Il numero dei reperti danneggiati in seguito alle effrazioni e ai vandalismi perpetrati in Egitto nei giorni della "Rivoluzione", oscilla giorno dopo giorno, al punto che tuttora nessuno è in grado di riferire con certezza quale esso sia.
Non sappiamo quanti oggetti sono stati danneggiati al Museo, né quanti siti archeologici sono stati effettivamente danneggiati. Non è definitivamente chiaro nemmeno quanti sono i reperti rubati e, quindi, quanti quelli ancora mancanti, dopo il ritrovamento di un'ushabti di Yuya, dello scarabeo del cuore di Tuya, di alcuni frammenti della statua comprendente Tut e Menkaret e, in ultimo, della statua offerente di Akhenaton.
Durante le quotidiane ricerche fatte nel web mi imbatto, inevitabilmente, in testi o foto inerenti a questo argomento. Oggi, ad esempio, mentre cercavo immagini relative alla "misteriosa" statua offerente di Nefertiti (di cui nessuno sembra saper nulla...), anch'essa sottratta, ne ho trovate alcune che vorrei condividere con voi.
La più interessante è quella che apre la seria, la quale mostra Hawass in posa di fronte a un tavolo ricoperto di oggetti, nel Laboratorio di restauro del Museo del Cairo. Tra i reperti mostrati se ne riconoscono alcuni di quelli le cui vetrine sono state danneggiate, durante l'effrazione. Un dettaglio che lascerebbe dedurre che anche i restanti oggetti mostrati siano tra quelli danneggiati e bisognosi di restauro:
Alle sue spalle si intravede un sarcofago ligneo antropomorfo, debitamente protetto. Naturalmente non ci è possibile sostenere che si tratti, anche in questo caso, di un reperto danneggiato durante gli ultimi eventi. Potrebbe trovarsi nel laboratorio per i trattamenti conservativi di routine o magari è la bara che si trovava nella Galleria del Nuovo Regno da cui sono stati staccati alcuni frammenti, poi rinvenuti nel perimetro circostante il Museo. Lo stesso vale per la scultura che compare sullo sfondo, alla sinistra della foto, che sembrerebbe riprodurre Sekhmet, di cui però non si è affatto parlato, quindi confido di poter escludere che abbia subito danni, in seguito ai vandalismi.