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Sto impazzendo...

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2022 07:48
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Post: 1.331
24/09/2015 09:28

Ciao Nimx, quali erano i tuoi sintomi fisici legati all'ansia di cui accennavi ?
La meditazione la fai sempre guidata, con l'ausilio di input sonori ?
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Post: 490
24/09/2015 14:08

Re:
zaw, 24/09/2015 09:28:

Ciao Nimx, quali erano i tuoi sintomi fisici legati all'ansia di cui accennavi ?
La meditazione la fai sempre guidata, con l'ausilio di input sonori ?




Ti riferisci al passato, quando ebbi il vero crollo psicologico ? Bah, non saprei davvero dirti, all'inizio erano sintomi violenti e a decine...! :) ansia fortissima con attacchi di panico qua e là durante la giornata che mi lasciavano senza forze e con tremori alle gambe per svariati minuti seguenti, dopo due giorni sono comparsi gli acufeni, prima a destra, poi anche a sinistra, che mi hanno gettato ancor più nel panico, impossibilità a dormire, incubi continui, pianti, tachicardia, formicolii, sensi di sbandamento, vista annebbiata, il tutto condito da un'alta dose di ipocondria (e visite mediche qua e là, cuore, tiroide e quant'altro), ovviamente anche psicologicamente in una situazione simile ero davvero messo a dura prova, andavo dalla confusione mentale al sentirmi distante da tutti e senza speranza.
Ora invece, ogni tanto posso venir colto da sconforto e una lieve ansia, relativamente nella norma, ma la mia passata sensibilità allo stress fa precipitare il tutto e comincio a sentirmi come se perdessi il controllo della mia vita. Con meditazione, studio, introspezione ed altre robe pian piano mi sto rieducando e imparo a gestire sempre meglio gli stress, già va bene ma è ancora una fase delicata. Nei periodi stressanti torno a focalizzarmi sugli acufeni che comunque vengon fuori come fruscii leggeri di norma, non più come sinfonie polifoniche ad alto volume, perciò mi prendo qualche spazio in più, ritrovo l'equilibrio e ritrovo una buona dose di serenità.
La mindfulness di norma la faccio guidata con delle app sul telefono e un altoparlante bluetooth, ma ultimamente, ad esempio in ufficio, sto cominciando a farla da solo senza guida, ultimamente vorrei cominciare a farla in ambienti completamente silenziosi, non sarà facilissimo.
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Post: 61
24/09/2015 14:26

Re: Re:
Ciao Nimx, è interessante leggerti e per certi versi alcuni aspetti del tuo percorso e del tuo profilo caratteriale sono molto simili ai miei. Anche io sono una persona piuttosto pigra, nevrotica e le responsabilità mi mandando in tilt. Da anni, da diversi anni, faccio uso, a fasi alterne, di antidepressivi e saltuariamente benzodiazepine. L'acufene si è manifestato in un periodo di profonda crisi finanziaria, ho una moglie e una figlia piccola, sono monoreddito, ho dovuto far un mutuo e solo dopo cinque mesi di tribolazioni mi è stato concesso. Diciamo che parzialmente le cose sono state risolte poiché ho dovuto sanare esposizioni pregresse e mi è rimasto ben poco.
Sono andato sotto stress già l'anno precedente perché mia figlia ci ha fatto dormire ben poco la notte ed è stato molto duro. Per quanto amo mia figlia più della mia vita non posso on dire che non è stato affatto facile far fronte a tutto con un paio di ore di sonno alle spalle per diversi mesi.
Ogni giorno uscito dal lavoro supporto mia moglie a mantenere mia figlia e praticamente tempo per me e per noi è uguale a zero. Questo è il mio quadro generale.
Ho già fatto anni fa un percorso psicoterapeutico, ma non di carattere cognitivo, il resto degli anni mi sono adattato con i farmaci. Arrivato a 43 anni e non potendomi permettere visite psicologiche settimanali (lo psicologo dell'ASL sono andato una volta e mi ha liquidato dicendo che ormai tutto era cronico e potevo sussistere solo con i farmaci). Cronico un piffero...!!! Sull'inquadramento cognitivo esterno a questo punto ho deciso di affidarmi a tutta la letteratura che c'è su internet stilando un gestalt personale. Forse sono presuntuoso, ma sulle tue considerazioni emozionali e sulle ricodificazioni vorrei provare a cimentarmici da solo ponendomi l'obiettivo di abbandonare i farmaci gradualmente. Le tecniche di rilassamento elette sono lo sport tutti i giorni per almeno mezzora e inizio gradatamente posizioni yoga la mattina al risveglio. Affiancheranno il dialogo cognitivo per favorire l'assimilazione e l'abbassamento tensivo-nevrotico. L'aspetto forse che ti parrà più familiare è che ho una mansarda che ho allestito per isolarmi e fare gli esercizi di mindfulness. Rinuncerò a mezz'ora della pennichella pomeridiana (poiché adoro dormire sarà una bella sfida) per 5 giorni alla settimana non potendo negli atri due giorni per esigenze lavorative. Questo è il mio percorso psiche.
Per ciò che concerne il mio percorso fisico parto dicendo che sono fumatore...altro obiettivo, arrivare a dicembre 2015 e regalare a mia figlia un papà che non puzza più di tabacco (in questo momento non ci riesco proprio). Stasera dal dentista inizieremo i test di occlusione e prepareremo il calco per il bite. Dovrò estrarre due denti del giudizio che a sua detta centrano qualcosa con l'acufene. Ho già aumentato l'apporto idrico quotidiano che è passato da due bicchieri a circa 2 litri. Per alimentazione via pane, alcolici, dolci, carni rosse e insaccati, formaggi stagionati avendo il colesterolo un po' altino e essendo 8 chili sovrappeso (l'obiettivo è raggiungere il peso forma ad agosto 2016) Ho letto su internet che pure il colesterolo ci azzecca con gli acufeni. Quando ho prospettato tutto questo a mia moglie mi ha guardato e mi ha detto "...ma hai l'acufene o il tuo inconscio ti fischia che dovevi darti una mossa....". Ultimo step dei famosi 100 passi è un libro alla settimana. Il mio hobby sarà leggere tutto quello che non ho letto nella mia via precedente per pigrizia.
Tanta roba direi...sono obiettivi e cascasse il mondo questa volta li porto a compimento. Scritti così sembra una passeggiata, per alcuni è la normalità, ma per me sarà scalare una montagna conoscendomi. Se però il mio istinto mi dice ce questa scalata la devo fare, non posso continuare a voltarmi dall'altra parte. Arrivato alla cime deve esserci la spiegazione del perché sento di voler fare tutto questo. E' duro e ci sono momenti che mi sento impazzire veramente, ma non ho altre scelte. Ti ho scritto questa pappardella non per annoiarti, come forse sarà stato, ma poiché mi sei sembrato molto centrato sulla questione, per ricevere tuoi suggerimenti e osservazioni su quanto elencato. Grazie per il tempo l'attenzione che mi dedicherai.
Un caro saluto. Francesco
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Post: 490
25/09/2015 02:55

Ciao Francesco !
Beh, alcuni psicologi sostengono in effetti che la pigrizia è la madre di tutte le nevrosi. Forse è un pò esagerato ma c'è del vero.. Sono segni distintivi, come anche il non saper gestire le responsabilità.
Ma davvero lo psicologo dell'asl ti ha liquidato dicendo che ormai è cronico ?? Assurdo, è la prima volta che lo sento, almeno da uno psicologo... forse è vecchio stampo ed è rimasto alle vecchie ricerche secondo cui la neuroplasticità è un concetto valido solo entro i 30 anni... beh, dovrebbe aggiornarsi.
Certo, alcuni collegamenti neuronali riguardo le tue reazioni e comportamenti ormai ci sono, ma non significa mica che non puoi crearne di nuovi o rielaborare in parte quelli presenti ! Cronico non è sinonimo di non reversibile. Di certo c'è solo che se pensi che una cosa non si può fare, non la si può fare davvero.
Anche io click alla mandibola, credo da sempre, ma notato solo da quando sono stato male, ma credo me lo terrò per compagnia... ho tolto anche i denti del giudizio ma poco hanno fatto per l'acufene, ma tu prova.
Non so nulla di te, cioè non so nulla di come sei arrivato ad avere questo tuo modo di vivere... voglio dire, a volte la nostra mente prende il bivio sbagliato molti molti anni prima, ad esempio nel mio caso, successe quando mio padre andò via di casa lasciando una situazione molto difficile per vari motivi, e io sono cresciuto senza supporto nè in casa nè fuori (al massimo ci trovavo i bulli), nell'insicurezza e nella frustrazione. Non me ne resi conto, mi difendevo come potevo, e le emozioni erano brutte bestie da evitare.
Inutile dire che ora uno degli obiettivi è integrare quella vita emozionale che ho tagliato fuori, fondamentale per il corretto funzionamento della mente (a tal proposito mi viene in mente il libro "intelligenza emotiva" di daniel goleman se non vado errato, tra l'altro io odiavo leggere, ora faccio fuori un libro al mese).
COmunque complimenti davvero per il piano che hai preparato ! Soprattutto per quanto riguarda lo stile di vita, sei decisamente più determinato di me [SM=g6794] Io al massimo ho sistemato un pò il sonno, la dieta e gli alcolici... per le sigarette, sono passato all'elettronica, meglio di nulla !
I vecchi filosofi la sapevano lunga (di certo più di alcuni psicologi delle asl), che dire di "mens sana in corpore sano". Soprattutto alla luce di alcune recenti ricerche che mettono in stretta relazione ansia/depressione con infiammazione cronica di grado basso (non acuta, come per un'infezione). La cosa che mi ha sorpreso è come questa infiammazione fisica non è solo causata da cose fisiche (ad esempio è tipica nei soggetti obesi), ma anche dalla psiche, dallo stress psicologico, in particolare quello causato da problematiche relazionali (ad es. rifiuto).
A tal proposito sport, dieta sana e meditazione (oltre al resto a cui serve) diminuiscono appunto i livelli dell'interleuchina-6 (va bè una roba che promuove l'infiammazione) e aumentano la serotonina.
Beh io mi dilunguo sempre troppo.... ma ciò che volevo dirti è che lavorare a 360 gradi è importante perchè è tutto collegato, ma proprio tutto tutto tutto tutto. Motivo per cui, salvo eccezioni, non credo al fatto che uno è ansioso o depresso solo perchè era destinato ad esserlo e stop, no, tutto questo è collegato col mondo interiore, e lì qualcosa si può ancora cambiare :)
Ci terrei se mi tenessi aggiornato di tanto in tanto, dico sul serio!
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25/09/2015 06:27

Re:
francesco72.72, 21/09/2015 13:27:


Ho deciso (forse corro un rischio, ma me lo perdono) di fregarmene di capire l'acufene. Punto tutto sul rivoluzionare la mia vita. Prima di tutto un bel bite. Ho iniziato un corso di mindfullness (non vi nascondo già dalle prime sedute mi ha portato un certo giovamento). Ho parlato con un nutrizionista per rimettere apposto l'alimentazione. Vado in piscina una volta alla settimana, tapi roulant due volte alla settimana e nel fine settimana bici. Mi sono creato degli obiettivi a breve e lungo termine e quando sono a casa con la mia famiglia mi dedico completamente a loro e quando il pensiero si sposta sul suono inizio subito a fare qualcosa. La sera acufene o non acufene mi addormento con suoni rilassanti in cuffia. La mattina ho anticipato l'ora del risveglio di un'ora per fare degli esercizi posturali per cervicale.Ho stabilito tempi e spazi ben definiti alle attività quotidiane.



Bravo! Non demordere. Io dico che sempre che "i consigli vanno dati solo se richiesti o se possono esssre utili a salvare la vita di una persona altrimenti evitare di darli perchè possono urtare solamemte" ma nel tuo caso mi permetto di consigliarti una lettura perchè leggendo i tuoi post credo di averti ben inquadrato.

Compra e leggi questo libro: "Il perdono assoluto" di Colin Tipping.

Lo trovi qui: www.macrolibrarsi.it/libri/__il-perdono-assoluto-libro.php

se avrai voglia di ascoltare il consiglio di un uomo che non conosci, magari considerare un fratellastro maggiore, un uomo che nella sua vita è sempre stato estremanete razionalista, che quando incontra un medico che vede la sua professione solo come "un mestiere come un altro per guadagnare" lo mette nelle condizioni di dover chiedere scusa, uno che che nella sua vita ne ha viste, e passate "nel male", di tutti i colori, anche e soprattutto grazie a dei medici con deliri di onnipotenza che non conoscevano "umiltà" (il bravo medico è quello che nonostante i grandi traguardi raggiunti rimane umile, disponibile ad ascoltare il paziente, che visita dal punto di vista clinico chi gli sta chiedendo sofferente consiglio senza limitarsi a spacciarsi per psicologo fallito senza nemmeno averne la qualifica (e ce ne sono tanti!) senza invece fare la reale dignosi per cui sei andato a visita.

La lettura ti sarà molto utile nel tuo percorso...se ti di va fidarti. Io dico che non te ne pentirai di avere speso una quindicina di euro [SM=g11112] ;-)

P.S.
Ovviamente anche per gli altri partecipanti a queste discussioni. E' una valida lettura anche se lo userete a tempo perso come adiuvante per concentrarvi sul water [SM=g6794]

Un abbraccio a tutti [SM=g2284346]


[Modificato da Menhir.F 25/09/2015 06:35]
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Post: 61
25/09/2015 11:31

Nimx, 25/09/2015 02:55:


Beh io mi dilunguo sempre troppo.... ma ciò che volevo dirti è che lavorare a 360 gradi è importante perchè è tutto collegato, ma proprio tutto tutto tutto tutto. Motivo per cui, salvo eccezioni, non credo al fatto che uno è ansioso o depresso solo perchè era destinato ad esserlo e stop, no, tutto questo è collegato col mondo interiore, e lì qualcosa si può ancora cambiare :)
Ci terrei se mi tenessi aggiornato di tanto in tanto, dico sul serio!



Gentile Nimx, non ti sei dilungato e fa sempre piacere leggerti. Grazie per il consiglio del libro, che ordinerò senza dubbio. Ieri sera sono stato dal mio dentista che attribuisce al 99% il mio acufene a un dente del giudizio che è sceso molto. La diagnosi è stata fatto dopo avermi fatto e visionato una ortopantomografia.
Alla luce della radiografia non ritiene necessario un bite.
I denti sono in ottimo stato e il dente che ho rotto è solo scheggiato e la struttura è integra. Il suggerimento è levare il dente del giudizio e poi fare la valutazione.
Detto ciò non sono uscito dallo studio né sconfortato e né euforico.
Leggo che difficilmente una estrazione ha risolto problematiche di acufeni. E' pure vero che tenerlo e non levarlo è inutile e lascia una possibile soluzione inevasa.
Ma in questo momento preferisco non soffermarmi sul dentista. La settimana prossima visiterò anche un importante otorino per avere una valutazione. Ma anche a questo non attribuisco il fulcro delle mie attenzioni, anche perché, mi creerei troppe aspettative sia negative che positive.
Diciamo che affronto il problema da tutte le sfaccettature e poi si tirano le somme senza fare pronostici.
La situazione è molto simile a quando scoprii le miodesopsie agli occhi. Sembravano una spada di damocle e una croce insopportabile. Dopo tutte le valutazioni fatte si tirarono le somme e risultò il fatidico "non c'è nulla da fare". A distanza di qualche anno non sono scomparse, ma è scomparso il mio disagio. Le ho accettate. Ho imparato a conoscerle, ad arginarle, ad addomesticare le mie reazioni, le ho metabolizzate.
Oppure potrei parlare delle mie emicranie con aura. La prima volta che mi successe corsi al pronto soccorso. Anche per queste tirando le somme, dopo vari controlli, "non c'è nulla da fare". Oggi, dopo anni, quando mi vengono continuo a fare quello che faccio senza battere ciglio e anche se vedo praticamente i fuochi di artificio negli occhi per dieci minuti sono anche capace di continuare a scrivere al computer.
Tutto ha un filo conduttore sottostante.
In tutti questi anni ho accettato situazioni senza sbocco. Le ho superate. Dopo questi controlli che farò, se dovesse uscire fuori l'ennesima "non ci si può fare nulla", dovrò riadattarmi nuovamente.
In tutto questo percorso però ho sempre riversato le mie aspettative di accettazione in un farmaco, in un "santone" esterno che mi estirpasse il problema, in qualcosa che dall'esterno mi risolvesse il problema. C'è poco da fare...se non ti immergi dentro e affoghi nella tua vita, non saprai mai come fare per rimanere a galla.
Tengo a precisare che non ho nulla contro i farmaci e contro i medici. Sono complementari e offrono un grande aiuto e fortuna che ci siano. Ma c'è un momento, un istante, un preciso passaggio in cui devi "sudare" per rimettere apposto i pezzi di te che nevroticamente e con una grandissima pigrizia ai lasciato sparpagliare e hai svenduto all'inerzia degli eventi.
Come vedi Nimx, anche io mi dilungo molto. Probabilmente perché abbiamo tanto da dire e da rileggerci.
Ti aggiornerò lungo il mio percorso e mi auguro tu faccia altrettanto. Davvero..

Menhir.F, 25/09/2015 06:27:


Compra e leggi questo libro: "Il perdono assoluto" di Colin Tipping.

Lo trovi qui: www.macrolibrarsi.it/libri/__il-perdono-assoluto-libro.php

La lettura ti sarà molto utile nel tuo percorso...se ti di va fidarti. Io dico che non te ne pentirai di avere speso una quindicina di euro [SM=g11112] ;-)



Menhir anche questo libro sarà sulla mia scrivani a breve e ti ringrazio per i consigli che accetto ben volentieri. Di un fratellastro maggiore ne avrei proprio bisogno e mi farebbe un gran bene. Percepisco la tua difficile esperienza e sarò felice di condividere anche con te il percorso che faremo insieme.
Un abbraccio

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Post: 490
25/09/2015 14:37

Esatto, c'è un qualcosa di sottostante che collega tutto ciò, non sono disturbi che nascono dal nulla senza una causa. Ovviamente io non so dire se certe cose una volta innescate possono svanire del tutto, a volte sì, a volte no. Di certo alleviata la causa tutto è più leggero, un po' come gli acufeni, prima insopportabili, poi c'è non li nota più, e in rari casi scompaiono.
Nemmeno io sono contro i farmaci, senza di loro non so come avrei potuto fare tre anni fa, sono un grosso aiuto in alcuni momenti, ma semplicemente, per questo tipo di cose, non sono la cura, la cura come detto è dentro di te, ma è anche tutto cioè che entra in relazione con te, mente, corpo, relazioni sociali, stile di vita, sentimenti, igiene, sport, responsabilità, lavoro, integratori alimentari e farmaci compresi. Non vi è distinzione. A tal proposito dello psicologo che incontrasti tu all'asl, io invece ricordo bene le parole dello psichiatra che mi prescrisse il farmaco anni fa "Da queste cose se ne può uscire, ma non con questo (riferito al farmaco), devi fare psicoterapia". Lui sì che aveva una visione più corretta, e dire che è psichiatra! Francesco, posso chiederti se hai facebook, o qualsiasi altra cosa simile? So che vi sono i messaggi privati qui, ma li trovo un poco scomodi, mi sarebbe piaciuto scambiare qualche parere più personale riguardo il percorso, e qui non mi sembra proprio il caso.

Grazie anche da parte mia Menhir, lessi in passato qualche libro al riguardo, non lo trovai un punto rilevante da affrontare nella mia visione della vita perchè quel libro parlava del perdono rivolto all'esterno, difficilmente ho difficoltà a perdonare gli altri,il nevrotico per eccellenza ha il problema opposto di norma, cerca costantemente l'approvazione altrui e soffre esageratamente per le critiche nei suoi confronti, quindi casomai la mia difficoltà sta nel perdonare me stesso. E magari questo libro mi può dare spunti interessanti, grazie nuovamente.
[Modificato da Nimx 25/09/2015 14:42]
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25/09/2015 15:17

Re:
Nimx, 25/09/2015 14:37:



Grazie anche da parte mia Menhir, lessi in passato qualche libro al riguardo, non lo trovai un punto rilevante da affrontare nella mia visione della vita perchè quel libro parlava del perdono rivolto all'esterno, difficilmente ho difficoltà a perdonare gli altri,il nevrotico per eccellenza ha il problema opposto di norma, cerca costantemente l'approvazione altrui e soffre esageratamente per le critiche nei suoi confronti, quindi casomai la mia difficoltà sta nel perdonare me stesso. E magari questo libro mi può dare spunti interessanti, grazie nuovamente.



Il libro in questione è qualcosa di diverso.

Entrando nel personale io somatizzavo la perdita di fiducia in una persona in cui contavo, il falso amico, la moglie che si rivela assente o presente a seconda dei propri bisogni e ti porta al divorzio, l'abbandono di una compagna che voleva un figlio a tutti i costi (anche se aveva una età avanzata e non poteva averne in modo naturale per sue problematiche), il male riceuto da un fratello, le ingiustizie ricevute dalla famiglia.

Ho imparato a perdonare quella compagna perchè aveva finito il suo cammino insieme a me quindi è stato un bene che lei andasse via facendo un bene a se stessa raggiungendo l'obiettivo di avere un figlio con tecniche da me non condivise che l'hanno resa felice e che mi hanno tolto un peso che per me sarebbe stato enorme. Ho perdonato il male ricevuto dal fratello perchè in fondo non era voluto ma solo causa della sua ignoranza nel campo trattato (anche se a me è costato un tumore), ho perdonato le ingiustizie ricevute dalla famiglia perchè la visione delle cose non è sempre pari a quella che noi vediamo o pensiamo. I genitori sbagliano...poi all'ultimo respiro si rendono conto. Alla fine il perdono fa bene a noi stessi. Sono cose che si capiscono purtroppo troppo tardi quando ormai abbiamo somatizzato ammalandoci anche di cose non certo piacevoli. E' il difetto delle persone troppo sensibili, perfezioniste che pretendono troppo da se stesse, spesso con una spiccata intelligenza. Lo stupido non fa caso a nulla...fortuna loro sotto certi versi.

Oggi io sono il primo ad aiutare chi ha bisogno anche rimettendoci tempo, denaro oltre che stress mentale e fisico ma lo faccio perchè mi va di farlo, fa bene soprattutto a me e se non ricambiato non me ne faccio un problema, al massimo la prossima volta ti dico NO. Il passato non lo rinnego ma guardo al futuro che mi rimane.

Io se non so una cosa non scrivo o non parlo anzi cerco di apprendere. Ma se so....allora condivido il mio sapere.

[Modificato da Menhir.F 25/09/2015 15:17]
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Post: 490
25/09/2015 19:14

Re: Re:
Menhir.F, 25/09/2015 15:17:

Nimx, 25/09/2015 14:37:



Grazie anche da parte mia Menhir, lessi in passato qualche libro al riguardo, non lo trovai un punto rilevante da affrontare nella mia visione della vita perchè quel libro parlava del perdono rivolto all'esterno, difficilmente ho difficoltà a perdonare gli altri,il nevrotico per eccellenza ha il problema opposto di norma, cerca costantemente l'approvazione altrui e soffre esageratamente per le critiche nei suoi confronti, quindi casomai la mia difficoltà sta nel perdonare me stesso. E magari questo libro mi può dare spunti interessanti, grazie nuovamente.



Il libro in questione è qualcosa di diverso.

Entrando nel personale io somatizzavo la perdita di fiducia in una persona in cui contavo, il falso amico, la moglie che si rivela assente o presente a seconda dei propri bisogni e ti porta al divorzio, l'abbandono di una compagna che voleva un figlio a tutti i costi (anche se aveva una età avanzata e non poteva averne in modo naturale per sue problematiche), il male riceuto da un fratello, le ingiustizie ricevute dalla famiglia.

Ho imparato a perdonare quella compagna perchè aveva finito il suo cammino insieme a me quindi è stato un bene che lei andasse via facendo un bene a se stessa raggiungendo l'obiettivo di avere un figlio con tecniche da me non condivise che l'hanno resa felice e che mi hanno tolto un peso che per me sarebbe stato enorme. Ho perdonato il male ricevuto dal fratello perchè in fondo non era voluto ma solo causa della sua ignoranza nel campo trattato (anche se a me è costato un tumore), ho perdonato le ingiustizie ricevute dalla famiglia perchè la visione delle cose non è sempre pari a quella che noi vediamo o pensiamo. I genitori sbagliano...poi all'ultimo respiro si rendono conto. Alla fine il perdono fa bene a noi stessi. Sono cose che si capiscono purtroppo troppo tardi quando ormai abbiamo somatizzato ammalandoci anche di cose non certo piacevoli. E' il difetto delle persone troppo sensibili, perfezioniste che pretendono troppo da se stesse, spesso con una spiccata intelligenza. Lo stupido non fa caso a nulla...fortuna loro sotto certi versi.

Oggi io sono il primo ad aiutare chi ha bisogno anche rimettendoci tempo, denaro oltre che stress mentale e fisico ma lo faccio perchè mi va di farlo, fa bene soprattutto a me e se non ricambiato non me ne faccio un problema, al massimo la prossima volta ti dico NO. Il passato non lo rinnego ma guardo al futuro che mi rimane.

Io se non so una cosa non scrivo o non parlo anzi cerco di apprendere. Ma se so....allora condivido il mio sapere.




Capisco fin troppo bene, sì beh ad ogni modo lo comprerò, sto finendo un ultimo libro (per la cronaca, il potere della vulnerabilità, di Brene Brown) e quindi sono in cerca di novità !
Io in realtà ho smesso di dare colpe all'esterno da tempo, un bel libro a tal proposito, ma più psicologico che spirituale (ammesso che il perdono sia più una roba spirituale) è un libro di W. Dyer, le tue zone erronee (vado a memoria, potrei sbagliare). Parlava di come il dare le colpe all'esterno è un permesso che stiamo dando agli altri di controllarci, noi perdiamo potere e lo diamo a loro. Mentre il buddismo mi ha insegnato che è inutile arrabbiarsi, molto spesso quelle persone fan quel che fanno per debolezze o paure (come dargli torto, mi basta guardare me), è quindi più sano per loro e per noi usare la compassione. Insomma, gira e rigira è un po' la conclusione a cui sei arrivato tu.

Mi spiace comunque per tutto ciò che hai passato, si nota subito che sei una persona sensibile. Preferirei di certo aver meno persone stupide intorno e più gente come te.

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26/09/2015 06:29

Re: Re: Re:
Nimx, 25/09/2015 19:14:



Preferirei di certo aver meno persone stupide intorno e più gente come te.




Condivido e ti ringrazio ;-)

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Post: 61
28/09/2015 11:41

Menhir.F, 25/09/2015 15:17:


E' il difetto delle persone troppo sensibili, perfezioniste che pretendono troppo da se stesse, spesso con una spiccata intelligenza. Lo stupido non fa caso a nulla...fortuna loro sotto certi versi.

Oggi io sono il primo ad aiutare chi ha bisogno anche rimettendoci tempo, denaro oltre che stress mentale e fisico ma lo faccio perchè mi va di farlo, fa bene soprattutto a me e se non ricambiato non me ne faccio un problema, al massimo la prossima volta ti dico NO. Il passato non lo rinnego ma guardo al futuro che mi rimane.

Io se non so una cosa non scrivo o non parlo anzi cerco di apprendere. Ma se so....allora condivido il mio sapere.




Caro Menhir nei tuoi messaggi è evidente che la vita ti ha portato ad avere "spalle larghe e quadrate" e ti ringrazio di averle portate alla nostra attenzione. Compassione o perdono, penso, si sintetizzino nell'accettazione. E' uno stadio durissimo da raggiungere, ma che diventa l'unica grande difesa che abbiamo per non soccombere. Ho quotato questo tuo passaggio perchè centra perfettamente il nocciolo. La sensibilità. L'assioma è che probabilmente il mio fischio all'orecchio milioni di persone non ci fanno nemmeno caso, io invece riesco a sentire ciò che a tanti è sconosciuto o ignorato. E' un privilegio? Beh...quando guardo mia figlia sorridere riesco a sentire dentro di me grandissime emozioni. La felicità che non ho mai sentito prima nella mia vita. Unica. Perfetta. E' estasiante. Allo stesso modo sento il fischio all'orecchio nei suoi minimi particolari e mi risulta devastante. La nostra altalena è questo. Il problema è che ciò che ci sensibilizza negativamente prevale su ciò che ci sensibilizza positivamente sminuendo le emozioni e le endorfine e moltiplicando il cortisolo e le tossine.
L'accettazione è un segreto di scorrimento per inerzia. E' la capacità di desensibilizzare le emozioni negative. Per noi, nevrotici-perfezionisti-ipersensibili lavoro quadruplicato. Io non credo che esistano gli stupidi e che sono più fortunati di noi. Io penso che ognuno di noi abbia il proprio tallone di achille...
Nelle nostre discussioni, anche con Nimx, rileggendole, ho notato che abbiamo dato una lettura del problema originario, l'acufene, da una punto di vista prettamente psicologico. Oggi pomeriggio incontrerò il più noto otorino della mia città. Dopo il dentista ascolterò anche questa versione. Se dovessi attenermi a quello che leggo su internet sarà una spesa inutile. Questa sarà l'unica visita, con l'unico otorino, che farò al di là del responso. Non andrò oltre. Nella settimana prossima vedrò il mio psichiatra e chiuderò il quadro dei consulti per farmi una idea complessiva totale. Da quello che ho letto in giro Otorino, Gnatologo, Odontotecnico, Psichiatra sono i riferimenti per questo problema. Al di là di tutto e di tutti rimango della mia idea che stò scontando un accumulo enorme di stress e al di là dei consulti proseguirò il mio raddrizzamento dello stile di vita. Come suggeriva Nimx la mindfulness è un punto nodale. Io mi sforzo di farla anche nel silenzio assoluto.
Scusate se sono ritornato sull'aspetto prettamente organico del problema e non psicologico, ma penso che sia giusto, moderatamente e senza accanimento ipocondriaco, percorrere gli step diagnostici canonici.
Un abbraccio
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Post: 1.331
28/09/2015 11:55

Re:
francesco72.72, 28/09/2015 11:41:


Per noi, nevrotici-perfezionisti-ipersensibili lavoro quadruplicato. Io non credo che esistano gli stupidi e che sono più fortunati di noi.


Ieri una mia amica si vantava del fatto di addormentarsi subito. Il passaggio Veglia-Sonno immediato. Ma in questo caso si perdono le onde cerebrali Alfa e Gamma quelle della creatività .. la fortuna ha anche il suo rovescio della medaglia
francesco72.72, 28/09/2015 11:41:


Scusate se sono ritornato sull'aspetto prettamente organico del problema e non psicologico,


Secondo Lucio della Seta (Debellare l'Ansia e il Panico) sono i sintomi e il corpo a produrre ansia. Un punto di vista diverso dagli altri

[Modificato da zaw 28/09/2015 12:39]
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Post: 61
28/09/2015 12:28

Re: Re:
zaw, 28/09/2015 11:55:



Secondo Lucio della Seta (Debellare l'Ansia e il Panico) sono i sintomi e il corpo a produrre ansia. Un punto di vista diverso dagli altri




Libro bellissimo. E' vero, un punto di vista diverso e oltretutto scritto da un grandissimo della psicanalisi.
Grazie di avermelo ricordato.
OFFLINE
Post: 61
28/09/2015 17:16

Ore 17:04. Tra due ore farò questa benedetta visita dall'ORL. Come per tutte le visite che ho affrontato nella mia vita le ore precedenti sono devastanti. Mi sono già fatto diagnosi. In questi mesi per due volte ho dovuto fare accertamenti per altre problematiche. Le attese sfibranti degli esiti. I problemi economici a casa. Sentirmi dire l'ennesima volta..."sospetto qualcosa dobbiamo andare a fondo". Sentire quella fatidica frase. Non la reggerei. Non ho le forze. Non ho più nessuna risorsa. Ho già la testa che mi scoppia e un mal di testa lancinante. Acufene o non acufene stò uno straccio. Ho provato in tutti i modi a calmarmi, ma non c'è verso. Niente...nulla. Lascio questo scritto perché in questi momenti mindfulness, respirazione, pensieri positivi, pazienza, ottimismo, se ne vanno a farsi benedire. La verità è questa...quando cerchi di ricomporre i pezzi, arriva qualcosa e sparpaglia ulteriormente tutto. Mi spiace...non sono all'altezza. Sono assolutamente incapace di darmi una regolata.
Scusate il pessimo sfogo.........
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Post: 490
28/09/2015 22:04

Re: Re: Re:
francesco72.72, 28/09/2015 12:28:



Libro bellissimo. E' vero, un punto di vista diverso e oltretutto scritto da un grandissimo della psicanalisi.
Grazie di avermelo ricordato.




Lui della Seta non ha di sicuro tutti i torti. Mente e corpo sono la stessa cosa, il punto è questo, si influenzano a vicenda. Le emozioni si esprimono con canali extraverbali, siamo noi che gli diamo un nome e le trasformiamo in parole, ma per natura noi le sentiamo a livello fisico e le esprimiamo in modo naturale in forma extraverbale (ad esempio con le espressioni facciali, pensate al dolore, alla risata, al disgusto etc etc). MA non nascono di certo dal corpo.
E' ovvio percepire l'ansia nel corpo, perciò. C'è da aggiungere che il disturbo d'ansia è, molto spesso, un disturbo che si autoalimenta, cominci a preoccuparti dell'ansia stessa (stesso discorso vale per la depressione), perciò sì, l'ansia, che per sua natura è fisica, provoca nell'ansioso altra ansia per via dei sintomi.
Pensate a ciò che rivelano le ricerche, chi è depresso tra le maggiori preoccupazioni ha la preoccupazione della poca motivazione, dell'essere lasciato dal compagno/a per via della sua depressione, si preoccupa del dolore che provoca e che prova, si preoccupa del fatto di essere troppo stanco. Sono preoccupazioni ego-centrate.
Lo stesso vale per l'ansia, si preoccupa di molte cose, che può decidere di evitare (e rafforza il disturbo) o di affrontare (e gli giova, se affrontate nel modo corretto), il problema è che quando si sviluppa un disturbo d'ansia, una delle preoccupazioni maggiori è l'ansia stessa, che prova ad evitare ma non può evitare, e si autoalimenta. Una volta lessi una cosa riguardo una signora che soffriva di ansia generalizzata, le fu chiesto di spiegare verbalmente cosa provasse, la sua risposta sintetizza alla perfezione il problema "Non credo sia una buona idea cercare di spiegarlo, questo non farebbe luce su nulla, non sull'origine del problema, e se non arrivo al problema e non lo risolvo, non risolvo nemmeno l'ansia, e se non risolvo l'ansia non riuscirò mai ad essere felice".
Ha ! Eccola lì, l'ansia che crea ansia ego-centrata e che crea un tipico pensiero catastrofico (non riuscirò mai ad essere felice). Direi che è tipico, ma che era anche ben lontana dall'avvicinarsi al percorso di guarigione.
Beh, l'acufene, se visto in quest'ottica, è per questo che crea così tanti danni a chi continua a cercare di sbarazzarsene. E da qui poi possiamo collegarci a tanto altro, accettazione compresa. Io direi, piuttosto, ad un approccio della vita molto diverso.
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29/09/2015 07:40

Francesco a questo punto era meglio non andare dall'otorino perchè è ovvio che dirà facciamo ulteriori accertamenti. Meglio per lui se poi li fa nel suo stesso studio...

Ricordo quando andai dal primo otorino, nel suo studio era fornito di tutto e mi fece la fatidica domanda "vuole farli in Ospedale gli accertamenti attendendo mesi o li vuole fare qui da me subito" la risposta fu ovvia e alla fine mi chiese 500 euro a nero. Soldi che non avevo nemmeno nel portafogli.

Gli lasciai 300 euro che secondo me erano più che sufficienti. Poi mi fece fare esternamente solo una RM encefalo per escludere un neurinoma dell'acustico (caso rarissimo e che nel 99% dei casi non viene operato perchè si farebbe più danno che beneficio).

Anche lui dette il famoso Rivotril che provai e abbandonai.

Poi mi sono detto è un problema dovuto all'età che avanza e mi sono rassegnato a tenermelo. Mi sono fatto la mia bella soluzione a base di prodotti erboristici che hanno funzionato alla grande e che ripeto a cicli soprattutto nei cambi stagionali.

Ci sono giornate che lo avverto, altre che non lo sento affatto anche perchè nel frattempo i pensieri si sono focalizzati su problemi ben più seri e per me invalidanti.
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Post: 61
29/09/2015 11:16

Buongiorno a tutti. Ho riletto il mio messaggio di ieri e stamattina ho le idee più chiare e guarda un po', sarà il caso, zero acufene.
Sono stato dall'otorino più di fama della mia città. Primario emerito e non so più quante altre onorificenze e fregi sulle pareti.
Dopo le presentazioni di rito. Ho detto che soffrivo di acufene.
Appoggiato con la testa sulla mano guardava il blocco degli appunti. Ho descritto tutti i sintomi, i farmaci che prendevo, i mesi di stress, la difficoltà attuale, il bruxismo e il russare notturno.
Non ha detto nulla e mi ha fatto sedere su di una sedia. Ha guardato con due imbutini le orecchie, ha alzato leggermente il naso, uno sguardo alla gola, poi gli stessi test che mi fecero al pronto soccorso (audiometria e impezometria). Tutto dieci minuti. Ci siamo riseduti alla scrivania e queste le parole "udito perfetto, nessun problema, l'unica cosa che le posso consigliare è fare una risonanza magnetica con mezzo di contrasto", domando "dottore ma lei sospetta qualcosa?", risposta "no...ma se l'acufene non dipende dall'orecchio è nella nostra testa e chissà da quale punto e si riverbera nell'orecchio. Facendo una risonanza si mette tranquillo psicologicamente che non è nulla di importante, cosa di cui io sono sicuro", domanda "ma se la risonanza non rivelasse nulla e l'acufene rimane che si fa?", "caro signore...c'è di peggio di un fischio all'orecchio, se lei è tranquillo che non è nulla di grave dopo la risonanza e la notte lo sente si gira dall'altro lato e si rimette a dormire...gli acufeni sono una grande scocciatura e la capisco, ma se siamo fortunati così come sono venuti se ne vanno, altrimenti, non ci faccia caso", domanda "dottore ma provare una terapia prima della risonanza che mi mette un'ansia enorme più dell'acufene? vitamine, magnesio, uno gnatologo per male occlusione, problemi di cervicale?", risposta "queste sono tutte fesserie che si leggono su internet e che non servono a nulla e le fanno spendere solo soldi inutili". Silenzio...domanda "Dottore...ok...quanto le devo?", risposta "le faccio un prezzo di favore € 130,00. Le lascio anche la mia email personale perché così mi aggiorna e Le dimostro che ho a cuore la situazione perché capisco la difficoltà...ma stia su...c'è di peggio."
Esco, mi rimetto in macchina. Mi guardo allo specchietto. L'unica cosa che mi viene in mente è "ma vaffanculo....".
Non c'è bisogno di fare considerazioni. Tutte sono intrinseche nel dialogo che ho descritto ampiamente. Della sua mail non ho che farmene. Come ho scritto nella mail di ieri pomeriggio questo è il primo e ultimo ORL che incontro.
Sei convinto che non è nulla di grave e mi dai la Risonanza?
Appena ti ho detto ronzio hai abbassato lo sguardo come per dire "che rottura mò che gli dico? vabbè...130 euro senza fare troppa fatica".
Se la risonanza non rivela nulla mi giro dall'altro lato e mi rimetto a dormire. Certo vengo a casa tua e mi intrattieni tu se non prendo sonno.
Se siamo fortunati và via come è venuto. Certo...allora se è un gioco a premi se và via come è venuto non ti do i 130 euro, se me lo curi tu con una terapia te li do così almeno giochiamo di fortuna entrambe.
La faccio breve...perché tanto qualcuno di voi potrebbe dirmi "non denigrare così un medico...sei arrabbiato perché non ti ha trovato la soluzione". Il problema non è trovare la soluzione. Il problema è "se IO dottore emerito e primario e che minchia sono non ho la soluzione ti blocco subito appena mi parli di acufene, ti stringo la mano e ti auguro buona fortuna perché io non ho la soluzione e non mi prendo neppure un euro perché IO non ho cambiato una virgola dalle 19,00 alle 19,30 della giornata di ieri a Francesco".
Mi prescrivi una risonanza per scongiurare il peggio? Beh...non me lo dovevi dire tu, ci potevo andare da solo e poiché mi auguro che dalla risonanza non esca nulla dovrei portartela a far vedere per sentirmi dire a fronte di 130 euro ...girati dall'altro lato del letto se ti fischia l'orecchio?
Su internet si vendono solo chiacchere? Certo ...e in mezz'ora cosa mi è stato proposto?
Ma ti rendi conto che ti ho premesso che stò attraversando un periodo ansioso-depressivo tremendo e soffro di ipocondria e tu senza neppure provare una terapia orientata mi spari una risonanza magnetica? E dici che me la consigli per completare il quadro e non è una cosa necessaria.
"marivaffanculo......".
Vabbene. Scusate l'ennesimo sfogo. Mi rendo conto che probabilmente sto andando fuori tema.
Probabilmente la risonanza la farò, ma non di certo per tornare poi da questo ORL e spero non esca nulla di grave.
Ritorno sulle mie tesi e si consolidano. Attribuisco al mio acufene una valenza dominante psicologica. Farò l'estrazione del dente del giudizio anche questo per scrupolo (regaliamo altre 150 euro al dentista).
Detto questo, procedo con il mio cambiamento di stile di vita (ma questo è un qualcosa che devo a me stesso e alla mia famiglia, prima che all'acufene). Frequentarvi mi ha insegnato molto e siete diventati i miei compagni in questo viaggio. Mi avete regalato più soluzioni voi con parole semplici e sentite che 20 minuti a 130 euro.
Vi ringrazio dell'attenzione che vorrete ancora dedicarmi e la ricambierò con immenso piacere.
Un abbraccio...rumoroso che è meglio.... a tutti.
OFFLINE
Post: 1.331
29/09/2015 11:35

Re:
francesco72.72, 29/09/2015 11:16:

Come ho scritto nella mail di ieri pomeriggio questo è il primo e ultimo ORL che incontro.


Questa mi sembra la cosa migliore, spero che riesci a mantenere la promessa che ti sei dato.
Le esperienze con gli otorini in genere sono peggiori di quella che hai appena descritto.
OFFLINE
29/09/2015 16:10

@francesco72.72

Ti è andata di lusso, un primario che prende 130 euro (sicuramente a nero) non lo trovi di certo.

E' stato onesto con se stesso e anche con te. Per scrupolo di coscienza e per questioni medico legali ti ha detto fatti una RM con mezzo di contrasto perchè l'unica cosa che può far venire un acufene "reale" è il neurinoma dell'acustico, un piccolissimo e raro tumore grande quando un chicco di riso (si vede solo se fai l'esame con mezzo di contrasto e un apparecchio ad alta risoluzione, 1,5 tesla o superiore) che nessuno opera chirurgicamente perchè il danno sarebbe certo al nervo acustico mentre tenerselo non da problemi. La crescita è talmente lenta che muori prima di vecchiaia che per il fastidio dato dal neurinoma dell'acustico. C'è stato qualche cane che ha fatto l'intervento rendendo sorda la paziente, cosa che un anziano primario sa bene e non ti farebbe mai.

La RM è un esame totalmente inutile nel tuo caso, dove è evidente che la causa sia ansia, stress, sicuramente anche momenti di depressione.

Non ci pensare....è l'unica soluzione! Prenditi qualche integratore per il microcircolo e adattogeni per il cambio stagionale. Nello specificio: estratti standardizzati di ginko biloba, griffonia e rhodiola rosea al quale io aggiungo della S-adenosil L-metionina (SAMe nel mondo o Samyr in Italia)che è una sostanza presente in ogni cellula vivente del nostro corpo, migliora l'umore e la salute delle articolazioni e del fegato.

Il SAMe è utilizzato nel corpo per produrre sostanze chimiche cerebrali, quali la serotonina e la dopamina, che favoriscono un atteggiamento positivo e il buon umore. Rilassa, e si dorme molto meglio oltre a depurare il fegato e mantenere in salute le articolazioni.

Poi la sera aggiungi un preparato con Melatonina. La dose personale di melatonina la troverai aumentando di sera in sera fino a quando non vedi che hai ottenuto l'effetto desiderato. Le dosi indicate sulle scatole sono una regola generale...poi ognuno deve trovare la sua. Non può essere identica e andare bene per un soggetto femminile di 50 Kg e un soggetto maschile di 100 Kg. Mi pare ovvio :-)
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Post: 61
30/09/2015 15:35

Menhir.F, 29/09/2015 16:10:

@francesco72.72

Ti è andata di lusso, un primario che prende 130 euro (sicuramente a nero) non lo trovi di certo.

E' stato onesto con se stesso e anche con te. Per scrupolo di coscienza e per questioni medico legali ti ha detto fatti una RM con mezzo di contrasto perchè l'unica cosa che può far venire un acufene "reale" è il neurinoma dell'acustico, un piccolissimo e raro tumore grande quando un chicco di riso (si vede solo se fai l'esame con mezzo di contrasto e un apparecchio ad alta risoluzione, 1,5 tesla o superiore) che nessuno opera chirurgicamente perchè il danno sarebbe certo al nervo acustico mentre tenerselo non da problemi. La crescita è talmente lenta che muori prima di vecchiaia che per il fastidio dato dal neurinoma dell'acustico. C'è stato qualche cane che ha fatto l'intervento rendendo sorda la paziente, cosa che un anziano primario sa bene e non ti farebbe mai.

La RM è un esame totalmente inutile nel tuo caso, dove è evidente che la causa sia ansia, stress, sicuramente anche momenti di depressione.

Non ci pensare....è l'unica soluzione! Prenditi qualche integratore per il microcircolo e adattogeni per il cambio stagionale. Nello specificio: estratti standardizzati di ginko biloba, griffonia e rhodiola rosea al quale io aggiungo della S-adenosil L-metionina (SAMe nel mondo o Samyr in Italia)che è una sostanza presente in ogni cellula vivente del nostro corpo, migliora l'umore e la salute delle articolazioni e del fegato.

Il SAMe è utilizzato nel corpo per produrre sostanze chimiche cerebrali, quali la serotonina e la dopamina, che favoriscono un atteggiamento positivo e il buon umore. Rilassa, e si dorme molto meglio oltre a depurare il fegato e mantenere in salute le articolazioni.

Poi la sera aggiungi un preparato con Melatonina. La dose personale di melatonina la troverai aumentando di sera in sera fino a quando non vedi che hai ottenuto l'effetto desiderato. Le dosi indicate sulle scatole sono una regola generale...poi ognuno deve trovare la sua. Non può essere identica e andare bene per un soggetto femminile di 50 Kg e un soggetto maschile di 100 Kg. Mi pare ovvio :-)



Ti ringrazio tanto per le tue considerazioni e i tuoi consigli. Sull'onestà del medico, riflettendoci a mente fredda, posso condividere con te il suggerimento di approfondimento. E' un atto dovuto diciamo così. Mentre, per onestà intellettuale e propriamente medica, se non hai risposte all'acufene, rinuncia e passa avanti. Non sono 130 euro, o 230 o 330 la differenza. La differenza la fà: io ti offro le mie competenze e ti propongo le mie soluzioni a fronte delle quali tu mi paghi. Se non ci capisco una cippa lippa e propongo "filosofia", sarei un grande medico se lasciassi a un altro destino il paziente che si mi si propone. Quei 130 euro rappresentano il contributo che io offro a "competenze", se non ci sono nulla è dovuto.
Ma andiamo oltre altrimenti potrei sembrare stupidamente venale e basta. Ho scelto io di farmi visitare, ho accettato l'eventualità e dall'altra parte mi è stata offerta una scelta. Pazienza...diciamo che ne tiro fuori che almeno l'udito è perfetto.
Sulla RM anche il mio medico di base concorda che è un passaggio praticamente inutile o comunque adesso non ha carattere di urgenza. E quindi caro fratello maggiore se due indizi fanno il reato...ci hai preso [SM=g2305351] .
Desidero però confrontarmi con te su di un tema che mi appassiona di più e che hai sottolineato e suggerito.
Non ci pensare e prenditi qualche integratore.
Il problema di fondo è che assumo, anche se a fasi alterne, già un antidepressivo da diversi anni e da qualche mese anche benzodiazepine. I dosaggi non sono elevati o almeno non mi sembrano tali. Prendo la sertralina 75mg die e 30 gocce di benzodiazepine die suddivise in 20 mattina e 10 sera. La sertralina fino a qualche mese fà era a 50mg die (la assumo continuamente da almeno 5 anni), poi ho aggiunto 25mg su suggerimento del mio medico.
Gli integratori che mi hai suggerito sono compatibili con la terapia che già faccio (che serve a poco o nulla almeno ultimante)?. Il mio medico mi ha suggerito di prendere solo il Ginko, per quanto riguarda il resto ritiene che l'antidepressivo faccia già pe il resto.
Sul non pensarci...beh duretta.
Mentre ti scrivevo mi è venuta in mente una cosa che fà un po' il paio con quanto mi disse uno psicologo tanti anni fà. Una sera di questa estate, mentre eravamo con la mia famiglia in vacanza, mia figlia giocava insieme ad altre bambine nel parco attiguo in villaggio. Noi eravamo vicini a loro e non c'erano altri genitori. Una delle bambine cadde battendo la testa e scoppiando a piangere. Mia moglie, non vedendo nessuna soccorrerla, la prese in braccio cercando di calmarla e consolandola la stava portando dai genitori. Mia figlia, spettatrice della scena, vedendo la mamma prendere la bambina in braccio diede un colpo anche lei con la testa a terra. Pianto a squarciagola e consolazione.
Per farla breve, autoprocurarsi un problema per attirare l'attenzione e per scongiurare il dover percepire un sentimento di gelosia che non era piacevole.
Ti sembrerà un esempio deficiente. Ma nella mia testa è venuto fuori così mentre digitavo e perché fà il paio con quanto mi disse lo psicologo allora: molte volte i sintomi, che nessuno sminuisce, li utilizziamo per allontanare il "dover crescere" e ci aiutano a non affrontare la realtà mettendoci in una condizione di "pseudo-invalidità" per essere soccorsi e lasciare a qualcun altro di portare avanti la nostra vita (uno psicofarmaco?).
E allora mi hai esortato a pensare: devo fare finta di niente per l'acufene o è più comodo in questo momento non fare finta di niente. Devo affrontare stasera il notaio per l'ennesima volta o è meglio chiamare e dirgli che "per problemi di salute non posso". Giocare stasera con mia figlia fino alle 23,00 oppure forse è meglio mettermi a pensare al ronzio, forse esce fuori la soluzione.
Chiaramente parlo a Francesco e di Francesco, non mi permetterei mai di sottovalutare chi sbatte la testa contro il muro per il concerto che ha in testa affibiandogli l'etichetta di scanzafatiche.
Sarei stupido e almeno questo..non lo sono.
Considero solo la semplice frase "non pensarci Francesco". Ho provato a capirmi.
Questo è un forum in cui si affronta un tema serissimo e io sono nel tema serissimo. Probabilmente con questa "pippa mentale" sono uscito parecchio fuori tema, ma mi piaceva condividerla non Menhir e con chiunque è un po' masturbatore come me.
Vi abbraccio
[Modificato da francesco72.72 30/09/2015 15:36]
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