Il SECONDO COMANDAMENTO NON PROIBISCE LE ICONE?
Caro Agabo
sono intervenuto qualche giorno fa su un sito dei tdG per discutere dello stesso problema, riportando alcune interessanti riflessioni di un diacono ortodosso canadese (John Whiteford) che così argomenta:
Quanto poi all’utilizzo cultuale di sante icone, se è vero che Jahvé comandò a Mosé di non adorare immagini, idoli e sculture (Esodo 20,4-5) è anche vero che Dio ordinò allo stesso Mosé di realizzare due cherubini d’oro da collocare sopra l’arca dell’alleanza (Esodo 25, 18-20) ed accettò senza sdegno (1 Re 8,10) che nel tempio di Salomone fossero presenti sculture di leoni, buoi, cherubini, palme e ghirlande (1 Re 7, 25-36).
Il problema relativo al secondo comandamento dipende da com’è tradotta la parola che indica le immagini. Se essa significa mere raffigurazioni, allora le immagini nel Tempio sarebbero violazioni di questo comandamento.
La nostra guida migliore al significato della parola ebraica, tuttavia, è ciò che essa significava per gli ebrei: quando gli ebrei tradussero la Bibbia in greco, tradussero questo termine semplicemente come “eidoloi” , ovvero “idoli.” Per di più, le parole ebraiche "thmune" e "peshel"
non sono mai usate in riferimento a qualsivoglia immagine nel Tempio.
Perciò è chiaro che qui ci si riferisce a
immagini pagane piuttosto che alle immagini in generale.
Guardiamo più attentamente il passo scritturale in questione: “Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prosternerai davanti a loro e non li servirai.” (Esodo 20,4-5).
Ora, se prendiamo questo passo come riferimento a immagini di ogni genere, allora chiaramente i cherubini nel tempio violano questo comandamento. Se ci limitiamo ad applicarlo solo agli idoli, non esiste alcuna contraddizione.
Inoltre, se il termine si applica a tutte le immagini - allora anche la foto sulla carta d’identità viola il comandamento, ed è un idolo. Così, o tutti i protestanti con la carta d’identità sono idolatri, oppure le icone non sono idoli. Lasciando da parte, per il momento, le sfumature del termine “immagini”, limitiamoci a osservare che cosa ne dice il testo.
Poniamo "Peshel" o "Thmune" = X
Non farai x, non ti prosternerai a x, non adorerai x.
Se
x = immagini, allora il Tempio stesso viola il comandamento.
Se
x = idoli pagani e non tutte le immagini, allora questo verso non contraddice le icone nel Tempio, né le sante icone cattoliche ed ortodosse.
Insomma possiamo tradurre i 10 comandamenti nell'ordine che vogliamo
Il divieto di idoli pagani rimane, come pure la possibilità di sante icone e di immagini artistiche e didattiche.....