INTERVISTA A NICK RHODES INGEGNERE DEL SOUND DURANIANO

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DomenicoRC
00martedì 31 ottobre 2006 00:01
E così state lavorando su un nuovo disco?

Si, direi molto. Ci abbiamo lavorato durante l'anno in diversi periodi. Abbiamo cominciato facendo un pò di composizione a San Francisco all'inizio dell'anno, fatto un certo numero di canzoni, siamo tornati a Londra, e non é venuto fuori un granché. Dopo abbiamo composto ancora e ne abbiamo fatte una seconda manciata. Poi, più recentemente, all'inizio di Settembre, siamo stati a New York e abbiamo fatto tre canzoni con Timbaland. Ci sono uscite davvero bene e in una di loro c'é anche Justin Timberlake. E' una deviazione da noi, ma una che mi piace. Penso che se non collabori e sperimenti un pò di più, tendi a rimanere sulle stesse idee. Sono vere groove tracks, e desideravo ritornare ad un pò di quelle con questo album.

E' importante per voi andare fuori dall'Inghilterra per scrivere o registrare del nuovo materiale?

Penso che alcune delle canzoni migliori che abbiamo mai composte sono state scritte in UK. Certamente i primi due album sono stati tutti realizzati o a Birmingham o a Londra. Canzoni come "Hungry Like The Wolf" e "Come Undone" sono state scritte a Londra. Anche canzoni dell'ultimo album come "Sunrise" e "Astronaut" sono state scritte a Londra. Ma é stato grande essere a NY. Alcuni produttori urban come Timbaland lavorano molto, molto velocemente, il che mi piace. C'è stata un sacco di pressione su Simon affinché finisse i testi e potessimo terminare la canzone la notte stessa. Abbiamo fatto quasi una canzone ogni giorno e mezzo, che é superveloce per noi, perché di solito ci occorrono cinque giorni per completarne una. Penso che questo abbia portato energia e vitalità al progetto.

Uno degli album preferiti dei Duran Duran é ancora il primo...

Penso che sia la cosa di tutti i primi albums -l'ho sempre trovato incredibilmente interessante- ed é che é quasi come se scrivessi il tuo manifesto. Ciò che pensi puoi offrire alla gente, e poi da lì in avanti provi a fare qualcosa di diverso. Ma un sacco delle idee che formano i Duran Duran per ciò che sono realmente erano in quel primo album. Da avere uno strumentale di sette minuti con orchestra ad avere canzoni come "Girls On Film", che probabilmente rappresenta il nostro sound attraverso tutta la nostra carriera più a lungo di quanto potresti mai vedere.

Avete cominciato ad un momento interessante, sulla fine del punk, quando la gente stava cercando di immaginare cosa sarebbe venuto dopo

Volevamo creare un nostro nuovo sound perché tutto quello che avevamo sempre sentito, fosse Kraftwerk o David Bowie, o Chic, o Sex Pistols, aveva il suo sound. Quindi sapevamo di doverne avere uno. Per quanto sarebbe stato fantastico essere in uno di questi gruppi, non lo eravamo. Ed eravamo nuovi, e dovevamo lasciare il nostro segno. Così abbiamo assorbito un sacco di elementi da tutte le cose che a quel tempo ci piacevano e conoscevamo e le abbiamo elaborate per formare il sound Duran Duran.
Penso ci fossero altri gruppi che stavano venendo fuori dal punk, in particolare gli Ultravox, che non credo abbiano mai avuto un grande impatto in America ma hanno avuto diversi grandi successi in UK. Stavano cominciando a fare quello che facevamo anche noi, mischiavano l'elettronica con l'energia del punk. Non sono arrivati alle discoteche, che é dove puntavamo anche noi, ma con la musica non si improvvisa niente dal giorno alla notte.

Dunque sapevate anche cosa stavano facendo, per dire, gli Human League?

Gli Human League sono stati degli altri che citerei come una specie di prima influenza. Soprattutto nella loro prima incarnazione, quando erano un pò più oscuri. Fecero "Being Boiled", pezzo fantastico. Ricordo che quando la sentii per la prima volta dissi "Ehi, guardate, non c'é solo punk. L'elettronica tedesca di Kraftwerk e Neu! é arrivata anche qui e ora c'é un gruppo inglese che fa questa roba". Loro sono di Sheffield, più a nord di noi. Ed é un disco assurdo.

Quando sono usciti i vostri primi singoli e l'album, era difficile realizzare quanto foste sinceramente grandi dalle vostre parti, tanto da sospettare che certi articoli fossero solo il tentativo di qualcuno del New Musical Express a caccia del prossimo scoop.

Certo, hai perfettamente ragione. Persino ai tempi dei Beatles, quando suonavano in piccoli cinema da 300-400 persone c'erano ragazze ad aspettare fuori e ad impazzire in ogni cittadina. Forse mezza dozzina di ragazze, che urlavano e facevano notizia tanto da finire sui giornali locali e poi nazionali. Ma l'intero Regno Unito é più piccolo del Texas. Nonostante ci sembra una gran cosa viverci, é una piccola isola. Le notizie viaggiano molto più velocemente, e con tutta la stampa elettronica e i canali tv oggi ancor più che negli anni '60 e '70.
Se c'é una buona storia, non ci mette molto a venire fuori. Gli Artic Monkeys sono la prima band che mi viene in mente su cui si possa dire che hanno avuto successo esplodendo dalla rete, e di colpo erano in tutte le radio. Vai in giro, suoni in qualche locale, fai concerti a Londra, recensioni, e si crea una attesa. Ed é ciò che doveva accadere anche ai Duran Duran. Ma é successo in modo relativamente veloce. In un anno-anno e mezzo dalla nostra prima formazione, avevamo una hit in Inghilterra.

Quanto é diverso oggi fare un disco rispetto ad allora?

Adesso siamo molto più rilassati. Quando un gruppo é agli inizi vuoi essere sentito e mettere tutte le tue idee in una volta dentro ogni canzone. Vuoi suonare in qualsiasi modo purché la gente riesca ad ascoltarti. E non tendi a dare il giusto spazio agli altri, che é una cosa molto importante. Al principio può darti una vera spinta e dare anche una certa energia ad un pezzo, ma quando cominci ad apprezzare anche gli altri membri e ti rilassi un pò, tendi a conceder loro dello spazio per brillare, e in questo penso che siamo migliorati un sacco. Questa é la differenza maggiore, lasciarsi andare e poter dire 'suona bene così, non oscuriamolo con troppe altre cose'

C'é stato qualche periodo particolarmente frustrante per i Duran Duran?

Oh si, molte volte. Un periodo magro é stato intorno a Liberty, quando nella band eravamo Simon, John e io assieme a Warren Cuccurullo, che é stato grande, e Sterling Campbell, il nostro batterista di allora. In qualche modo decidemmo di fare più di un disco rock. Quello era anche il tempo in cui predominava l'hip-hop, di sicuro in America, e in Europa la techno, e sul lato rock avevi il grunge, coi Nirvana in testa. E a un certo punto ci fu la tendenza di copiare tutto quello che c'era o che c'era già stato. Noi non rientravamo in nessuna di queste cose. Gli anni '80 erano finiti, e certa gente sarebbe stata felice di chiuderci in cella e buttare via la chiave. E' stato un periodo veramente difficile. Penso che quando stavamo componendo per l'album, cercavamo qualcosa che in realtà non eravamo, e che non ci veniva naturale. Siamo finiti con alcune grandi canzoni, specialmente una chiamata "My Antarctica" che non é mai uscita come singolo, ma credo sia una delle più belle ballads che abbiamo mai fatto. Come esperienza generale e dai risultati é stato certamente un punto basso, e molto, molto difficile. Sarebbe potuto finire tutto se non avessimo riportato indietro le cose al punto di partenza per l'album successivo, e scritto il Wedding Album.
Sembra che oggi godiate finalmente di maggior rispetto rispetto al passato. Cosa ne pensi?

E' sempre bello essere apprezzati. Penso che se qualcuno avesse chiesto alla maggior parte degli artisti 'Cosa volete, acclamazione dalla critica o volete un pubblico di gente vera con cui confrontarvi?' il più di loro avrebbe scelto un pubblico. Avere entrambi é uno scenario da sogno. Siamo stati molto fortunati ad avere sempre avuto il pubblico, e anche se non abbiamo sempre avuto grandi recensioni per le nostre canzoni o i nostri concerti, non ha mai contato tanto quanto il gradimento del pubblico e la loro lealtà. E' stata una sorpresa quando non solo li abbiamo visti tornare, ma abbiamo anche cominciato a ricevere premi ed avere buone recensioni. In passato credevamo ci fosse qualcosa che non andasse. E prima del nostro ritorno sul palco pensavamo 'Che succederà? Se ne andranno via?'

C'é stato anche un tempo in cui le recensioni mediocri sono diventate stancanti?

Penso che se leggi la stampa su di te, devi leggerne tutti gli articoli, tutta la roba buona e quella cattiva, e soppesarla con un giudizio realistico. Personalmente, sono per la critica costruttiva, ma ritengo che ciò di cui abbiamo sofferto un sacco era che molti dei veri scrittori e giornalisti rock non andavano aldilà del fatto che a tante ragazze piacesse la band. E così non ascoltavano mai davvero la nostra roba.

'Sing Blue Silver', il documentario del tour americano del 1984, mostra una ampia parte di ragazze tra il pubblico. Era diverso in Inghilterra?

Non tanto. Penso comunque che é la stessa cosa che succede a tutti i nuovi gruppi, ci sono un sacco di ragazzi perché sono quelli più fanatici di musica. Quando sei giovane, é una delle cose che ti dà maggior piacere. Ricordo che quando avevo 10 o 11 anni diventai completamente ossessionato dalla musica. Allora in Inghilterra andava il glam rock, seguito dal punk e dalla musica elettronica. Noi siamo stati abbastanza fortunati a cominciare in un periodo in cui la gente sperimentava un pò di più e potevi davvero creare il tuo sound. Negli anni '80 tutto era molto più individuale, e quando creavi una identità c'era un gruppo di simili, quindi un pubblico, collegato a ciò che facevi e penso che ciò fosse vero non solo per i Duran Duran, ma anche per diversi altri artisti del tempo: Prince, Madonna, U2, Depeche Mode, INXS. C'erano un sacco di suoni davvero identificabili e allo stesso tempo differenti. Noi, sin dalla prima ora, avevamo un pubblico di adolescenti che ci seguivano ovunque in Inghilterra. L'America arrivò solo un paio d'anni dopo, più o meno quando partì anche MTV, e così sembrò altrettanto simile.

E com'é rivedere quelle stesse ragazze ancora tra la folla assieme alle loro figlie? Com'é vedere il vostro pubblico invecchiare e maturare?

Oggi il pubblico ha un tono leggermente più basso. Nel 1983, 1984, quando c'era un sacco di isterismo attorno a noi, e tante ragazze gridavano ai nostri concerti, fu un pò sorprendente, perché spesso le canzoni avevano soggetti vagamente oscuri. E stare sul palco a cantare 'The Chauffeur' o 'Night Boat' non corrispondeva esattamente a delle ragazzine urlanti. Ma detto questo siamo stati molto fortunati ad avere un pubblico, ed eravamo così grati che fosse talmente matto, ne eravamo così entusiasti che quasi dimenticavi tutto il resto. Ed a guardare indietro, non accadeva da un pò, da altri grandi come Beatles, Doors, Rolling Stones: é successo anche a loro. Trovarsi in questa situazione così assurda che riempivi di eccitazione.
Ho visto gli Stones in Francia, l'estate scorsa, e vedere il loro pubblico é come uno spaccato del mondo. C'é gente con i nonni e anche ragazzini che vanno da soli a sentirli perché non li hanno mai visti prima. Chiaramente non erano nati quando facevano certi pezzi di 20 anni fa, e penso che se riesci a fare una cosa del genere ed utilizzare la tua musica per rapportarti con la gente al livello delle canzoni, hai certamente realizzato qualcosa. Per quanto ci riguarda, é stato fantastico vedere la stessa cosa accadere nel nostro ultimo tour.

Avete annunciato che farete anche un concerto virtuale su Second Life, puoi spiegarci meglio di cosa si tratta?

E' semplice. Second Life é un sito internet che mi é stato mostrato mesi fa. Quando l'ho visto ho pensato che questo é davvero il futuro odierno di internet. In parole povere, vai sul sito e ti fai un avatar. Un avatar é una versione digitale di te: puoi essere quello che ti pare. Dopo entri in questo mondo virtuale di Second Life e vivi la tua vita interagendo col computer. Comunichi con la gente, puoi parlargli e conversando con chiunque altro sia dentro. In acri digitali é una intera città, già delle dimensioni del Lussemburgo, dove c'é quasi tutto, locali, parchi pubblici, bar, case e città. Fai shopping, e puoi comprarti dei bei vestiti virtuali con la moneta locale, i Linden Dollars. 300 dollari Linden equivalgono ad 1 dollaro americano. E dunque é abbastanza straordinario.
Quando l'ho visto, ho pensato che mi sarebbe piaciuto averci anche i Duran Duran. Abbiamo fatto le nostre versioni virtuali. E abbiamo costruito una città virtuale dei Duran Duran su quattro isole diverse. Faremo un concerto dal vivo coi nostri avatars ed altri avatars ad assistere. E' più o meno di questo di cui si tratta, ma devi dargli un'occhiata perché é comunque una antropologia affascinante vedere come delle persone reagiscono ad altre persone, come sono e cosa gli piace fare, é straordinario.

E per finire, quando pensate di pubblicare il nuovo album?

Abbiamo questo tour, che é alquanto breve. Per la metà di Novembre torneremo ancora in studio per fare poche ultime canzoni. Poi c'é un pò di mixaggio da fare. Così, penso che finiremo per fine anno. Realisticamente, ci fa arrivare a Marzo o Aprile.


i Duran Duran sono:
SIMON LE BON
NICK RHODES
JOHN TAYLOR
ROGER TAYLOR
Tiger Le Bon
00martedì 31 ottobre 2006 00:41
Re: ripeto (spero che stavolta si veda)

I Duran Duran sono:
SIMON LE BON
NICK RHODES
JOHN TAYLOR
ROGER TAYLOR
ANDY TAYLOR
.................................................................

questi SONO e SARANNO per sempre i VERI Duran Duran. quelli attuali sono i Duran Duran - 1 componente della band...il resto che verranno in seguito saranno SEMPRE e SOLO
dei SOSTITUTI di ANDY TAYLOR......bye from Tiger.

[Modificato da Nickmasies 31/10/2006 0.47]

Tiger Le Bon
00martedì 31 ottobre 2006 00:52
lo riscrivo di nuovo (ma perchè viene in piccolo?)
I Duran Duran sono:
SIMON LE BON
NICK RHODES
JOHN TAYLOR
ROGER TAYLOR
ANDY TAYLOR
.................................................................
questi SONO e SARANNO per sempre i VERI Duran Duran. quelli
attuali sono i Duran Duran - 1 componente della band...il resto
che verranno in seguito saranno SEMPRE e SOLO dei sostituti
di ANDY TAYLOR......bye from Tiger.
Tiger Le Bon
00martedì 31 ottobre 2006 00:57
grazie nick....
grazie x la modifica me lo dicevi
prima che lo modificavi tu il post
e mi risparmiavi una faticaccia....cmq credo che il
concetto si sia capito molto chiaramente vero???.....
bye from Tiger.
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