Stefania Belmondo ultimo tedoforo
Alle ore 22.34, Stefania Belmondo ha dato ufficialmente il via ai Giochi di Torino accendendo il braciere all'interno dello Stadio Olimpico. E' stato il momento clou di una cerimonia d'apertura molto suggestiva, durante la quale, come tradizione, hanno sfilato tutte le delegazioni dei paesi partecipanti. Una rumorosa ovazione ha accolto la squadra italiana, mentre Giorgio Rocca ha letto il giuramento degli atleti.
Una splendida cerimonia, fra mille luci e straordinari colori, con delle scenografie mozzafiato, ha aperto ufficialmente a Torino i XX Giochi Olimpici. In uno stadio Olimpico gremito, gli atleti hanno sfilato fra le ovazioni del pubblico, sulle note di suggestive colonne sonore e di esibizioni dal vivo che hanno visto impegnati, fra gli altri, Andrea Bocelli, Luciano Pavarotti, Claudio Baglioni e Peter Gabriel. E con un emozionantissimo inno di Mameli cantato da una bambina avvolta in una tuta tricolore.
Bellezza e grazia sono state personificate da Sophia Lore, Carla Bruni, Eva Herzigova, mentre forza e virilità sono toccate a Yuri Chechi che ha battuto un enorme martello su una gigantesca incudine, mentre il corpo di ballo si esibiva in straordinarie evoluzioni e scenografie. Fino alla sorpresa di una rossa Ferrari che, guidata da Luca Badoer, si è esibita disegnando cerchi concentrici sul ghiaccio.
Poi la sfilata degli atleti di tutte le nazioni, con un'ovazione olimpica per la squadra italiana, la cui delegazione era guidata dall'alfiere Carolina Kostner, con tutti gli azzurri che, davanti al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, sventolavano un fazzoletto tricolore con uno scudetto dipinto sulle guance. E la festa si apre ufficialmente, col presidente che dichiara l'inizio dei Giochi: "Dichiaro aperti i XX Giochi Olimpici invernali".
Poi il giuramento, con un emozionato Giorgio Rocca, mano sulla bandiera olimpica: "Parteciperemo a questi giochi rispettando le regole impegnandoci per uno sport senza doping per la gloria dello sport". Alla fine, forse il momento più atteso, per lungo tempo avvolto nel mistero, con gli ultimi tedofori a portare nell'arena la fiamma per l'accensione del braciere. Inizia Alberto Tomba, che la consegna al quartetto olimpico del fondo e così di mano in mano la fiaccola passa a Piero Gros e a Deborah Compagnoni che, con corsa spedita, la consegna infine nelle mani dello "scricciolo" Stefania Belmondo, ultima tedofora di Torino 2006 che, visibilmente emozionata, accende il braciere. La cerimonia, suggestiva ed emozionante, si conclude per lasciare spazio alle gare.