Ciao a tutti. Dopo un pò di tempo torno a raccontarvi la mia storia. Se per alcuni versi ho raggiunto dei traguardi, per altri da qualche giorno è una sconfitta. Da diversi anni mai ero riuscito a scalare l'antidepressivo e dagli inizi di novembre ci ho provato. La partenza è stata buona, ma oggi devo ammettere che molto probabilmente "ho fatto troppo il figo
". Ansia e depressione sono arrivati come una valanga incontenibile. Ho lo stomaco a pezzi. Svogliato e angosciato in maniera esagerata. Sono in balia di una tempesta emozionale, come se avessi levato un tappo che tratteneva l'esagerazione.
Non ho contattato nessuno psichiatra per lo scalaggio, ho fatto da me. Ci ho provato. Come scrivevo nei precedenti post vengo fuori da un periodo molto difficile e sento di aver chiesto troppo al mio organismo con tutti questi cambiamenti.
E' un pò la regola dello sportivo saggio: non puoi metterti a correre come un pazzo appena arrivato sul campo. Ci vuole allenamento, riscaldamento, fare passi adeguati per raggiungere livelli che ti consentono di aumentare il ritmo.
Se si esagera senza la giusta progressione arriva il trauma.
Eccolo.
Allora, per evitare che qualcuno si faccia indebite seghe mentali sui farmaci e legga internet in maniera distorta, specifico, il farmaco non è il male assoluto e serve anche parecchio per agevolare una guarigione. Scalare dipende da vari fattori, probabilmente io ho scelto il momento meno favorevole e soprattutto non và considerato nè il paradiso nè l'inferno.
Gli acufeni?? Secondo voi in questi giorni che dicono? Sono un assedio.
Mettiamola in questo modo.
Ricomincio a fare i passi uno alla volta. Mi curo il trauma con la giusta calma e si riparte.
Un abbraccio a tutti.
Francesco