Ce la faremo...

Anton uno
00giovedì 5 aprile 2012 16:03
ma quando ?
Sono almeno 40 anni che alla tv sento dire sempre le stesse cose.
"Ce la faremo" è una di queste. [SM=g11112] [SM=g11112]
E se non ce la faremo cosa succederà? [SM=g11318] [SM=g11318]
Di chi è la colpa per averci trascinato in questa supercostosissima avventura ? [SM=g7041] [SM=g7041]
Desidero i vostri pareri.
Anton
pino,58
00venerdì 6 aprile 2012 07:55
ce la faremo?
Ciao Anton, credo tu ti riferisca alla condizione socioeconomica che stiamo attraversanso.
Io credo, se ti riferisci a quanto sopra, che in passato abbiamo avuto, e parlo dei Padri Costituenti, un classe politica e manageriale che ci ha tirato fuori dai disastri del dopoguerra favorendo il miracolo economico del nostro paese.
Man mano le capacita' di questa classe politica sono state rivolte sempre di piu' ad interessi privati, finche' l'interesse privato non e' diventato l'unico motivo di esporsi politicamrnte, attraverso partiti di ogni colore.
Io credo nei corsi e ricorsi storici, questo avveniva nello splendore dell'Impero Romano durato mille anni e distrutto dall'avidita' sempre crescente degli stessi imperatori da Roma a Costantinopoli, piu' che dalle invasioni barbariche.
Oggi abbiamo un problema in piu': quattro miliardi di persone vogliono giustamente sedersi a tavola per mangiare, e sono interi continenti che chiamavamo terzo mondo.
Il Terzo mondo oggi e' variegato e bussa alle porte dell'Europa a vario titolo; per fame i paesi africani, per entrare in concorrenza cono noi senza regole Cina e India; poi risentiamo del'esplosione economica di Argentina e Brasile. Questo riguarda tutti i paesi della zona euro.
Aggiungiamoci, per l'Italia, corruzione dilagante, opere pubbliche finanziate e mai realizzate, disoccupazione, mafia....
La cura non e' a mio parere quella del Governo Bocconiano che ha nel DNA il principio economico che per salvare un'azienda bisogna tagliare salari e intervenire nei supposti privilegi dei "salariati".
Bisognerebbe, diversamente, intervenire sui patrimoni di quella elite che detiene il 90% della ricchezza del Paese e di cui gran parte evade il sistema fiscale.
Come possiamo farcela se ogni giorno vengono a galla soldi occulti non piu' recuperabili e manovre di vero e proprio ladrocinio a danni di tutti noi?
Non vedo luce!
Pino. [SM=g6805]
Anton uno
00venerdì 6 aprile 2012 11:35
L'Europa e la globalizzazione...
Ciao Pino,
mantenere l'Europa Unita ci costa un'enormità di euro,che sborsiamo noi cittadini europei.
Circa 20 anni fa o più,quando la realizzazione era vicina,io pensavo a una drastica riduzione dei componenti dei singoli governi per far capo a leggi generali europee valide per tutti gli stati membri.
Questo sarebbe oltretutto giusto. Invece i sigg politici si mantengono le loro "seggiole" acquisite in passato e in più hanno aggiunto moltissime altre europee. Erano questi i nuovi posti di lavoro di cui parlavano?
Poi ci aggiungono sprechi allucinanti tra Bruxell e Strasburgo che non finiranno mai e che paghiamo noi.
Poi c'è il problema degli stati che non riecono economicamente a far fronte alle spese pazzesche. E' incredibile che in fase di realizzazione dell'Europa non si sia pensato a questa eventualità.
Insomma io vedo buio...
Non posso continuare altrimenti il messaggio non parte,
Anton
falknet
00venerdì 13 aprile 2012 01:38
Re: L'Europa e la globalizzazione...
Anton uno, 06/04/2012 11.35:

Ciao Pino,
mantenere l'Europa Unita ci costa un'enormità di euro,che sborsiamo noi cittadini europei.
Circa 20 anni fa o più,quando la realizzazione era vicina,io pensavo a una drastica riduzione dei componenti dei singoli governi per far capo a leggi generali europee valide per tutti gli stati membri.



Permettetemi una riflessione sull'argomento: l'Europa unita è uno dei più grossi controsensi "storici" mai pensati dall'uomo. Chi si raffronta con gli USA è evidente che di storia ne sa pochino , così come di antropologia; la situazione lì era completamente diversa ....tanto è vero che i veri "indigeni" del continente li abbiamo sterminati tutti per far spazio ad un popolo omogeneo e con una storia che iniziava nello stesso momento in cui nascevano gli stati confederati e non certo dal "Partenone ", dal "Colosseo" o dalla città di Troia , giusto per capirci.........
Un conto è l'armonizzazione monetaria e , parzialmente, fiscale, e questo può avere un senso ........altra cosa è affidare ad un "parlamento europeo" le sorti di genti e popoli talmente distanti tra loro come culture , background storici e "presente " sociale ed interessi legittimi locali che più diversi non si può anche come "forma mentis" ....mi dite come potranno mai andare d'accordo ed in armonia di" pensiero " un greco con un danese , ad esempio? Od un italiano con un olandese ...........è una mostruosità concettuale da far spavento di cui , ora , ne stiamo pagando le spese tutti ..... Personalmente io sono sempre stato contrarissimo ad un Europa così concepita ma a noi italiani ci hanno mai chiesto cosa ne pensassimo ?

Ed a proposito di armonizzazione economica , la nuova frontiera della guerra è la finanza ed i tedeschi , come sempre da almeno 2000 anni, ed è la storia che ce lo insegna , cercano di "suonarle" a tutti pur non essendo di certo i migliori come loro stessi pensano (ma nemmeno i peggiori , sia chiaro) ....ci ricordo a tutti noi che le enormi spese della riunificazione delle due Germanie le abbiamo pagate noi tutti come stati europei , non certo loro da soli come vorrebbero far credere!!!!! Del resto lo hanno nel loro DNA oltre che nell'inno nazionale : "Deutschland über alles " è una parte dell'inno tedesco...la Germania sopra tutto, semplice , no?

pino
00venerdì 13 aprile 2012 07:17
l'unita' europea
Perfettamente daccordo con te falknet, ci sarebbe certamente altro da aggiungere ma non cambierebbe la visione concettuale di un'Europa Unita solo per interessi finanziari di pochi e sociali della sola Germania.
L'Europa Unita e' un paradosso di cui stiamo pagando le conseguenze e, anche su questo, non vedo luce!
Ciao falknet, felice di leggerti! [SM=g2284376]
Pino. [SM=g2284346]
Anton uno
00domenica 15 aprile 2012 18:08
Ciao Falknet,sono d'accordo sul fatto che è stata una follia e che era meglio non fare nulla. Io rilancio il fatto che non è stato previsto ne preso in considerazione il fatto che uno stato aderente possa non farcela e quindi consentire l'uscita senza gravi danni.
Questo è a mio avviso un errore gravissimo!!
Mi domando spesso come mai i popoli degli stati che si accingono ad entrare non si ribellano(per es la Croazia).

Verissimo il fatto che a noi italiani non è stato chiesto ma imposto.
In Austria hanno dovuto ripetere più volte il referendum,poi per forza
prima o dopo passa...

Vero anche che lo scotto della ricongiunzione non l'hanno pagata loro da soli...e hanno anche ricevuto più che sostanziosi aiuti per la colossale inondazione del 2003.
Anton
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