Aldo

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Fd.
00giovedì 3 maggio 2007 18:43
Quarterback
Non so quanti di voi lo conoscevano...ma so che molti di voi, sicuramente, almeno una volta, lo incontrarono in chat, o tra le righe dei forum di NPS...

Questo link dice tutto...

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"E' meglio un giorno da leone o cento da pecora?". " Facciamo cinquanta da orsacchiotto e non ne parliamo più". (Massimo Troisi in "Scusate il ritardo")


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- E' necessario correre dei rischi...riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l'inatteso accada. -

Paulo Coelho




[Modificato da Fd. 03/05/2007 18.45]

LUCE viola
00giovedì 3 maggio 2007 22:43
sono veramente senza parole....qualche volta ci ho parlato, e non posso che ricordare la bellezza delle sue parole.
mi spiace davvero, non posso crederci...mi sembra assurdo.
senza parole.


dadauuumpa
00giovedì 3 maggio 2007 23:21

sono molto dispiaciuta davvero....

Nina
flora2
00venerdì 4 maggio 2007 10:43
il mio ricordo
Spesso ho pensato a lui...lo rivedo qui a Firenze a casa mia, uno dei primi e pochi ad aver visto Viola piccolissima.
Ricordo il suo fascino e la sapienza delle sue parole, la bellezza delle emozioni che trasmetteva...poi ora mi resta il silenzio...

Flora
blueshot
00venerdì 4 maggio 2007 12:07
Il dolore che provo in questo momento, non mi permette di dire molto.
Mi dispiace Aldo... è stato un vero piacere conoscerti... e sapere di non poterti rivedere più mi riempie di profonda tristezza...
D.
Stregadelmare
00venerdì 4 maggio 2007 12:53

Fatico a scrivere..chi sa, capisce...ma per tutto quello che mi ha dato...Grazie, Aldo...

perladisaggezza
00venerdì 4 maggio 2007 14:04
Flo io c'ero...
...quella volta a casa tua quando Viola era piccolissima.

Non ho parole...


Giò.
Pallino2
00venerdì 4 maggio 2007 15:18
...
E' triste che mi rifaccia vivo in un'occasione come questa. L'ho saputo per telefono e ho sentito subito il desiderio di tornare qui.
Tanti ricordi, tanti. E accanto al dolore, un sentimento di gratitudine per il regalo della sua presenza.
Versolibero
00venerdì 4 maggio 2007 15:30
Re: Quarterback

Scritto da: Fd. 03/05/2007 18.43
Non so quanti di voi lo conoscevano...ma so che molti di voi, sicuramente, almeno una volta, lo incontrarono in chat, o tra le righe dei forum di NPS...

Questo link dice tutto...

--FFZFIRMAEND-->

[Modificato da Fd. 03/05/2007 18.45]




Sono nella Grotta da alcuni mesi e non lo conoscevo...

Potreste parlarmene più dettagliatamente quando e se vi sentirete?

Mi sapete dire se è lo stesso che ha scritto questa poesia?:


Non ho un nome per
immaginare Dio,
non ho un nome per chiamare
questi versi che
iniziano dove altri finiscono,
non ho un nome per il vento
che asciuga le consolari
affogate dal traffico,
non ho un nome per te
e neanche per me
che aspetto fin dall’alba
il tuo sorriso,
non ho un nome per le telefonate notturne
e gli incidenti stradali,
non ho un nome per le sere
in cui le parole faticano
a trovare la strada,
non ho un nome per il silenzio
che scorre come un fiume,
non ho un nome per le urla
dei gatti in amore,
non ho un nome per il tuo nome,
non ho un nome
per i sogni che mi svegliano
la notte mentre mi stai
sognando,
non ho un nome
per tutti i cuori senza proprietario,
né per questa poesia
così anarchica che non sa dove andare,
non ho un nome per
i calendari che si sfogliano da soli,
non ho un nome per gli alberi
che aspettano l’autunno,
non ho un nome per i dizionari
che non danno mai risposte,
non ho un nome per questi giorni
che spezzano l’anima in due,
non ho un nome per mio padre,
non ho un nome per mia madre,
non ho un nome per il mio amore,
non ho un nome,
non ho un nome,
non ho un nome.




Grazie,

Rosanna

flora2
00venerdì 4 maggio 2007 15:59
noi di oggi
Un grazie ancora più forte ad Aldo -stranamente oggi- perchè siamo qui a parlare di lui, perchè ognuno di noi ha dei bellissimi ricordi, perchè ha fatto ritrovare le nostre strade divise, perchè ha fatto riscoprire che ci siamo gli uni per gli altri...uguali nel tempo, nonostante tutto...

Per te...questo mi fai pensare....

Ti invito al viaggio
in quel paese che ti somiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
hanno per il mio spirito l'incanto
dei tuoi occhi quando brillano offuscati.
Laggiù tutto é ordine e bellezza,
calma e voluttà.
Il mondo s'addormenta in una calda luce
di giacinto e d'oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
arrivati da ogni confine
per soddisfare i tuoi desideri.
Le matin j'écoutais
les sons du jardin
la langage des parfums
des fleurs.





Caleidos
00venerdì 4 maggio 2007 16:45
Aldo
Mi sono assentato un pò dalla Grotta, per tirare un po' il fiato e riordinar le idee, è oggi torno col cuore triste.
Aldo l'ho conosciuto ai tempi dei primi raduni di NPS, forse la prima volta lo vidi ad Acquapendente nella casa di Ultimomino(Fabrizia). E' strano come in queste tragiche occasioni ci si ritrovi più di quando invece spesso ci si perda nei meandri del vivere.
Aldo aveva l'animo del poeta, come tanti di noi e con noi ha condiviso una parte di questo percorso ad ostacoli ed imprevisti che è la vita. Lo voglio ricordare mentre suona la chiarra accanto al fuoco e noi intorno ad ascoltare la sua voce profonda e il suo ritmo jazz da suonatore di strada.


Ciao Aldo


P.S. Aggiungo i link del sito e del blog di Aldo, per chi vuole ricordarlo meglio...

http://scorpiorising.online.fr/

http://scorpiorising.splinder.com/

[Modificato da Caleidos 04/05/2007 16.54]

LUCE viola
00venerdì 4 maggio 2007 17:49
penso che aldo, apparte tutto, vedendo che tutti siamo qui a parlare di lui, un p sorriderebbe, timidamente, perch fa parte delle persone buone e piene di ricchezza interiore essere timide quando qualcuno parla di loro...noi stiamo parlando di lui, e forse, il suo sorriso, possiamo ancora immaginarlo qui, presente.
Purtroppo l'ho incontrato di sfuggita, e solo una volta...ma qualcosa di lui mi rimane, qualcosa delle sue parole, e di come era sempre gentile con me...sn piccole cose, ma che non si dimenticano.

Fd.
00venerdì 4 maggio 2007 19:04
Qubì
L'ho conosciuto due volte. Prima virtualmente, poi realmente. Ricordo le ore trascorse in chat, fino a tarda notte. Quasi sempre io, lui e Main; e pochi altri. Ricordo qualche telefonata. Poi un dissapore, che ci allontanò. E a pensarci ora, sul perchè, mi viene da ridere. I suoi discorsi su Genova, e sui suoi gusti musicali...
E se vedesse da lassù, che sono stato io ad aprire un post per lui, probabilmente mi tirerebbe un'anguria dietro...

Era così...eravamo così.
Stregadelmare
00venerdì 4 maggio 2007 21:49
Oggi mi sono ripetuta all'infinito: non è vero, non è vero, non è vero. Accenderò il cellulare e troverò la risposta al mio unltimo sms, quello a cui non ha mai risposto...troverò una delle sue frasi così piene. Andrò nella grotta e vedrò che non è accaduto...non può essere...
Ma non è così...e il dolore mi travolge ed è così forte che mi spacca il cuore a metà...
Sorriderebbe, sì...ma non sarebbe timido..no, lui non lo è, timido, è ironico e sardonico...
E sì, ti tirerebbe un'anguria dietro, Frà..
Cazzo Aldo, no...non dovevi...







Questo è Aldo...


[Modificato da Stregadelmare 04/05/2007 22.28]

Stregadelmare
00venerdì 4 maggio 2007 22:03
E soprattutto questo...
Autobiografia (alla Ferlinghetti)

"Stanotte allo specchio sono io,
quello che insegue le stelle
dietro le dune del cielo
per spiarle far sesso in silenzio,
quello che fugge con scatto da centometrista
l'amore

proprio io,
con il moccio da ragazzino e la chitarra scordata
e le mani sulle mani di mia figlia

proprio io,
fotografato mentre avvito sulle lenti astigmatiche
il mirino del cuore,
io che cerco di baciarti coperto di bende e coperte
e ti amo come un pellegrino la terra santa

io che vivo circondato di plastiche, fogli di carta
e rancori,
che festeggio ai funerali,
ballo alle processioni
e mi nascondo in casa durante i weekend,
aspettando la caduta di ogni Phnom-pehn

proprio io,
quello che una volta ti ha salutato per strada
ed ha fatto rivoltare dal sarto la giacca del suo lavoro,
io grasso e magro,
oggi orso, domani vampiro,
quello che fa bollire rimpianti
nel suo samovar post-rivoluzione,
che scrive poesie dal ritmo guerrigliero
e conserva ancora un tuo pacchetto di Karelia
e ti ama come Magellano l'America,
come la Mecca un mullah

proprio io, ucciso da borborigmi d'amore,
transitato per ogni stazione del calvario,
lontano come un inno nazionale,
carro merci scordato in stazioni deserte,
catapulta senza massi da lanciare

proprio io,
che guardo atterrito i replay di traiettorie suicide
e continuo ad inseguirti nei supermercati,
io vecchio e domani bambino,
fuoco di stoppie fuori stagione,
manichino vestito di grigio
che stringe nelle mani una foto-ricordo
della sua america inventata
e compone, passo dopo passo,
altri dieci versi dozzinali
che potrai dimenticare facilmente
aprendo la finestra
per arieggiare la stanza."



Luna di miele (èn solitùde)

"Vicoli di luce sulle
lenti a contatto,
fatemi sognare questa
epifania

aria di gelo che batti
sul viso,
non mi far vergognare
di questo proiettile nel petto

mare, mare che scorri
veloce al finestrino,
porta maestrale alle mie mani
e sabbia
per costruire una
piccola roma

aria di luce che
passi fra vicoli di gelo,
riscalda il mio cappotto
e non mandare a dormire
il mio cuore

mettimi in mano una bibbia
e cento canzoni da cantare

mare di gelo
che scuoti la luce,
prepara alle lacrime
le lenti a contatto
e dammi tempo per
capire
se è un buongiorno
od un addio."


Scorpio rising

"Questa tua voce stella e cometa,
il tuo odore di caffè,
spot da cinema che
illuminano il tuo volto

il tuo corpo in sordina,
nato sotto la pioggia, in un anno
del gallo,
accompagnato da occhiali neri
e carte di credito scadute,
che rimane asciutto lontano
da me

le tue mani bagnate di neve
sul mio vestito della domenica,
musica che cammina veloce
e mi lascia breathless

le tue mani che trascurano
di scommetere sulle corse dei cani
per raggiungermi alla stazione
della metropolitana e
salire verso la luce
insieme a me."







Versolibero
00venerdì 4 maggio 2007 23:03
Altre poesie di Aldo Oliva...
Santa Teresa d’Avila


Se la morte ha un calendario,
l’ora è poco dopo le sette di mattina,
ne prenderò nota fra trent’anni,
scegliendo possibilmente una santa
meno noiosa di questa Teresa d’Avila
che mi trovo fra le mani per
rimanere solo al mondo
e non sapere se perdonare o
chiedere perdono,
già distratto dall’azzurro non classificabile
di questa vecchia stilo
che mi macchia le unghie e le mani
e funziona a tentoni

se la morte avesse davvero
un calendario,
che me lo sussurri stanotte con certezza,
perché ho il palmo della mano
di difficile lettura
ed adesso devo andare
a ricominciare a vivere.



I parapetti della notte


"Il resto del tragitto lo
faremo domani

rimaniamo, adesso, appoggiati
ai parapetti della notte,
come veterani che aspettano
ancora la battaglia,
come ballerini appena usciti
di balera

povere ossa raccogliticce
non degnate di sguardo
neanche da un taxi

incerti se dare od avere,
mansueti od inquieti,
ora testardi, ora rassegnati,
consci di malagrazia
del dono di saper pensare parole
e della dannazione di scriverle

mentre scendiano e risaliamo
sul marciapiede da cui, fra poco,
ancora senza proprietario,
scaglieremo sassi
contro la prima ipotesi
d’aurora."



La notte della prima


"Con i piedi sul tavolo
della cucina
e nitrato d’argento negli occhi,
giochiamo ai quattro cantoni
dell’anima,
indifferenti al
cane che russa al piano di
sopra,
incapaci di rinunciare
tu al più fondamentalista dei sogni,
io ad abitare i quartieri popolari
del cuore,
movendo le dita bagnate
sui contorni reciproci dei visi
e fischiettando
El die que me quieras
appena in ritardo sulla
voce di Gardel."



Senza titolo # 1


Per bastare, basta

nonostante le coordinate sbagliate,
gli aghi inadatti
allo spessore della lana,
il labbro che trema

per bastare, basta ancora

è un tramonto privo d’astronavi,
ma con messaggi in segreteria
e morsi sottili di piacere e livore

porzioni di tempo può darsi ben speso
e polvere ormai depositata

è il dopo un cruciverba
trovato, ancora bianco,
in una vecchia
settimana enigmistica.



Asciugare il tempo


Asciugare il tempo, sì,
fino alla raccolta del grano,
finché la luce degli shrapnel
non sia un lampo nel cuore,
fino a che il mio piede
non calpesti erba pulita

asciugare il tempo

e buttar via dal finestrino
sangue ed analgesici,
finché il venerdì non sarà
più un self-service di ricordi

ed il ginocchio spezzerà il bastone,
anche persistendo un leggero zoppicare

asciugare il tempo
fino alla fine del naufragio,
finché non pioverà più dentro.



Il sentiero dei doganieri


Eccolo che ritorna,
il respiro,
mentre il sole si macchia di verde
sul sentiero dei doganieri

e la terra intorno brilla di sole,
circondando l’ossimoro
di una adrenalina quieta,

nessun sorriso volgare è dispensato
oggi dalla vita
e nei nomi di piante che non so
si specchia quest’aria densa
che dà forza alle gambe
e senza orologio, fa indovinare
l’ora esatta delle maree

e gli sviluppi dei solchi
sulla mano sinistra,

mentre, fra la sigaretta e la pietra,
s’assesta il baricentro del corpo
ed intorno, il ritmo del cammino delle donne
sembra una canzone.



La stanchezza del silenzio


Ho mani che hanno asciugato
mille sudori
ed accarezzato il profilo del vento

occhi che hanno traguardato l’orizzonte
sopra un ponte, a Calavedra, Cuneo o
Mostar

piedi stanchi d’esplorare calli e boulevard,
eppure non mi posso fermare,
che tanti sono i versi non scritti,
perduti nella pioggia,
abbandonati in un cortile

che mi rimproverano il tempo
e l’accidia e non rispettano
l’angoscia dei miei sabato mattina

premono sul plesso solare
e vogliono parlare ancora ed ancora,
indifferenti alle cravatte da scegliere
ed alla stanchezza del silenzio

ed inciampando, mi contestano
di non pensare alla Mesopotamia
oppure a te
od a questa poesia,
finita ancor prima di sapere
come andrà a finire.



Poesia scritta di notte come fosse di Federico Garcia


Guarda bene i miei occhi,
guarda questo mondo
di sigarette e sguardi alla
finestra,
guarda questo mio mestiere,
guarda queste mie mani, nervose,
affaticate, guarda i chilometri del mio dolore,
mentre io guardo il tuo
profilo
e rabbrividisco alla rapida successione
dei tuoi sì e dei tuoi no.

Guarda, guarda bene questo
silenzio che esce dalla bocca,
guarda come stona il mio violino
e come ho moltiplicato nel vuoto la notte,
mentre mi volto per cercare
la mia ombra,
ancora triste come
un carro armato abbandonato,
ancora senza più foglietti
nelle tasche,
ancora senza le tue labbra più rosse
del maestrale.



Viaggi di Capodanno (ascoltando Leo Ferrè)


Con il tempo
i ricatti delle lacrime
non bruciano più

(avec les temps
tout va bien)

ti resta indifferente
anche la luce
di Toscana
e la brulla radura
di un molo
non scrive più pagine
di addio

non si aggiustano i conti,
non si pareggiano bilanci
resta il segno meno

è un autunno più freddo
e con memoria più corta
il tempo
e porta diretto all’alba
di un capodanno
palindromo
che, forse, non ricorderai più,
col tempo

come la notte
in cui, sotto il portone,
è rimasta
ad aspettarti la vita

(avèc les temps
tout va bien).




(Poesie di Aldo Oliva)



Heartless-
00sabato 5 maggio 2007 00:03
Ciao QB,

fai buon viaggio...



Destiny71 - Massi -


Heartless-
00sabato 5 maggio 2007 00:04
Ciao QB,

fai buon viaggio...



Destiny71 - Massi -


dueanime
00sabato 5 maggio 2007 02:33
L'ho conosciuto anch'io

in un giorno improbabile, lui e Main a casa mia, e la mia amica lucignola.

E sapete una cosa? Abbiamo scherzato a lungo davanti ad un quadro di un ragazzino molto triste che mangiava un'anguria.

qb

cazzo
Anhelikax
00sabato 5 maggio 2007 07:25
sono entrata poche volte qui, non conosco quasi nessuno,non conoscevo neanche lui..ho saputo da un'amico di un'altro forum di questo poeta che è tornato, stella ,nel mondo di nuvole dove già da sulla terra aveva abitato, sono venuta a leggere di lui e mi ha emozionata
così anche io l'ho salutato



lun
00sabato 5 maggio 2007 07:44
...*


Ti ho incontrato poche volte e forse abbiamo scambiato pochissime parole che non ricordo,
di te ricordo lo sguardo e l'altezza, mi guardavi dall'alto
e mi mettevi in soggezione...con un sguardo tenero e scherzoso...come per prendermi in giro perchè piccola e timida.

...ora sei ancora più in alto...tra le stelle.

Ciao Aldo...




Nunuzza
00sabato 5 maggio 2007 21:38
...
Aldo, il gigante buono, dall'animo dolce e gentile... L'ho conosciuto nella "nostra" prima grotta Nps, abbiamo trascorso uno splendido capodanno insieme in Toscana, una bella giornata a Firenze ed un lungo pomeriggio a passeggiare tra i carruggi di Genova, io che camminavo tra Andrea e lui ed io sembravo uno gnomo... cosa dire?
Non ci sono parole, quando le persone vanno via in questo modo.

Sarai sempre con noi

Ci mancherai "Oliva"

Baci

Nunù
Andy_74
00sabato 5 maggio 2007 21:40
Ciao Aldo
Io come tanti altri di Nps ho avuto l'immenso piacere di conoscerlo, di passare anche il capodanno del 2001/2002 in sua compagnia, ci siamo poi rivisti un paio di volte nella sua Genova...
Non ci sono parole, penso solo che tutti quelli che lo hanno conosciuto (molti nick li ho visti in questo post e li abbraccio tutti) possono capire quanto era GRANDE e quanto ci mancherà.

Andrea
Fd.
00domenica 6 maggio 2007 01:55
Ritrovarsi...
E' strano, ma forse, non troppo. E qui, capita come nelle famiglie, in quelle grandi famiglie, quando si ritrovano tutti per commemorare qualcuno che non c'è più...e come in un film di Pupi Avati, si parla, si dialoga, ed ognuno di noi manifesta i propri pensieri, le proprie emozioni, ricordando, chi è andato via per sempre. E' normale quindi, non è strano, che capiti tutto ciò. Perchè davvero, qui, è come una grande famiglia. E dei resti, di quel sito, siamo rimasti noi. Quei nick che abbiamo portato dietro, con inconscia malinconia, quei nomi e quei ricordi, che faticano ad andare via. Quel che mi è capitato con e in Nps, npn mi è capitato più. Non ho più ritrovato una simile "famiglia", un posto come quello. Come un castello, con tante camere, un divano giallo ocra, tante persone, tante emozioni, che rimangono dentro di noi.

Ma Aldo non c'è più. Ed è andato via sbattendo la porta. Ma non è stata colpa sua, quel vento dietro di lui, si è trasformato in tempesta. E quella porta si è richiusa lasciandolo fuori.
Andarsene così fa male. Morire, così fa male. Senza eufemismi.

Rimaniamo noi, con i nostri fardelli carichi di ricordi, con i suoi sorrisi e le sue parole arroventate calde dentro i nostri cuori.


Ciao Qb.




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"E' meglio un giorno da leone o cento da pecora?". " Facciamo cinquanta da orsacchiotto e non ne parliamo più". (Massimo Troisi in "Scusate il ritardo")


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- E' necessario correre dei rischi...riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l'inatteso accada. -

Paulo Coelho


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"Se hai amato davvero, ti rimangono tracce nel cuore. E che ci sia sofferenza ed un oblio che ti mantiene appeso ad un filo sottile, poco importa. Se hai amato davvero, puoi anche cominciare ad odiare. Ma non saranno mai due cose distinte".

[Modificato da Fd. 06/05/2007 1.56]

Alidivetro
00domenica 6 maggio 2007 19:09
Ci sono
Ultimamente ho perduto parole e pensieri
ma desidero unirmi a Voi nel salutare Aldo, la sua
coinvolgente poesia ci accompagnerà nel ricordo

Ciao QB
ciao Grotta

Patty
ultimo.omino
00lunedì 7 maggio 2007 21:01
ciao aldo
sapevo di trovarvi tutti qui.
un saluto ad un amico e alla sua amata tedeschina.
le ntti a chiacchierare sulla sedia a dondolo, cui dedicasti una poesia e un abbraccio, una foto di te e il mio cucciolo e ancora un sorriso. ciao aldo
altrodase
00martedì 8 maggio 2007 10:24

Come tutte le stelle
anche i poeti implodono
e nessuno saprà mai
dove vadano a brillare.





***

[Modificato da altrodase 08/05/2007 11.05]

Versolibero
00martedì 8 maggio 2007 14:15
E' quasi tangibile, questa impalpabile emozione
nel sentirvi uniti, nella nostalgia per un tempo
che vi appartiene nei significati dell'amicizia,
di un sentimento profondo, fatto di condivisione
di valori non certo evanescenti, ed è come scoprire
che pur nella lontananza a cui costringono gli eventi
naturali della vita, in realtà nulla si è perso:

quale mistero profondo non c'è in tutto questo,
se, pur non conoscendovi personalmente, e non avendo
incrociato neanche virtualmente alcuni di voi,
è come aver sentito all'unisono i vostri respiri,
le vostre voci..., e tutto questo intorno all'essenza
di una persona che non è più corpo ma spirito, quindi
melodia di cuori, caleidoscopio di lacrime e sorrisi
di tutti voi...

Vi ringrazio per questa emozione, per aver conosciuto
grazie a voi e a chi ha dato la triste notizia della
scomparsa di una persona che non conoscevo,
le cui poesie ho cercato e letto in una notte,
lasciandomi suggestionare, impressionare dai suoi
versi plastici, sinceri, evocativi; ringrazio anche
di aver potuto vedere le immagini fotografiche
del vostro amico, e mi auguro che in virtù di questo
triste ma sentito incontro, possiate ritrovare
nella Grotta, se non lo stesso spirito d'un tempo,
almeno quello che ognuno può dare e che è giusto
e bello che dia.

Un abbraccio a tutti voi,

Rosanna



[Modificato da Versolibero 08/05/2007 14.20]

flora2
00martedì 8 maggio 2007 14:33
la grotta per noi
La grotta di allora e quella di oggi sono per noi molto più di un luogo virtuale.
Io personalmente ho condiviso con gli amici gli eventi più dolorosi e più belli della mia vita, dalla malattia e perdita di mia madre, alla mia vita con Dani (conosciuto qui!!!), alla nascita di Viola.
Ma tante sono le nostre storie e tutte uniche.
E' vero è emozionante questo ritrovarsi, leggere di nuovo i nick di amici a cui si è stretta la mano, con i quali si sono trascorsi momenti indimenticabili, con i quali si è condivisa la propria vita, le lacrime, i porblemi, le amarezze e le delusioni...beh...il cuore trema davvero. Ma non meno importanti sono le nuove amicizie e i legami che stanno nascendo, il passato è anche il nostro futuro e il futuro un giorno sarà il nostro passato e tutto siamo NOI.

Piacere di avere tutti questi amici, la sola vera ricchezza!

Flora
beren erchamion
00martedì 8 maggio 2007 17:16
rimetto piede qui dopo un po di tempo, e trovo un 'altra cattiva notizia ,anche qui...
ti sia lieve la terra qb
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