J-Lo, Beyoncè e i Good Charlotte spinti in radio dalle bustarelle Sony. DD fuori
Posted by b. on 31/7/2005, 19:10:57
imetto su questo bel post di Franco(che ringrazio di nuovo) perchè è già in basso nella mb (eheh uno tsunami di cazzeggio estivo ha invaso gli spazi) e a mio modesto parere merita di durare un pò di più in questo spazio. Buona lettura e buone considerazioni
Jennifer Lopez, Beyoncè e i Good Charlotte sono alcuni tra gli artisti le cui canzoni sarebbero state mandate 'on air' su alcuni networks radiofonici americani in cambio di bustarelle alle stazioni e regali come portatili e biglietti aerei ai disk jockeys. Il tutto autorizzato a vario titolo.
Le investigazioni dello stato di New York, condotte dal procuratore generale di New York, Elliot Spitzer, hanno infatti dimostrato che molte hits radiofoniche sono state 'gonfiate' dalla casa discografica che li produce, ovvero il colosso nippo-tedesco Sony BMG. Tra i pezzi sostenuti con queste modalità, la Fox News ha citato il cd della Lopez 'Get Right' e i precedenti singoli 'I'm Glad' e 'I'm Real'.
Spitzer ha dimostrato l'esistenza di veri e propri documenti della compagnia che dichiaravano tariffe e regole precise, come gli almeno 75 passaggi di un pezzo necessari per richiedere il compenso, o l'esclusione di quelle radio che ospitavano direttamente gli artisti, scavalcando così la cosiddetta 'payola'.
La Sony BMG ha patteggiato pagando una multa di 10 milioni di dollari. L'accordo ridefinisce legalmente il rapporto tra radio e case discografiche.
Tra i primi a perdere la poltrona c'é Joel Klaiman, dirigente della Epic Records, e vice presidente incaricato al settore promozionale. Alcune e-mails proverebbero inequivocabilmente il suo coinvolgimento diretto nell'incrementare sistematicamente i passaggi radiofonici.
Molti gli artisti interessati: dagli Audioslave ai Franz Ferdinand, da Celine Dion a Gretchen Wilson, dagli Switchfoot ai Lost Prophets, da Nas a Killer Mike, da George Michael a Xzibit.
Ovviamente a loro insaputa.
Dai documenti assunti dal procuratore non risultano analogie coi Duran Duran.
Il nome della band e l'interesse mediatico scatenatosi dopo la firma del nuovo contratto avrebbero solleticato l'avidità di un dj compiacente, che avrebbe spontaneamente contattato l'etichetta per sapere se avesse dei programmi "speciali" in serbo per il nuovo album e proporsi per l'organizzazione di un evento esclusivo.
Nell'unico riferimento e-mail assunto come prova, denominato "Re: Duran Duran event", dell'8 settembre 2004, risulta del tutto evidente anche la politica promozionale della major nei confronti dei Durans:
"...non vogliamo posizionare la band in un locale anni '80. ...Gli anni '80 sono stati un epoca importante nella loro carriera, ma loro sono ancora altrettanto rilevanti nel 2004... Fare quel genere di evento potrebbe celebrare il passato più che il loro futuro... "...
Dalle acquisizioni si evince come la promozione della casa discografica sia stata sin dal principio "naturale", e mai gonfiata. Il mercato ha poi determinato il riscontro commerciale dell'album, e la band ha continuato ad andare in tour per supportarlo.
In poche parole, la band ha sgobbato il proprio successo da sola, e non viceversa.
PARTE II
Elliot Spitzer ha dichiarato: "La nostra indagine mostra che, contrariamente alle aspettative degli ascoltatori che le canzoni siano selezionate in base a meriti artistici e popolarità, i loro passaggi sono spesso determinati da pagamenti alle stazioni radio e ai loro impiegati. Questo accordo é un modello che infrange l'influenza pervasiva delle tangenti nell'industria musicale."
Un tema sul quale negli ultimi anni erano state presentate diverse, infruttuose, petizioni al Congresso degli Stati Uniti.
La somma di 10 milioni di dollari verrà devoluta ad organizzazioni no-profit che svolgono programmi per l'educazione musicale.
La compagnia ha inoltre accettato di sottoporsi ad un monitoraggio sulle attività promozionali e di emettere un comunicato ufficiale riconoscendo la condotta impropria'.
In un caso, uno degli impiegati scriveva ad un dj: "Cosa devo fare per avere gli Audioslave sulla WKSS questa settimana? Qualunque cosa sogni, posso fare in modo che accada!".
In un altro un promoter minaccia di revocare un viaggio a Las Vegas per il concerto di Celine Dion finché i suoi passaggi in radio non aumentino.
Ma come venivano occultate le transazioni? Uno dei metodi era l'organizzazione di concorsi per gli ascoltatori, e l'utilizzo di vincitori fittizi per documentarle; operazioni a loro volta spesso gestite da presunti radio-promoters indipendenti, ingaggiati per l'occasione.
Una addetta ad una radio californiana, ad esempio, ha portato così a casa una tv al plasma promessa ai suoi ascoltatori.
Secondo Spitzer, i piani alti erano a conoscenza dei pagamenti. La Sony BMG é stata comunque encomiata per la sua cooperazione.
Spitzer aveva già inoltrato una richiesta di documenti ed informazioni anche a EMI, Warner, ed Universal per le stesse sospette violazioni. Non sono esclusi quindi, sviluppi ulteriori in futuro.
I sindacati e le associazioni dei musicisti hanno ringraziato pubblicamente il procuratore per il lavoro svolto, esortandolo a continuare.