Sto affrontando lo stesso discorso in un altro forum religioso e ho avuto modo di avere degli interesamti scambi di vedute con altri foristi. Grazie ad essi sono giunto a queste considerazioni che metto anche qui su Liberamente:
“Secondo me l’avvenimento del fico seccato può avere più di un significato. Oltre a quello proposto da Aurora ce ne potrebbero essere anche altri tre.
La spiegazione al passo di Aurora potrebbe essere corretta (e se non sbaglio è proprio il senso che viene dato dalla CC) ma non mi sembra sufficiente. Mi piacerebbe anche sapere in base a quali elementi della parabola si arriva a comprendere che il fico è l’Israele carnale che viene maledetta da Gesù.
In base a cosa viene fatto tale accostamento?
Venendo a noi, io penso che siccome l’evangelista Marco scriveva appositamente per insegnare ai suoi fratelli cristiani lettori, allora il racconto non è lì a caso, ma ha un certo significato. Quale però?
Potrebbero esserci di aiuto i versetti ‘di transito’ tra la maledizione pronunciata sul fico da Cristo e l’effettivo seccamente della pianta. Prima che la maledizione si avverasse, Gesù andò con gli apostoli nel Tempio e lì scacciò via i ladroni e i mercanti che tentavano di truffare il popolo. Dopodiché l’attenzione del vangelo torna al fico.
Il fico potrebbe rappresentare quindi i credenti che si basano sull’aspetto esteriore (come i più begli animali da comprare per i sacrifici, venduto dai mercanti) e che placano il loro senso di spiritualità coi rituali (come fanno i credenti bigotti) ma essendo aridi di dentro. E così facendo ingannano anche il cristiano sincero abituandolo a vivere un cristianesimo esteriore e non interiore (così come i mercanti, ovvero i falsi credenti, ingannavano gli altri dando rilevanza all’aspetto esteriore dell’animale sacrificale e non al significato vero e proprio del sacrificio espiatorio per i peccati).
Da notare che anche Gesù è stato ingannato. Per questo il fico è stato maledetto ed è seccato.
Questo sarà anche ciò che succederà ai falsi credenti belli di fuori ma aridi di dentro, i quali non solo non sono accetti a Dio ma ingannano anche i cristiani sinceri col loro bigottismo opportunista.
Un altro senso del fico lo possiamo trovare nell’allegoria che viene fatta a volte fra lo Spirito Santo e ‘un albero’. Lo spirito Santo infatti produce ‘frutto’ (1° Corinzi 5:22-23), ovvero le qualità cristiane. Il fico potrebbe essere il cristiano che non produce ‘frutto’ e quindi non ha le qualità dello Spirito. Conseguentemente egli viene maledetto da Gesù e viene fatto essiccare (metafora che potrebbe indicare la giusta condanna all’Inferno).
Un ultimo senso, forse quello più corretto, lo si può trovare guardando l’argomento di cui parla Cristo non appena Pietro gli fa notare che il fico è seccato. Egli parla della fede e di come per mezzo di essa vengono compiuti dei portentosi prodigi (addirittura Gesù afferma che si possono spostare le montagne con la fede!). Perciò la maledizione del fico è soltanto un esempio che Egli ha dato ai Suoi apostoli per dimostrare loro quanto è potente la fede.
Questo ultimo significato è a mio avviso quello più corretto perché molto più evidenziato dalla lettura del passo parallelo del vangelo di Matteo.
Matteo 21:21
21 Rispondendo, Gesù disse loro: “Veramente vi dico: Se avete fede e non dubitate, non solo farete ciò che io ho fatto al fico, ma se anche direte a questo monte: ‘Sollevati e gettati nel mare’, ciò avverrà. (il grassetto è mio)
Dal grassetto pare che lo scopo di Gesù era quello di dimostrare quanto importante sia la fede per compiere opere miracolose. Forse il senso del racconto del fico seccato è semplicemente questo.”
FINIS
Questa è la mia esegesi. Se c’è qualcun altro che ha altre interpretazioni, dica pure la sua.