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Ultimo Aggiornamento: 02/04/2022 07:48
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Post: 490
20/11/2015 01:55

Re: Re:
paola=2015, 19/11/2015 12:44:



Ciao,

chiedo a te ma anche a NIMX in merito alla consapevolezza.
Io vorrei fare un corso di mindfulness ma mi chiedo e vi chiedo, visto che siete più avanti di me, ha un senso che lo faccia con il pensiero "provo a vedere se funziona questo sistema"?
ossia, in maniera così, non esaltata dall'idea?
Perchè ho provato a scaricare una app che mi guida nella meditazione che per i lmomento si limita a qualche minuto, tipo 5-8-10 minuti per capirci!
ma non capisco se mi sta servendo a qualcosa ecco ... nei momenti in cui sento i fischioni cerco di concetrarmi sul mio respiro ma la mia tensione non mi abbandona ...non so ...
Quindi domando, l'approccio alla meditazione deve essere già di per sè convincimento oppure posso "imparare" a meditare e a prendere la meditazione come mezzo per ottenere un benefico effetto sull'ansia!?

grazie di esserci sempre, ciao, Paola.




Ciao ragazzi ! :) Vi racconto come procede tanto per farvi capire che, chi più chi meno, siamo tutti sulla stessa barca, o meglio, sullo stesso sentiero e non è semplice per nessuno :D Giorni un po' più pesanti, queste 4 gocce credo che sia come non prendere più nulla, e sembra avviarsi una grandissima sfida, anche le piccole cose sono molto pesanti per adesso, spesso sento la tensione salire che cerca di "impossessarsi" della mente e ammetto che nonostante rieducazione, progressi, meditazione, all'inizio fa sempre un po' paura, perché l'emozione è davvero potente, e prenderne il controllo all'inizio è un'impresa epica. Ora devo solo lavorarci sopra, ma ho le mie armi ;)
Una cosa che ho notato è che nonostante lo stato emotivo barcollante gli acufeni non mi stanno dando fastidio affatto, mentre in passato capitava in questi momenti, e su questo la meditazione mi ha aiutato un sacco.
Detto ciò... Paola ! Francesco ha detto cose molto giuste, probabilmente è riuscito a dargli una connotazione anche ben più profonda e spirituale di quanto non avrei mai fatto io. Io pratico sia la meditazione buddista (bé, sono buddista, anche se non da molto), e la mindfulness, che deriva sempre dal buddismo ma è ormai usata in campo medico e scientifico in quanto è stata sradicata dalla sua cultura/religione/etica e ne è stata mantenuta solo la tecnica. Ti parlo solo di mindfulness perché l'hai chiesto espressamente, e perché l'altra meditazione è potente ma temporanea se sradicata dalla filosofia di base.
Partiamo da cosa NON è la mindfulness, ok, non è rilassamento, quindi il fatto che la fai per 10 minuti e non senti differenza, non significa molto, non di rado può anche farti sentire peggio all'inizio. La mindfulness è assolutamente un allenamento mentale (e per paragone, anche l'allenamento fisico all'inizio non ti fa sentire più energico, ma anzi mentre lo fai è molto stancante), educativo, non razionale e pertanto anche emotivo, c'è ben poco di quel che tu chiami "autoconvincimento" (anche se qui, ho imparato grazie al buddismo, che l'autoconvincimento sincero è fratello della fede, che è gemella della speranza, quindi una forza enorme, peccato che io sono molto razionale e su questo ci lavorerò in futuro, perché anche la speranza e la fede sono attitudini mentali che possono essere coltivate) quindi in realtà praticarla pensando "vediamo se questa cosa funziona" non credo sia corretto, casomai trovo lo sia di più un "vediamo se fa per me".
In quanto il cuore ed il funzionamento della mindfulness si basa sul qui ed ora, in quel luogo in cui il giudizio decade perché non ha alcun valore (il giudizio, l'aspettativa, la non accettazione e per logica anche tutto il dolore derivante dalla razionalità, nasce da un confronto tra due cose e/o due momenti, ad esempio io ora sto male, 10 anni fa stavo diversamente, io sono intelligente, lui è stupido, se avessi più soldi sarei felice, tu sei brutto io so' figo e così via), è fondamentale capire che sedersi e meditare "con lo scopo di..." non è meditazione (in quanto vien meno alle basi della meditazione stessa) ma è appunto autoconvincimento (ad es. io medito perché sono certo che questo mi farà guarire da... perché otterrò ciò che voglio... perché mi farà rilassare...).
La tecnica ha delle profonde ripercussioni sul modo standard di funzionare della maggior parte della gente; razionalità, apice dell'evoluzione umana, capace di risolvere tutto. Ma ormai si sa che non è del tutto vero. Ciò che non è razionale come lo affronti ? E i problemi che crea una razionalità distorta ? Come correggere una mente che non ha controllo su sé stessa ? Come correggere una mente che reprime le emozioni e pertanto non ha idea se ciò che vuole è realmente ciò che sente, o è condizionata da tutte le voci esterne apprese (cultura, società, famiglia) ? Semplice, coltiva padronanza della mente, le voci e le influenze comincerai a vederle come tali, le emozioni saranno la tua parte più profonda, anch'esse non infallibili, ma avrai un'immagine più autentica e stabile di te. Questo allenamento richiede tempo e costanza, ma io assicuro che i risultati ci sono (io c'ho messo circa 2 mesi e qualcosa per vedere i primi fragili cambiamenti).
Le fasi della mindfulness sono principalmente due : 1) scansione del corpo. Perché ? Perché su qualsiasi libro di scienze che andrai a guardare, se già non lo sapessi, le emozioni prima di entrare nella consapevolezza mentale si esprimono ben prima a livello corporeo (ansia, paura, ma anche amore, vergogna, rabbia, gioia). Questa parte dura poco, ma è importante, ti aiuta a conoscerti meglio e a riconoscere in anticipo le emozioni in relazione a ciò che succede fuori (e nel caso di emozioni difficoltose ti da un bel vantaggio sul prepararti a cambiare la reazione automatica) 2) Come diceva francesco, esercizio sul respiro (o su qualcosa di impermanente, automatico, e fine a sé stesso). Verrai puntualmente distratta (dai tuoi pensieri in primis, con allenamento noterai anche quelli automatici, da un rumore, una sensazione, un dolore etc) Questa parte serve ad avere consapevolezza dei pensieri e a centrare la mente e a non identificarsi con la distrazione, capendo che la natura della tua mente è quieta, come uno stagno, e poi ci sono queste "distrazioni" che sono come delle pietre che vengono gettate sullo stagno e creano le increspature. Non identificarsi implica anche non sentirsi coinvolti, o meglio, travolti.
Spero di essere stato chiaro e tecnico abbastanza da essere comprensibile anche a chi è molto razionale. Di funzionare funziona assolutamente, il quanto dipende dalla costanza e dalla volontà di portare la consapevolezza di questi "esercizi" pian piano nella vita di tutti i giorni per scardinare le reazioni automatiche apprese in passato. Beh ci sarebbe molto altro da dire..... ma credo di aver parlato fin troppo.

Spero di esserti d'aiuto Paola ! :)
[Modificato da Nimx 20/11/2015 01:56]
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