mr.si
00giovedì 12 aprile 2007 19:45
Grandine
grandine nel nostro letto, brace sulle lenzuola
bagliore che scompiglia la camera in detriti
d’ombra. Sale la luna, i boschi vaporizzano
le noie attaccate come spille sul pantalone.
Farfalle m’assalgono con ali di chioccia
- questo massiccio muco sembra l’alba
una striscia lenta oltre l’orizzonte
il singhiozzo concavo nella trachea.
Eccomi sul tuo vestito come una povera
cosa, schiacciata e sanguinante – un frutto
ammaccato dove si squaglia la mia carcassa.
Possano le ossa restare intatte nel loro fodero
moscio, non ho sacchi per contenere i pezzetti
né siepi a rilegare il tutto.
merlino celtic
00venerdì 13 aprile 2007 00:50
Mi ricorda certi films di Dario Argento...Ma , in fondo, è poesìa anche questa.
Gio
GocciaDiParadiso
00sabato 14 aprile 2007 11:56
CARO STEFANO
poeticamente ben costruita... ma
non facile da commentare.