I ricordi del 19 aprile..................
E' tardi, dovrei andarmene a letto che domani e dopodomani mi aspettano giornatedurissime... e invece voglio aspettare ancora qualche minuto...Sul desktop audio e video sintonizzati sulla webcam di san pietro, in attesa di vedere una luce accesa al Palazzo Apostolico...lui dorme....e io lo veglio..
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Il tempo scorre e non si hanno che ricordi confusi, e ltri invece chiarissimi.Ricordi confusi di molto tempo fa,quando mi capitò di incontrare l'allora Cardinale,per strada... e di non aver mosso un muscolo nella mia totale indifferenza...ricordi che vorrei avere più chiari per poter dire alla me di allora, fermalo, corrigli dietro!!
Invece non ho fatto proprio niente e tutto ha continuato a "essere" così fino al 19 aprile.. Una strana giornata, pioggerella, ma uno strano cielo, alle 12 la prima fumata nera...che come la sera prima sembrava bianca....chissà, mi ricordo di essermi chiesta, cos'è che mi tiene qui? potrei andare a fare altre cose....cosa mi tiene qui? Il cielo verso le 17.00 si stava schiarendo....quando è uscito Somalo un tripudio, vedevo tutte le mani che sventolavano fazzoletti bianchi e gialli, chi i cappelli, chi le magliette, salti, urla, canti, striscioni, applausi, pianti, tensione....tutto compresso in una piccola (a paragone) conca, in attesa di una persona sola.uando ha detto: "Josephum" molti avevano già capito....io no, non ci ho proprio pensato a lui....quando poi hadetto "Sancte Romane Ecclesiae, Cardinalem Ratzinger" ricordo il mio sconforto......durato però poco più di un dieci minuti quando è arrivata la Croce pastorale, e su quell'enorme balcone è apparsa una figurina minuta che allargava le braccia per abbracciare la piazza (un gesto che ho scoperto dopo, non era nelle sue corde di timido), quando l'ho visto fare questo, mi sono sentita sciogliere...poi sul maxischermo è apparso quel volto, quegli occhi, timorosi, impauriti, sconcertati difronte ad un'intera città che anela una tua parola....per qualche secoondo, dopo che aveva detto "Cari fratelli e sorelle" siamo stati lì qualchesecondo a squadrarci...noi...e lui...poi, poi è storia, ha detto le parole più semplici del mondo,ma profonde, il teologo di ferro, il panzerkardinal, il Rottwailer di Dio (così lo hanno chiamato) si è impappinato un paio di volte e in ciò è stata la sua grandezza umana, ciò che ha contribuito a togliere quella patina di diffidenza che era ancora in me.....
In questo momento a Roma suonano le campane....sono le 4.....
Continuano i ricordi...quegli occhi, quegli occhi che si stropicciava, che socchiudeva, che girava da una parte e dall'altra.... e tu guardi un maxischermo con l'illusione che anche lui ti veda. E sentivo montare in me un'inquitudine.....
Tornata a casa la sera a Roma, non si parlava d'altro il Papa chi è, cos'ha fatto, nuova cerimonia, Papa Giovanni XXIII e poi speciale di Vespa.
Ma sono uscita quella sera, incuraante, anche di quanto avevo sentito in piazza nel pomeriggio. Ma la domenica successiva no, non potevo mancare, mi svegliai presto per andare in piazza, ma era già tutto affollatissimo, allora sono andata vicino a casa mia, dove avevano installato il maxischermo e quando lui è arrivato, sotto le note di "Tu illum adiuva....Benedicto Romano episcopo, successori Petri......" , quel giorno aveva tutto, la contentezza, la paura, il timore, tutto traspariva da quel volto, a volte pensoso e assorto, altre volte compiacente il pubblico giunto lì per lui.
L'omelia che pronunciò mi diede il colpo di grazia....quando disse :
Ed ora, in questo momento, io debole servitore di Dio devo assumere questo compito inaudito, che realmente supera ogni capacità umana. Come posso fare questo? Come sarò in grado di farlo? Voi tutti, cari amici, avete appena invocato l'intera schiera dei santi, rappresentata da alcuni dei grandi nomi della storia di Dio con gli uomini. In tal modo, anche in me si ravviva questa consapevolezza: non sono solo. Non devo portare da solo ciò che in realtà non potrei mai portare da solo. La schiera dei santi di Dio mi protegge, mi sostiene e mi porta. E la Vostra preghiera, cari amici, la Vostra indulgenza, il Vostro amore, la Vostra fede e la Vostra speranza mi accompagnano! Vidi un uomo anziano che sa che se potrà afare ciò per cui è stato chiamato sarà per me zzo di Dio e delle nostre preghiere...un uomo umile....come lui stesso aveva detto.
Poi parlò del Pallio dicendo :
primo segno è il Pallio, tessuto in pura lana, che mi viene posto sulle spalle. Questo antichissimo segno, che i Vescovi di Roma portano fin dal IV secolo, può essere considerato come un’immagine del giogo di Cristo, che il Vescovo di questa città, il Servo dei Servi di Dio, prende sulle sue spalle. Il giogo di Dio è la volontà di Dio, che noi accogliamo. E questa volontà non è per noi un peso esteriore, che ci opprime e ci toglie la libertà. Conoscere ciò che Dio vuole, conoscere qual è la via della vita – questa era la gioia di Israele, era il suo grande privilegio. Questa è anche la nostra gioia: la volontà di Dio non ci aliena, ci purifica – magari in modo anche doloroso – e così ci conduce a noi stessi. In tal modo, non serviamo soltanto Lui ma la salvezza di tutto il mondo, di tutta la storia. In realtà il simbolismo del Pallio è ancora più concreto: la lana d’agnello intende rappresentare la pecorella perduta o anche quella malata e quella debole, che il pastore mette sulle sue spalle e conduce alle acque della vita. La parabola della pecorella smarrita, che il pastore cerca nel deserto, era per i Padri della Chiesa un’immagine del mistero di Cristo e della Chiesa. L’umanità – noi tutti - è la pecora smarrita che, nel deserto, non trova più la strada. Il Figlio di Dio non tollera questo; Egli non può abbandonare l’umanità in una simile miserevole condizione. Balza in piedi, abbandona la gloria del cielo, per ritrovare la pecorella e inseguirla, fin sulla croce.
Io mi sentii quella pecorella e pensai, forse per la prima olta, che iniziavo a vedere il otivo dell'elezione di Ratzinger..in senso egoistico,ma inizia a credere e credo tutt'ora che lo Spirito abbia suggerito (e gli uomini, che hanno il potere di dire dì o no, hanno detto sì.
Ratzinger è stato scelto perchè innamorato di Cristo, perchè restaurerà la vela rotta etc etc.ma anche per convertire, nel nome di Gesù migliaia, migliaia di persone.
Quando poi disse:chiamandoci
amici :
Cari amici – in questo momento io posso dire soltanto: pregate per me, perché io impari sempre più ad amare il Signore. Pregate per me, perché io impari ad amare sempre più il suo gregge – voi, la Santa Chiesa, ciascuno di voi singolarmente e voi tutti insieme. Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi. Preghiamo gli uni per gli altri, perché il Signore ci porti e noi impariamo a portarci gli uni gli altri.
Fu bellissimo....Un'omelia da cattedra universitaria.E poi l'eleganza, il portamento, lo stile, un vero signore, un gentiluomo che come tale non ce ne sono più.Sono le 4.20....continuerò domani.....scusate ma adesso c'ho un pò sonno^__^