Precisazioni sugli ultimi post pubblicati
Sono il Dott. La Torre, ovvero lo specialista di cui si dicute in queste pagine...
Dopo essermi limitato a leggere quanto veniva scritto, penso sia arrivato il momento di replicare coem già ho dovuto fare in passato.
Ce ne sarebbero tante di cose su cui rispondere ma per il momento mi soffermo sulla posizione di fabregas1978 (ovvero M.B.) e di pinoros1 (ovvero F.R), cancellati e bloccati sul mio profilo facebook per far comprendere l'affidabilità della loro opinione a chi non ha conoscenza diretta della situazione. Ovviamente conosce benissimo entrambe le persone e seguo con tale cura i miei pazienti che l'anonimato o gli alias non servono se poi viene descritta la loro situazione clinica.
Premessa fondamentale per capire il mio atteggiamento è quella che sin dalla prima prescrizione di terapia e nero su bianco ripetuto numerose volte nelle istruzioni che do' per il trattamento e che il paziente legge prima, per la sua caratteristica di malattia psicosomatica l'idrope richiede per la sua cura l'assenza di stress decisionale ovvero si deve avere la certezza di quanto si sta facendo pena il rischio di un ridotto successo a causa dello stress che questo comporta. Ci sono nei fogli che io do' al paziente pagine e pagine dedicate a questo e io insisto molto sull'argomento. Ovvero se non si ha piena fiducia nella terapia con zero paura nei confronti degli effetti collaterali e certezza di quanto affermato dallo specialista non si deve nemmeno iniziare ma richiedere senza costi aggiuntivi un colloquio successivo. Umanamente però è comprensibile che in corso di terapia possano sorgere successivamente dei dubbi anche qualora il paziente al momento dell'accettazione fosse pienamente convinto e infatti la mia assistenza non si esaurisce certo al momento della visita. Ma evidentemente (e sembrerebbero se leggete tra le righe questi due pazienti (e molti altri di sicuro) hanno un carattere così poco forte da rimanere succubi del mio carattere persuasivo e accettano la terapia arrivando (lo scrivono) ad accettare la terapia mentendo sulla loro effettiva convinzione e fiducia. Praticamente la farebbero in quanto plagiati da me. Comprendo che possa essere considerato un reato il plagio di un bambino o di una persona cerebralmente incapace, ma quali colpe si pososno dare a me in tal senso nel loro caso e in quello degli altri pazieni considerato poi che curo solo adulti? Credo non possiate trovare nessun paziente su oltre 20.000 trattati che possa riferire (sinceramente, ma non tutti lo sono) di essere stato spinto verso la terapia... Ne triverete molti di più che si potranno lamentare che non gliela ho voluta prescrivere perchè non mi hanno trasmesso sufficente convinzione. Chi è nel mio profilo facebook può facilmente verificarlo chiedendolo ai miei stessi pazienti che sono lì....
Ma veniamo ai nostri due pazienti (non certo i peggiori ma caso emblematico per comprendere)
Si tratta in entrambi i casi di paziente con idrope certo ma con due differenze sostanziali.
Nel primo caso (fabregas ovvero MB) si tratta di un paziente con idrope certo già al momento della prima valutazione (avendo remissioni spontanee anche senza la mia terapia) che per un anno ha continuato a seguirla senza mai dichiarnado in continuazione (pià a livello pubblkco sulmio profilo facebook e con vari alias i suoi dubbi): Non voleva prendere i neurofarmaci, voleva continuare a fare attività sportiva nei giorni di dieta (tennis in pariticolare), continuava a cercare diagnosi alternative su internet. Insomma quanto di meno convinto ci sia in giro. La terapia gli faceva effetto (molto più di quanto non avvenisse spontanemanete per sua stessa pubblica ammissione, ma le recidive (che di per sè sono possibili in chiunque e previste dalla mia terapia) erano davvero troppo frequenti. Non è stato cacciato dal mio profilo facebook nè gli è stata negata la mia assistenza, ma anzi è stato coccolato e seguito ancor più degli altri fino ad essere da me contattato allo scopo di tornare a parlarne per pianificare la situazione e il da farsi. Ci siamo quindi come lui stesso ammette incontrati nuovamente e per poterlo continuare a seguire ho richiesto (come lui stesso ammette) una definitiva presa di posizione. Ho rispiegato il tutto ma precisando che la terapia non avrebbe mai dato risultati se non seguita con assoluta serenità e fiducia e che questo era elemento fondamentale la cui mancanza poteva spiegare perfettamente le frequenti recidive aggiunta al bisogno di sconfiggere l'acufene con guarigione assoluta e asenza di recidive a vita cosa che io non ho mai promesso ma che lui si ostinatva a cercare. Lui stesso ammette di avermi mentito sapendo di mentire ovvero in mala fede. Che attendibilità ha un paziente così. Quando successivamente ho trovato nuovi post sucessivi (addirittura del giorno seguebnte il nostro nuovo incontro) che mettevano tutto in dubbio ed esaltavano dei pazienti come veri esperti chiedendo delucidazioni su diagnosi alternative all'idrope (il che significa non aver nemmeno capito cosa è l'idrope...), l'ho pubblicamente convocato ad una "confessione pubblica' sul mio profilo facebook) senza fare il nome ovviamente evidenziando i contrasti con le lodi pubbliche che faceva nei miei confronti (lui stesso ammette di avermi mandato pazienti ed è vero). Solo pochi giorni prima mi ricngraziava dicemdo che mai era stato così bene e pochi giorni dopo negava tutto dimenticando che quel che si scrive resta. Solo a quel punto l'ho cancellato da facebook negandogli (per la prima volta in vita mia) ogni futura assistenza, pronto perfino a restituirgli quanto pagato (ma ricordate che per 150 euro l'ho seguito per un anno e più). Ritengo l'uetente fabregas una persona con problemi caratteriali e psicologici notevoli umanamente da accettare in quanto paziente ma certamente non tali da consentire di essere mio paziente se lui di non fondo non ha mai deciso di esserlo davvero. Il motivo della "cacciata" dal mio profilo facebook sono i danni che pazienti come lui possono fare nei confronti di altri pazienti che non conoscendo i fatti possono perdere fiducia. Lui sa perfettamente tutto questo e se le legge bene tra le righe ammette di avere la sua colpa. Che poi è l'unica ad avere determinato il ridotto successo della terapia. Ma non credo sia da imputare a disturbi caratteriali o psicologici la disonestà con la quale sostiene che quindi la mia terapia è molto meno efficace di quanto io ammetto e perfino che ora che non fa alcuna cura sta molto meglio di prima. Cosa non vera e scritta solo perchè combattuto tra la rabbia nei miei confronti e quella nei suoi stessi confronti per essere incapace di fidarsi cosa che chi legge attentamebte i suoi messaggi può comprendere. Poichè scritto da un medico non è certo una offesa non posos far altro che consigliare a M. (fabregas1978) di lasciarsi aiutare da uno psicologo non per gli acufeni ma per risolvere la sua incapacità decisionale (pensate che a livelli patologici maggiori è la base degli attacchi di panico) che poi indirettamente creando picchi di ormone antidiuretico aumenta l'idrope e quindi secondariamente anche gli acufeni.
Scusate la lunghezza ma visto che qui si parla di me per una intera discussione, penso sia interessante che io risponda in modo preciso.
F.R. (pinoros1) ha una situazione diversa. Lui partiva da una situaizone in cui l'acufene era si fluttuante ma mai con totale scomparsa (solo una parte del problema poteva quindi essere imputato a idrope). Senza dilungarmi troppo posos dirvi che al colloquio ultimo risultava che grazie alla terapia lui ora stava decismaente bene sebben le recidive fossero frequenti ma sempre controllabili. Il suo obbiettivo era vedere se si riusciva ad ottenre di più portando l'acufene sppur temporaneamente a zero. Cosa che con l'aggiunta di camera iperbarica abbiamo in effetti ottenuto. la terapia ha rivelato quindi che alla fine si tratta solo di idrope (per qunato più resistente) e non di danni permanenti. A differnza del pazient eprecedente lui non mi ha mai mostrato alcun dubbio. Si conoscono tanto che il primo ha inviato il secondo e il nostro incontro ultimo è avvenuto dopo l'incidente con fabregas (MB) e ne abbiamo parlato a lungo. Lui stesso ha compreso e criticato apertamente l'atteggiamento dell'altro paziente sposando in pieno il mio modo di fare seppur chiedendo clemenza per M.B per solidarietà tra pazienti, come d'altronde molti hanno fatto nel mio profilo. E qui la falsità rasenta lo schifo e mi domando come F.R non riesca a vergognarsi. Per tutto il tempo che era con me come paziente continuava a valutare in giro altre ipotesi e perfino a recarsi da uno (o più, non so ) specialisti (lo ammette perfino in qualche post. Quindi la portata della bugia in questo caso è ancora più grande e ancora più in malafede. Tanto è in malafede che nemmeno ammette il livello di risultato raggiunto grazie ai miei consigli (scmparsa totale seppur transitoria dell'acufene) .Oltretutto in questa stessa discussione ammette di non aver più bisogno di me perchè ormai può fare da solo e a qual punto ho deciso che così sarà.
Questi sono i pazienti sui quali vi volete basare per avere una opinione su di me?
Chiariamo subito che l'incapacità decisionale e di prendere posizione è caratteristica molto frequente nei pazienti con acufeni. Basta leggere le discordanti prese di posizione perfino degli stessi moderatori. Non solo conseguenti alle mia minacce di chiusura ma anche precedenti.
Trovo davvero penosa la considerazione poi che io sarei capace di plagio o che io sia il padrone....o cose simili... Noto peraltro delle evidenti anologie con quanto si dice in giro su Berlusconi....che mi lasciano rabbrividire.... (padrone, plagio ecc) Sembra quasi che i pazienti che sono contenti di me o che la pensano in maniera diversa siano tutti dei poveri deficienti plagiati.
Purtroppo tutto questa libertà di esprimere la propria opinione (purtroppo non consentita dalla legge quando si tratta dei commenti sull'attività di un professionista, nemmeno quando si scrive la verità) è riuscita nell'intento di allontanare da me molti pazienti (ricevo numerosissime cancellazioni di appuntamenti già presi e anche chi viene da me, rimanendo stupito di incontrare una persona ben diversa da quanto si dice in giro, mi riferiisce dei dubbi che gli si sono creati leggendo qui e su vari forum circa la mia persona e le mie qualità professionali.
Il rischio è che alla fine la mia attività ne risenta così tanto da dover essere costretto ad aumentare i costi oer paziente o a ridurre le sedi dove posso visitare, creando un danno anche a quelli (sembra che per ammissione di tutti ce se siano, direi) avrei potuto aiutare. Ma non è solo altruismo, ovviamente. Si stanno creando dei danni, oltre ai pazienti, al mjo lavoro e non posso più restare impassibile a guardare. Inevitabilmente mi vedo costretto arrivati a questo punto a intraprendere una azione legale a difesa del mio nome, della mia professione e dei miei pazienti che vorrebbero crederci. E non perchè io sia contro la libertà di espressione, ma perchè putroppo la maggior parte dell'utenza non ha la capacità di discernere tra ciò che è vero e ciò che è falso..... Sono iscritto in questa discusisione da tempo e ricevo regolarmente i messaggi.... Non c'è nessuno che si sia preso la briga di chiedere il mio intervento o spiegare dei fatti citati o commentare quanto scritto da altri, o chiedere delucidazioni. Non si trova praticamente alcun messaggio a mia difesa (d'altronde basta vedere come è stato trattato chi ha osato farlo).
L'incoerenza e l'attuale maniera di moderare questa discussione in modo arbitrario è d'altronde palese se si pensa che era stata ufficialmente chiusa (basta vedere più sopra scritto in rosso) ma che tutti hanno continuato a scrivere senza che i moderatori battessero ciglio.
La sintesi non è mai stata il mio forte ma proverò a riassumere.
1. Aspetto legale: la libertà di espressione è assicurata dalla legge dall'articolo 23 della costituzione ma questa libertà è per legge limitata a quelle situazioni che non costituiscono reato. I commenti perfino se veri fatti in pubblico sull'attività di un professionista rientrano nel reato di diffamazione. Cito: "La diffamazione, in diritto penale italiano, è il delitto previsto dall'art. 595 del Codice Penale secondo cui:
« Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032.....
Questa discussione, i suoi responsabili e chiunque abbia espressi in prima persona commenti lesivi per mia reputazione è quindi passibile di azione legale.... cosa che purtroppo ora sono costretto a intraprendere (e mi sono già mosso in tal senso) essendo stati i miei avvisi ripetuti ignorati.
Ulteriori reati commessi in questa discussione sono quello di ingiuria e di calunnia. Non credo sia per nessuno difficile consultare un avvocato per verificare quanto scrivo. Suggerisco quindi agli utenti (inclusi gli anonimi che dimenticano che gli IP sono identificabili sempre) di astenersi dall'esprimere commenti su questa discussione o almeno di farlo in modo molto attento a ciò che si scrive.
2. Aspetto morale: se anche solo credete che io possa essere l'unica speranza di cura per un numero ridotto di pazienti (vogliamo dire il 10% per farvi contenti.... me lo concedete almeno un 10% di pazienti soddisfatti?...ovviamente sono la maggior parte.... ma seguite il discorso.... Vi rendete conto che molti di quei pazienti potrebbero essere tenuti lontano da una cura, magari l'unica efficace solo per quanto leggono qui o altrove.... Cosa è più grave se anche voi aveste ragione e io fossi solo uno che racconta successi molto maggiori di quelli che ha?... Che una persona butti altri 150 euro per venire in consulenza da me (e altrove se ne spendono davvero di più direi) e farsi la sua idea di persona su di me... (a meno che io plagiandola non riesca a convicerla a darmene altri 150) o che chi poteva davvero essere aiutato si spaventi e non ricorra a questa possibilità?...
D'altronde se nemmeno gli stessi moderatori hanno avuto il coraggio di rischiare di perdere 150 euro.... (non sono miei pazienti) e continuano a esprimere opinioni su un persona nemmeno mai vista ma a sostenere (leggete bene tutta la discussione) che certamente successi ne ho avuti...non vi sembra tutto molto strano e incoerente?
Questo messaggio sarà interamente pubblicato in copia sul mio profilo facebook inclusi gli header non appena sarà inviato onde evitare modifiche, censure e cancellazioni, che nopn escludo, per dare a tutti la possibilità di leggerlo come io lo ho scritto.
Come al solito mi scuso con chi non c'entra nulla e commette solo l'errore di leggere senza partecipare attivamente (ma casa sperate di trovarci che vi possa davvero aiutare?) e ribadisco al contrario la mia diffida (per questioni legali) e la mia ssoluta condanna (per questioni morali sopra spiegate) a continuare in questa direzione chi invece usa queste pagine per mettermi in cattiva luce. Dimostrandosi peggiore e perfino più dannoso degli stessi medici che vi rispondono che dovete tenervelo o che vi imbrogliano palesemente per denaro, ovvero contro quelli con cui io da solo combatto da anni!
Dott. Andrea La Torre - specialista in Otorinolaringoiatria
PS: Evitiamo ipocrisie sig. moderatore. Una vera terapia anti-idrope la faccio solo io (e non certo altri che sfruttando la scia della pubblicità che io ho fatto all'idrope come possibile causa vi abbindolano in tal senso). E di chi altro dovrebbero parlare gli utenti in a discusisone che oggi si intitola "la terapia anti-idrope" e che prima in modo meno celato si intitolava "la terapia del Dott. La Torre".