Vorrei aggiungere un elemento, forse periferico, che non andrebbe comunque ignorato, che risponde al nome di
PSICOACUSTICA
In molte applicazioni dell'acustica e dell'elaborazione del segnale sonoro diventa strettamente necessario conoscere come il suono viene percepito da un essere umano, infatti, e' importante sottolineare, che ciò che "si sente" non è solamente una conseguenza di carattere fisiologico legata alla conformazione del nostro orecchio, ma comporta anche implicazioni psicologiche.
Mentre i meccanismi per i quali le vibrazioni acustiche dell'ambiente aereo esterno vengono tradotte in impulsi nervosi sono discretamente conosciuti, così come quelli della conduzione di questi dai recettori periferici al cervello, non altrettanto si può dire dei meccanismi che trasformano gli impulsi in sensazioni coscienti.
Nella valutazione, ad esempio, di un Acufene, ogni persona ha una soggettiva sensazione quindi.
Dalla mia esperienza di tecnico del suono, fonico di studi di ripresa musicale ho diversi riscontri, ad esempio, su come un approccio mentale condizioni e "modifichi" il suono percepito.
Voglio concludere con un esempio reale.
In molti anni di lavoro come fonico mi e' capitato molto spesso di trovarmi in situazioni dove il musicista in studio non era soddisfatto del suono che percepiva in cuffia. (e spesso si trattava del suono molto familiare della propria voce).
Alla richiesta di intervento del fonico bastava avvicinare la mano al banco mixer senza toccare nulla che il suono della voce percepita in cuffia dal musicista, diventava magicamente perfetto.
Questo e' un esempio di Psicoacustica
[Modificato da zaw 21/06/2010 15:21]