EDAVE [atrio] Un sospiro dopo che Grant le ha detto che Almarth è arrivato al sanitarium ferito, un sospiro dopo aver letto la missiva di Valstaf, un sospiro e un lungo respiro che sono necessari per mettere ordine nella sua mente. Da un lato sa che quelle potrebbero essere le ultime ore di Almart, dall'altra sa che ci sarebbero altre vie per risolvere la questione. Ha nella tasca il Circe, tutto avverrà come d
ALMARTH [Sala degenze] Dannato Valstaf….non vi saresta mai sopportati l’un laltro eppure ci avresti provato in passato ad essergli amico ma tutto sarebbe stato inutile, una persona con quel caratteraccio non l’avresti mai incontrata in vita tua e comunque sia quale sarebbe ora il risultato? Di nuovo al Sanitarium e non nella tua stanza, o meglio quella di Dodaiux, con lei, in pace, in tranquillità…..no, in uno dei le
EDAVE [sala degenze] La porta si apre, la prima cosa visibile a Almarth è il carrellino, la seconda il viso di Edave. Scura in volto, adirata.Gli occhi verdi si fisserebbero in quelli di lui per una frazione di secondo. In silenzio prima di scendere ad osservare il sangue che bagna le coperte [almarth] un saluto privo di intonazione, freddo e ben percepibile come tale richiudendo la porta - non a chiave ergo perfettam
ALMARTH [Sala degenze] No, non sarebbe Dodaiux ma Edave come avresti potuto immaginare, ma non ti dispiacerebbe perché contrariamente a Valstaf, lei anche con il suo caratteraccio sarebbe tua amica….”Edave, mi dispiace derti tanto disturbo ultimamente” le diresti mente ella sarebbe già al lavoro….via i calzoni e su con una pezza intrisa di chissà che robaccia maleodorante che ti direbbe di premere con forza sulla ferit
EDAVE [sala degenze] Rimarrebbe in piedi innanzi a lui, le mani sui fianchi a sporcare del sangue del governatore il suo abito [tu non hai problemi con il caos almarth] e lo direbbe rimanendo ferma, il medicamento deve fermare il grosso del sangue prima che lei possa agire [tu hai problemi con una unica persona, non è il governo ad avere problemi con il caos ma tu] e gli punterebbe il dito indice della mano destra ad
ALMARTH [Sala degenze] [TRADENDO VOI?] diresti sbigottito davanti a quell’affermazione dura e tagliente più della lama di Valstaf che ti avrebbe lacerato la gamba……[I soldi del Governo cara Edave……nessun cittadino ha mai pagato le tasse, quei soldi sono solo frutto di donazioni, tra le quali anche le mie] Diresti scuotendo il capo per poi proseguire…[Non volevo questo cazzo di incarico, mi è piombato tra capo e piedi m
EDAVE [sala degenze] Ride, ride della sue parole avvicinandosi a lui, con delicatezza. molto di più di quella che si meriterebbe, toglierrebbe la pezza intrisa di sangue gettandola a terra, una seggiola per sedersi al suo fianco destro, il carrello avvicinato con la mano più vicina. Le mani orsa laverebbero la ferita, una pezzuola intrisa di acqua e limone immersa nell'acqua. Ripulisce con movimento circolare l'area (
ALMARTH [Sala degenze] Ripenseresti a quel giorno, il primo giorno a Barrington, era una mattina tiepida….un pallido sole si affacciava tra le nubi bianche e nonostante tutto, le strade dissestate, il fetore dei vicoli, eri contento di essere li….ricorderesti il giorno in cui Variniel ti affidò l’incarico di sovrintendente alla pubblica edilizia….che gioia quella e poi Goffredo, Holgar, lo stesso Gildor…..Dodaiux, la
ALMARTH [Sala degenze] >>[ di me tanto vale che io affronti quella donna o che muoia per mano sua e a quel punto che Barrington sprofondi nelle tenebre del Caos, ormai non mi importa più nulla] ora torneresti a guardar fuori dalla finestra per alcuni interminabili secondi poi…..[Quando hai finito, per favore, portami nella stanza di Dodaiux dove ho trascorso i miei giorni più belli poi se Nianna vorrà uccidermi sarò li
EDAVE [sala degenze] Dopo aver riposto la pezza e ascoltato il vaniloquio di Almarth scuotendo il capo si risiederebbe, ago nella mano destra e filo di seta nella sinistra, infilerebbe il filo nella cruna con attenzione e poi farebbe un nodo. La mano destra stringe fra indice e pollice l'ago, la sinistra si poserebbe, calda, sulla ferita di Almarth. La tasterebbe osservandola per essere certa che non vi siano fratture
ALMARTH [Sala degenze] L’ago ti entrerebbe nelle carni, il cerusico sarebbe all’opera….entrambe la mani andrebbero a stringere le lenzuola mentre la mascella verrebbe serrata….non è la tua prima cicatrice ma probabilmente sarà l’ultima e in fondo non farebbe cosi male o almeno non tanto male come le parole di Edave verso la quale ora dirigeresti il tuo sguardo senza emettere un gemito…..tenteresti solo di respirare len
ALMARTH [Sala degenze] >>o della tua natura, perché ti ritengo mia amica, perché ti voglio bene…….tu potrai anche sputarci sopra ma è cosi che stanno le cose….ora finisci in fretta!]
EDAVE [sala degenze] Poserebbe l'ago ancora il filo che penzola nelle carni, lo lascerebbe parlare sino in fondo, lo osserverebbe alzarsi e mettersi seduto sul materasso. Lentamente si metterebbe in piedi, il braccio destro sarebbe flesso al gomito di circa 90°, l'avambraccio parallelo al suolo, la spalla destra ruoterebbe prima da indietro a avanti, il busto chinato appena verso di lui, le ginocchia flesse, il piede
EDAVE [sala degenze] /errata corrige: palla destra ruoterebbe prima da indietro a avanti = da avanti indietro
ALMARTH [Sala degenze] Prenderesti quella sberla da Edave accusando il colpo ancor più dell’ago nella carne per poi rispondere semplicemente [Se vuoi darmi una possibilità lasciami andare e non consegnarmi.....sei forse obbligata a farlo?]
EDAVE [sala degenze] Si risiederebbe, le mani prendono le forbici che userebbe per chiudere l'ultimo punto e per tagliare poi il filo. Rimarrebbe in silenzio non ha nemmeno voglia di rispondergli, vorrebbe picchiarlo a sangue per la sua stupidità [Stupido e inutile orgoglio maschile, siete degli imbecilli] si alzerebbe di scatto muovendosi al carrellino e prendendo del cicatrizzante di achillea e millefoglie, si chine
ALMARTH [Sala degenze] Torneresti a distenderti sul letto, saresti ormai quasi esausto ma ancora lucido per poter ragionare con lei ricordandoti che in un certo qual modo il parlare per te non sarebbe mai stato un problema…..”Nessuno verrà qui se io non lo voglio Edave, basterebbe una mia parola per far calmare le acque…..se l’isola con la quale, non per mio volere ma del mio predecessore, siamo alleati, venisse a sape
EDAVE [sala degenze] Gli passerebbe un bicchiere colmo di acqua e un intruglio biancastro di corteccia di betulla e salice da masticare per prevenire la febbre [non avrei nemmeno dovuto curarti, sarebbe stato ben più pietoso che ti avessi lasciato a morire dissanguato] lo osserva, non prova pena alcuna per lui, chi è causa del suo mal pianga sè stesso. Il suo esercizio dialettico ha ben poca presa su di lei, la sua me
ALMARTH [Sala degenze] [Io posso fermare tutto ma ora sono stanco] diresti chiudendo gli occhi, avresti solo voglia di avere accanto la tua Dodaiux e invece morirai da solo …. se solo lei fosse qui ora….[Sono davvero stanco Edave, lasciami dormire ora poi uccidimi tu, fammi uccidere da lei, non mi interessa nulla, ormai non ho più niente se non i miei ricordi…..quelli non me li porterà mai via nessuno, tantomeno il tuo
EDAVE [sala degenze] Melodramma del profondo Sud, manca solo una nonna che piange sul cadavere e il quadretto sarà completo [così sia, non ti porterò via le tua armi, sono li sul comodino, ti serviranno, sappi che almarth scriverà a tutti di essersene andato per trovare una nuova vita, io troverò delle prefiche che piangeranno per te. Non temere ti darò degna sepoltura, sarò custode di Dodaiux e ricorderò sempre il tu
[GDR END]
Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari
L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.