Medicina nell'Antico Egitto

Giovedì 18 aprile si è tenuto un incontro sulla medicina nell'Antico Egitto, organizzato al Prof Roccati e dal Prof. Curto, dove molti studiosi e professionisti sono intervenuti. La scaletta era lunga e densa nei contenuti, con l'inizio dei lavori alle 9,00 e il termine verso le ore 19,00 circa.
I vari interventi trattavano l'importanza della magia, della religione e le conoscenze mediche di questa antica civiltà, con particolare riferimento all'esame approfondito dei testi che ci sono giunti, gli studi antropologici e gli esami istologici e le TAC effettuate su alcune mummie presenti presso il museo egizio di Torino e i museo antropolgico di Torino.
I dati emersi sono assai interessanti e la giornata è stata per me in particolare assai produttiva!

[Modificato da Maat Ka Ra 23/04/2007 18.53]

sono felice che tu abbia trovato quella giornata molto produttiva! In effetti il tema della medicina è vasto e molto interessante; io ho iniziato ad appassionarmici dopo aver letto il libro di Halioua sull'argomento...

Bene, pochi minuti di tempo per dire qualcosa inmerito al museo antropologico di Torino.
Sempre durante questa bellissima giornata, ho appreso notizie a me sconosciute del tutto riguardo questo museo e così, tornata a casa, ho cercato informazioni e, soprattutto, come visitarlo. E' stato molto triste leggere che questo posto che deve essere davvero fantastico, è chiuso al pubblico dal 1984 perchè non ci sono stati fondi per ristrutturarlo e renderlo di nuovo agibile!!!
Ora, Torino ha speso millioni di euro per ristrutturare anche le piccionaie per le olimpiadi ed ha lasciato nell'oblio un museo come questo!
Vi invito perciò almeno a visitarne il sito internet QUI
Dopo una veloce navigazione apprenderete anche voi l'attuale situazione....sono sconcertata e delusa...

vero... è tristissimo. Professiamo tanto Torino come città culturale e poi ci differenziamo per atti "indecenti" come questo....

Forse non tutti sanno che la culla della medicina non è stata la Grecia bensì l’Egitto: lo stesso Omero, infatti, conferiva il titolo di migliori ai medici Egizi . Uno studio condotto dal KNH Centre for Biomedical Egyptology della University of Manchester ha ora scoperto delle nuove prove a sostegno della "paternità" egiziana in alcuni papiri del 1500 a.C., all’incirca 1000 anni prima della nascita di Ippocrate.

In particolare i papiri riguardavano rimedi e trattamenti, alcuni dei quali simili e comparabili a quelli moderni. Ad esempio le ferite venivano trattate con miele, resina e metalli noti per le loro proprietà antimicrobiche. Erano prescritti come lassativi l’olio di ricino e la crusca, e per le coliche era adoperato il giusquiamo che viene usato anche ai giorni nostri, mentre cumino e coriandolo erano (e sono) efficaci per contrastare il problema dell'eccessivo gonfiore addominale.

I problemi muscolo-scheletrici, secondo alcune prove, erano trattati con "rubefacenti", sostanze in grado di richiamare il flusso sanguigno all'epidermide che ancora oggi sono utilizzate come controirritanti. Inoltre il sedano e lo zafferano erano usati contro i reumatismi e il melograno per eliminare la tenia, cosa che del resto accadeva fino a 50 anni fa. “Molti degli antichi rimedi che abbiamo trovato citati sono sopravvissuti fino al ventesimo secolo”, spiega Jackie Campbell, coautrice dello studio, “altri sono in uso ancora oggi anche se il principio attivo viene prodotto sinteticamente”.

“Questi risultati mostrano che gli antichi egizi praticavano una credibile forma di farmacia molto prima dei greci” conclude la Campbell, cosa che però, considerando la fama di cui godeva in tempi antichi la medicina araba non dovrebbe stupire più di tanto. Per ulteriori informazioni leggere attentamente “Sinhue l’egiziano”, bellissimo romanzo scritto nel 1945 che narra la storia di un giovane medico alla corte del faraone Amenofi III.

Fonte: University of Manchester

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