dello sportivo saggio: non puoi metterti a correre come un pazzo appena arrivato sul campo. Ci vuole allenamento, riscaldamento, fare passi adeguati per raggiungere livelli che ti consentono di aumentare il ritmo.
Se si esagera senza la giusta progressione arriva il trauma.
Eccolo.
Allora, per evitare che qualcuno si faccia indebite seghe mentali sui farmaci e legga internet in maniera distorta, specifico, il farmaco non è il male assoluto e serve anche parecchio per agevolare una guarigione. Scalare dipende da vari fattori, probabilmente io ho scelto il momento meno favorevole e soprattutto non và considerato nè il paradiso nè l'inferno.
Gli acufeni?? Secondo voi in questi giorni che dicono? Sono un assedio.
Mettiamola in questo modo.
Ricomincio a fare i passi uno alla volta. Mi curo il trauma con la giusta calma e si riparte.
Un abbraccio a tutti.
Francesco
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