Vivere

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Achille Lorenzi
00sabato 20 ottobre 2007 08:26
Vivere
non è il vuoto tran tran
della vita di ogni giorno.
Vivere
è creare qualcosa;
è sognare qualcosa
di bello, di grande;
è credere e sperare
in un mondo migliore.
Vivere
è rinascere ogni giorno;
credere ogni giorno;
essere più buoni
ogni giorno;
sorridere ad ogni istante.
Vivere è spendere la vita
per una causa nobile,
aperti alla realtà,
messaggeri del bene
e della pace.
Vivere
è non riposare mai
finché nel mondo
c’è guerra, odio, fame.
Vivere è lottare
per un ideale
e mai dichiararsi sconfitti.
Vivere
è essere cittadini
del mondo.

Georgette Limbbobo - Mozambico
)Aurora(
00domenica 21 ottobre 2007 11:01

Semplice e profonda allo stesso tempo questa poesia,che ci ricorda che nonostante tutte le amarezze della vita, non siamo qui per caso
[SM=g27822]


[SM=x570892]
carlomagno1955
00lunedì 22 ottobre 2007 21:00
Ho licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell'anima e nel cuore.

Le parole che dico
non han più forma né accento
si trasformano i suoni
in un sordo lamento.

Mentre fra gli altri nudi
io striscio verso un fuoco
che illumina i fantasmi
di questo osceno giuoco.

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Chi mi riparlerà
di domani luminosi
dove i muti canteranno
e taceranno i noiosi

quando riascolterò
il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi
che la sera raccoglie.

Io che non vedo più
che folletti di vetro
che mi spiano davanti
che mi ridono dietro.

Come potrò dire la mia madre che ho paura?

Perché non hanno fatto
delle grandi pattumiere
per i giorni già usati
per queste ed altre sere.

E chi, chi sarà mai
il buttafuori del sole
chi lo spinge ogni giorno
sulla scena alle prime ore.

E soprattutto chi
e perché mi ha messo al mondo
dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo?

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Quando scadrà l'affitto
di questo corpo idiota
allora avrò il mio premio
come una buona nota.

Mi citeran di monito
a chi crede sia bello
giocherellare a palla
con il proprio cervello.

Cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell'infinito.

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Tu che m'ascolti insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello
della mia vigliaccheria.


Testi di Fabrizio De Andrè

cashmire_ffz
00martedì 23 ottobre 2007 10:01
Carissimo Carlomagno....


...se io fossi tua madre, tra le mie braccia ti cullerei,

...e da tutte le persone cattive ti proteggerei,

...se io fossi tua figlia, solo di te mi fiderei,

...ma se fossi io tua moglie..un figlio da te, uguale a te, ti chiederei!




carlomagno1955
00martedì 23 ottobre 2007 15:53
se io fossi tua madre, tra le mie braccia ti cullerei,

...e da tutte le persone cattive ti proteggerei,

...se io fossi tua figlia, solo di te mi fiderei,

...ma se fossi io tua moglie..un figlio da te, uguale a te, ti chiederei!


Dolcissima!
Grazie.
Gianni
Achille Lorenzi
00martedì 23 ottobre 2007 20:44
carlomagno1955, 22/10/2007 21.00:

Ho licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell'anima e nel cuore.

...
Testi di Fabrizio De Andrè


Cercavo il video di questa canzone di De Andrè ma non sono riuscito a trovarlo. In compenso ho trovato il sonoro di un'altra splendida canzone di questo cantautore, indimenticato ed indimenticabile:



Achille
carlomagno1955
00martedì 23 ottobre 2007 21:38
Grazie, Achille!
Non dimentico mai la tua amicizia.
Gianni.
Achille Lorenzi
00martedì 7 ottobre 2008 20:10
carlomagno1955
00martedì 7 ottobre 2008 20:39
mauro.68
00martedì 7 ottobre 2008 21:17
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