Re: Re: Re: Il pensiero di Ratzinger
Un certo annebbiamento della notte mi hanno fatto esprimere in modo involuto e apparentemente aggressivo.
Se si trattasse di triangoli rosa, bene, sarei la prima ad insossarne uno: per ben due volte mi è capitato di provare un affetto molto coinvolgente e profondo per due persone (due donne) che hanno molto influito sulla mia vita. Non c'è stata nessuna "pretesa fisica" non perchè la consideraasi immorale ma perchè il mio era uno slancio emotivo e "culturale" nato anche dalla lettura dei classici greci. Si è trattato di un sentimento purissimo, che mi ha fatto stare bene.
Nessuna crociata: io sono per la comprensione e l'accoglienza di ciò che ci circonda.
La mia osservazione riguarda piuttosto un atteggiamento un po' superficiale nei confronti di chi abbraccia altre religioni indipendentemente dal proprio orientamento sessuale; nella comunità omosessuale molti che, non a torto, si sentono "discriminati" all'interno della chiesa Cattolica, hanno abbracciato il buddhismo sperando in una maggiore tolleranza; ma questo vale anche per un cristiano che si scoccia di andare a messa o che magari si focalizza solo sugli aspetti più rigidi del proprio credo cattolico. Ma, a ben guardare, il buddhismo ha una pratica e una disciplina che, in quanto a severità, non ha nulla da invidiare al cristianesimo! Lo so per esperienza: in Thailandia ho visitato dei templi buddhisti, ho partecipato ad una funzione religiosa, ho letto dei libri.
Io dico semplicemente "attenzione": il buddhismo non è un "refugium peccatorum", un'isola di tolleranza assoluta, ma un cammino che prevede regole morali, igieniche, fisiche precise e intransigenti. Dice Buddha:"Non peccare in pensieri, parole, azioni compiute e non compiute", dimmi, non ti ricorda il cristiano "Atto di dolore"?
I Buddhisti sono più felici grazie alla meditazione ed è innegabile che nel buddhismo il credente si senta meno "peccaminoso e colpevole" in una religione un po' meno "teologizzata" (ma a ben guardare la teologia tibetana è ricca e complessa): ma la meditazione è una pratica che si può affiancare al cristianesimo e una maggiore serenità dei credenti non dipende affatto dall'assenza di una "disciplina religiosa".
Con ciò spero di "essere stata spiegata".
Un saluto, Sihaya