Giosue Carducci - Colloqui con gli alberi (poesia)

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+mimosa+
00sabato 12 aprile 2008 12:09
Te che solinghe balze e mesti piani
Ombri, o quercia pensosa, io più non amo,
Poi che cedesti al capo de gl'insani
Eversor di cittadi il mite ramo.

Né te, lauro infecondo, ammiro o bramo,
Che mènti e insulti, o che i tuoi verdi e strani
Orgogli accampi in mezzo al verno gramo
O in fronte a calvi imperador romani.

Amo te, vite, che tra bruni sassi
Pampinea ridi, ed a me pia maturi
Il sapiente de la vita oblio.

Ma più onoro l'abete; ei fra quattr'assi,
Nitida bara, chiude al fin li oscuri
Del mio pensier tumulti e il van desio.

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