ROMA
Tre quarti degli albatros sono a rischio di estinzione soprattutto per il modo con i quali vengono schierati i lunghi fili dotati di ami usati per la pesca. Ma la Task force albatros (Atf), un progetto lanciato nel 2006 da Royal society for the protection of birds (Rspb) e di Birdlife international, lo scorso anno ha risparmiato il numero di questi uccelli marini morti in Sud Africa, a causa della pesca, dell’ 85%, e anche in altre regioni, dove il progetto è meno recente, la mortalità degli albatros è diminuita del 67%, riferisce Bbc on line.
Il progetto per la salvaguardia ha avuto successo grazie a istruttori specializzati che hanno spiegato, direttamente sulle barche ai pescatori, come evitare di uccidere gli uccelli. La tecnica principale consiste nell’attaccare alla parte posteriore delle barche degli striscioni colorati per spaventare gli uccelli. Ma i pescatori sono anche incoraggiati a uscire la notte, quando c’è una minore presenza di questi uccelli marini.
Secondo gli ornitologi la linea di pesca troppo alta è responsabile della morte di un uccello ogni cinque minuti. Ma la task force è riuscita a dimostrare che si può ridurre al minimo l’impatto della pesca sulle specie non bersaglio e che con la collaborazione di industria e governi è possibile interrompere un processo che porterebbe alla scomparsa di numerose specie. La Royal society del Regno Unito per la protezione degli uccelli spera di poter estendere il sistema ad altri paesi.