Mi fa impazzire una cosa, che ultimamente sento e leggo sempre più spesso; il teorema secondo cui atleti di 18 - 19 - 20 o addirittura 21 anni non siano in grado di giocare ad "alto" livello.
Sta passando una forma mentale per cui è normale che uno continui a giocare a 40 e più anni perchè "più esperto".
Negli anni "d'oro" l'età media era molto, ma molto più bassa, la gran parte dei miei compagni di squadra non arrivava a 25 anni e la percentuale di 18/19/20 enni era molto alta.
Mi sembra che il motto imperante sia: "dopo di noi il nulla!"
Credo che per il bene del movimento sia meglio che tutta questa esperienza sia utilizzata allenando, gestendo le squadre e facendo tutta quella serie di attività necessarie alla corretta conduzione di una squadra di FA piuttosto che in campo.
Marco Petri
[Modificato da Viva la defonta 23/11/2005 14.30]
L'Austria era un paese ordinato