La visita alla Sapienza, Baget Bozzo:
"Le polemiche gioveranno a Ratzinger"
CITTA’ DEL VATICANO - Nella societa' della comunicazione anche le critiche finiscono per giovare a chi ne e' bersaglio, anche se si tratta del Papa. Don Gianni Baget Bozzo (nella foto) e' sicuro che le polemiche di questi giorni non scalfiranno ne' la figura di Benedetto XVI ne', tutto sommato, quella di Roma che si ritrova teatro di una querelle piuttosto ingombrante. "Piuttosto - osserva il sacerdote, responsabile Formazione di Forza Italia - voglio vedere che faranno Mussi e Veltroni e gli altri, che si troveranno a dover scegliere se stare dalla parte del Papa o di chi lo contesta".
"Bello spettacolo... La scienza che censura la fede. Questi professori si richiamano a Galileo e compiono lo stesso processo a ruoli invertiti", dice Baget Bozzo commentando la 'messa all'indice' della visita del Papa da parte dei docenti universitari di Fisica del maggiore Ateneo della Capitale: "Un bel problema per le autorita' che saranno presenti", sospira. "Comunque - pronostica - questa storia giovera' al Papa, perche' nei tempi che viviamo cio' che fa notizia giova, tanto a lui quanto a Roma come teatro di questa vicenda". Messi a posto i contestatori, don Gianni esalta invece la figura di Papa Benedetto e tratteggia una spiegazione di questo clamoroso caso: "Con il tramonto delle ideologie siamo arrivati al confronto tra ragione e fede, senza altre mediazioni. E' un nuovo conflitto che si apre, non so dire come andra' ma del resto la storia e' fatta di conflitti".
A proposito del Papa, questa contestazione ci sarebbe stata anche contro Giovanni Paolo II? "Forse no, ma questo conferma la grandezza di Ratzinger. Giovanni Paolo II aveva affrontato un discorso tra le Nazioni, una rievangelizzazione che pero' non lo identificava con la Chiesa. Guardava piu' all' 'extra' che all' 'intra'. Questo Papa invece - osserva - parla ai cattolici e questo riacutizza lo scontro. Questo e' un Papa che riporta in auge il cattolicesimo e infatti mi piace piu' del suo predecessore". Ma c'e' un ulteriore merito da attribuire a Wojtyla: "E' lui che posto le premesse, e' Giovanni Paolo II che ha messo Ratzinger a capo della Dottrina della fede".
- Petrus -