Vi invito a riflettere su tre storie di ordinaria giustizia riguardanti tre persone: Giovanni BRUSCA, Ivan LIGGI, Stefano BIONDI.
Giovanni BRUSCA,delinquente di professione, autore di 100 omicidi e un bambino sciolto nell'acido,è andato spesso in vacanza ha iniziato a PAsqua e continuato in estate raggiungendo la moglie e il figlio.Permessi premio per pentiti DOC, finchè non si prova a trasformare queste mini vacanze in permessi premio.Tecnicamente sono considerati arresti domiciliari in località protetta.Dopo tutto questo il capo mafia punta ad uscire dal carcere facendo richiesta ai giudici tutelari di Roma.
Ivan LIGGI, Agente della Polizia Stradale di Rimini. Una pattuglia su di una strada statale insegue una vettura che non si è fermata all'alt. I poliziotti scendono armi in pugno e quando si avvicinano l'auto riparte cercando di investirli, uno dei due spara e uccide il fuggitivo.
Prima condanna 4 anni l'ultima condanna la emette la Cassazione 9 anni e 5 mesi per omicidio volontario.
Stefano BIONDI, Agente della Polizia Stradale di Modena.Inseguimento con una Porche rubata, la pattuglia intercetta l'auto e riesce a bloccarla al casello di Reggio Emilia. Biondi esce dall'auto arma puntata all'autovettura, i malviventi pigiano l'accelleratore ed investono in pieno l'agente che cade a terra e resta ucciso.
Queste tre storie sembrano tanto lontane tra loro, ma unite da un solo filo conduttore, se BIONDI avesse sparato sarebbe stato condannato per omicidio volontario come è stato fatto per LIGGI?
LIGGI ha sparato ma è in carcere a dover scontare 9 anni mentre un mafioso di nome BRUSCA ottiene permessi ogni 45 giorni per uscire dal carcere in attesa che il guidice tutelare decida sul da farsi.
A Voi le riflessioni
Gianluca ZAMPOLLA
Chiedo scusa a Gianluca (benvenuto nel forum) e a tutti voi ma ho dovuto spostare in quest'area il suo nuovo 3d erroneamente postato nella discussione sul G8. Buon proseguimento.
[Modificato da webcop 22/11/2004 21.15]