Forse è un po’ presto per aprire un thread di questo tipo
, ma il mese di dicembre mi ha portato il pensiero -un po’ banale ma inevitabile - di fare un bilancio dell’anno che va a chiudersi.
Per cominciare vorrei ringraziare tutto il forum per queste belle opportunità di dialogo, con una particolare menzione alla fondatrice
Ratzigirl, senza la quale non sarei arrivata qui a condividere l’affetto per il nostro Papa,
Gloria-Paparatzifan, che tanto carinamente mi ha preparato la foto da inserire come avatar supplendo alle mie enormi lacune in materia di computer,
Rosa22253, sempre precisa e moderata, con la quale discuto benissimo,
kika82, i cui "esami di catechismo" mi hanno spinto più di una volta ad approfondire vari argomenti e,
last but not least,
Regin, la biblista del forum, che bombardo impietosamente di domande, anche perché le sue risposte sono così sintetiche e “dense” che mi lasciano sempre qualche punto interrogativo ...
Ma naturalmente il mio saluto va a tutti i frequentatori del forum, abituali e non, afictionados di Papa Ratzi e "dissidenti", credenti e non credenti, e a tutti, fin da ora, i miei più cari auguri per le Feste che si stanno avvicinando.
Questo è stato per me un anno sorprendente, iniziato un po’ in sordina e apparentemente avviato ad essere uguale a tanti altri, pensato per scorrere lungo i binari della pianificazione miope che ci deriva dall’eccesso di materialismo per cui il futuro finisce quasi per apparire più come un tunnel che un orizzonte di luce.
Ma chi ero io per credere di aver programmato il mio tempo, che Il Signore non potesse sconvolgere in una frazione di secondo, per donarmi di nuovo sentimenti che credevo perduti per sempre, come la gioia delle piccole cose del presente, il desiderio del futuro, la speranza oltre l’apparente, che non è lo svagato ottimismo di chi si rifiuta di guardare in faccia la realtà, ma, al contrario, la ragionevole meraviglia di intravedere la mano di Dio nel creato?
Il Signore lo ha voluto e ha scelto di parlarmi attraverso le parole di Joseph Ratzinger, il nostro straordinario e amatissimo Papa Benedetto, verso il quale avrò sempre un debito di gratitudine per aver detto esattamente ciò che la mia anima assopita e un po’ smarrita nella sua personalissima “selva oscura” aveva bisogno di udire per rimettersi in cammino sulla “diritta via”.
Ed eccomi qui, infatti, eccomi in cammino in questo scorcio di fine anno, con il cuore alleggerito da tanti legacci e zavorre che fino a pochi mesi fa mi sembravano irrinunciabili per vivere bene: quest’anno non ho fatto lunghi viaggi, non ho percorso grandi distanze, non ho fatto vacanze esotiche all’altro capo del mondo, eppure forse mai come quest’anno ho la certezza di aver fatto tanta strada nella vita.
Di nuovo, un caro saluto a tutti e naturalmente ... W Papa Ratzi!!!