00 15/06/2020 15:12
Ciao a tutti!
Vorrei ringraziarvi per aver condiviso le vostre esperienze, è importante sentire le storie di tutti per poterne trarre insegnamento e magari aiuto!
La terapia con la psicologa, una quantità molto moderata di lorazepam (5 o 6 gocce prima di andare a dormire) ed una serie di attività mentali e fisiche, hanno portato il mio modo di vedere questo disturbo diversamente. Lo gnatologo ha confermato un grave disallineamento mandibolare, dovrò fare molti lavori in bocca per poter sistemare questa cosa. Ha detto che molto probabilmente i miei acufeni hanno una correlazione con questo problema. Non vivo nell'illusione di poter guarire, ma nutro comunque delle (seppur piccole) speranze di poter almeno migliorare la mia patologia. Non passo più le giornate a piangere, tanto meno a far pensieri suicidi. Ed è già un grande miglioramento, secondo me. Ho constatato che il trekking, come il tenermi impegnato con i miei hobby (fotografia, retrogaming, giardinaggio), fanno passare in secondo piano gli acufeni. Ci son giorni in cui sono davvero molto forti, altri in cui sono più sopportabili. Però devo ammettere che il lorazepam a dosi sub-terapeutiche (perché diciamocelo, 5 o 6 gocce è una dose talmente bassa che dubito possa produrre effetti negativi sul mio acufene), mi permette di dormire da mezzanotte alle 7/8 del mattino senza mai svegliarmi durante la notte. Questo ha migliorato la mia qualità di vita. Dovete, anzi DOBBIAMO essere forti, cercare di comprendere se c'è un'origine anche psicosomatica dei nostri acufeni. Con la psicologa, sto risolvendo tanti problemi del mio passato con i quali non ho mai voluto confrontarmi, e ho notato che un po' le cose stanno cambiando. Scusate se vi ho risposto così in ritardo, cercherò di essere un po più presente! Un abbraccio a tutti voi compagni di sventura!