Innanzi tutto,
grazie a quanti fin'ora intervenuti
davide_HH, 08/10/2015 20:21:
L'esame misura alcune frequenze standard soprattutto per valutare la tua capacità di comprensione orale. Di norma la frequenza più alta testata è 8000Hz, mi stupisce che il tuo sia arrivato a 16kHz.
In ogni caso si tratta appunto di "campionamenti", ma a volte ci sono delle sordità nascoste tra una soglia e l'altra.
Dopo aver parlato con diversi amici e conoscenti (medici e ingegneri biomedici), mi sento di dire che avere delle “sordità” sensibili (oltre i -30 ; -35 dB) tra le frequenze normalmente campionate (ma mantenendo un udito perfetto sul queste ultime, ovvero tra -5 e -15 dB) è una situazione molto molto poco probabile.
Inoltre, dopo essermi informato un po', ad oggi ritengo che il calo di udito NON E' correlato con l'acufene:
- vi sono persone con udito più che perfetto (vedi me) e problemi di acufene (nel mio caso, purtroppo, addirittura polifonico, nel senso che ho sia un fruscio molto acuto a c.ca 14 kHz che un rombo a c.ca 125 Hz... immaginatevi la gioia la sera nel letto...)
- conosco diverse persone con problemi uditivi (quali, ad esempio, sordità più o meno rilevanti, perenni, dovute a traumi acustici, ototiti etc.) che però non soffrono assolutamente di acufene.
Nel mio caso, l'esame (effettuato in sede di visita privata) è stato esteso fino ai 16 kHz ma normalmente ciò non avviene perchè, spesso, negli ospedali mancano le attrezzature per fare i test fino a quelle frequenze (servono generatori sonori e cuffie adeguate per testare la capacità di udire quelle frequenze).
davide_HH, 08/10/2015 20:21:
Prova a cercare su youtube un hearing test che scansioni in modo continuo la soglia uditiva da 20Hz a 20kHz. Fallo con una cuffia in un ambiente silenzioso, se ad un certo punto senti che l'audio si sposta da una parte o dall'altra hai trovato il tuo problema.
Questo è il tipo di atteggiamento dal quale sto cercando di “allontanarmi”, così come, ad esempio, sto smettendo (ogni giorno un po' di più, ma devo davvero autocontrollarmi) di tapparmi le orecchie ogni qual volta sento un suono strano (o, comunque, assimilabile ad uno dei miei acufeni) per verificare che questo venga da fuori o che sia dovuto proprio all'acufene.
Ciò semplicemente perchè, dopo due mesi e mezzo di fruscio e un mese e mezzo di rombo, ho capito che:
- se peggiora o si modifica, tanto non ci si può fare niente
- se migliora in modo sempre più stabile, tanto ce ne si accorge ogni volta ci si ritrovi nel silenzio (casa senza radio/TV, sera a letto, cantina, quando si sale in macchina di notte etc.)
Inoltre ho smesso definitivamente di chiedere consulti on-line, leggere di acufene su siti medici, parlare in generale di acufene e sto anche cercando di intervenire qui sul forum il meno possibile (nonostante ritenga questo forum un punto di incontro valido per chi soffre di questo problema): ciò semplicemente perchè, dopo oltre due mesi da acufenizzato, penso di aver capito che più la testa rimane concentrata (in una qualunque maniera) sul disturbo e più questo risulta presente, viene percepito come più fastidioso e, anche qualora ci siano possibilità di scomparsa, ciò viene ostacolato (se non qualora del tutto impedito) dal continuo atteggiamento attentivo che vi riponiamo, non facendo altro che parlare di acufene, leggere di acufene, vedere se abbiamo l'acufene (o se è sparito) ed impedendo così al cervello di “disfarsene” o anche solo di ridurre l'attenzione da prestarvi.
Ad ogni modo, voglio anche scrivere alcune considerazioni positive in modo da rafforzare un po' il morale di chi soffre di questo disturbo (o, se non altro, di alcune categorie): questo perchè, purtroppo, anche qui sul forum ho percepito troppo spesso, leggendo i vari posts, un diffuso sentimento di “rassegnazione passiva”, di “ineluttabilità”, di “d'ora in avanti sarà sempre uno schifo e sempre peggio, senza possibilità alcuna di miglioramento”, tutti atteggiamenti che trovo DELETERI per chi soffre di acufene (e, a mio avviso, più invalidanti nella vita di tutti i giorni dell'acufene stesso).
- in caso di acufene da trauma acustico (ma senza danni uditivi evidenziati nell'esame audiometrico), è piuttosto probabile che l'acufene stesso sparisca (e, in questi casi può richiedere molti mesi, anche un anno) [dettomi da persone che conosco e che l'hanno avuto]
Es:
www.medicitalia.it/consulti/archivio/227742-acufene_trauma_acustico_o_ipocondria...
- in caso di acufene senza ipotizzata causa apparente, è ancora più probabile che l'acufene stesso, così come è arrivato, sparisca (e, in questi casi può richiedere molti mesi, anche un anno) [dettomi da persone che conosco e che l'hanno avuto]
Es:
due mie zie e un paio di amici
- per gli altri casi, non avendone avuto esperienza, non mi pronuncio.
Concludendo, suggerisco a tutti coloro che soffrono di acufene:
- NON rimanete MAI nel silenzio assoluto
- NON tappatevi in continuazione le orecchie per verificare lo “stato” del vostro acufene (se vi passa, ve ne accorgerete alla prima occasione di silenzio, non temete)
- utilizzate, quando c'è silenzio totale, un suono neutro a volume molto basso nell'ambiente e non in cuffia/auricolari! (es: pink-noise)
- se, come me, avete difficoltà a prendere sonno, la sera utilizzate (sempre nell'ambiente e mai in cuffia/auricolari) un suono neutro a volume molto basso (es: pink-noise) con magari aggiunti suoni rilassanti notturni (io lo uso nello stereo e la cosa, tra l'altro, non disturba affatto la mia compagna che dorme co me).
Ne trovate moltissimi in rete e anche qui sul forum.
- se, come me, siete musicisti, NON interrompete assolutamente la vostra attività/hobby: tenere la mente impegnata in un'attività piacevole/interessante è un'arma estremamente potente nella lotta all'acufene.
Per cui, se sapete suonare e/o avete una band, continuate e andate alle prove e/o ai concerti.
Per quello che riguarda l'eventuale esposizione a volumi forti/elevati, semplicemente, dotatevi delle protezioni che ritene più opportune per il vostro caso o di volta in volta per le varie situazioni (tappi in spugna, tappi per musicisti, cuffie isolanti, InEar monitor etc.) e, dopodichè, suonate con coscienza ma tranquilli e ereni, senza agitazione/ansia
Voglio dire: non è che perchè comunque indossate le protezioni allora possiate stare per 2 ore davanti alle casse del concerto dei Manowar (che hanno livelli di intensità sonora registrati pari a 138 dB...): usate il buon senso, con la consapevolezza che il 90% delle situazioni musicali in cui vi troverete, anche le più “strong” tipo concerti metal (non dei Manowar
), possono venire serenamente vissute con le protezioni di cui sopra (le quali, se correttamente indossate, sono molto efficaci).
Inoltre voglio chiarire a tal proposito un punto del quale sono fortemente convinto:
- il fatto che si soffra di acufenen non significa affatto che i suoni “facciano più male” rispetto a chi non ne soffre (se in assenza di danni uditivi permanenti, ovviamente): solo, si “parte” da una situazione in cui il disturbo è già presente e quindi bisogna evitare di peggiorarlo, ma allo stesso modo di chi non ne soffre e deve evitare di farselo venire (a tal proposito, ho scoperto di conoscere molti musicisti con acufene, che suonano senza protezioni ma che non hanno avvertito la minima variazione del disturbo stesso nonostante tutto, indipendentemente dal fatto che ciò possa essere ritenuto un bene o un male).
Scusate la prolissità.
[Modificato da A.Da Torino 13/10/2015 15:23]