Ciao a tutti ragazzi, mi chiamo raffaele, ho 49 anni e sono di benevento. Da circa 5 mesi sono entrato in questo tunnel chiamato acufene, che mi ha cambiato in negativo l'esistenza. Premetto che gia' negli anni passati ho avuto degli episodi sporadici che in media duravano un mesetto, ma, seguendo le indicazioni del mio otorino, facevo finta di nulla e pian piano andavano via da soli. Purtroppo qualche mese fa mi svegliai di notte con questo forte sibilo, sui 13000 HZ, che mi porto' ad un vero attacco di ansia, sia perche' non era la mia "solita" frequenza, sia perche' il volume era davvero assordante. Dopo il giro degli specialisti, si inizia la solita terapia, cortisone in iniezioni, irroratori dei vasi, integratori, un percorso che bene o male conosciamo un po' tutti. I mesi passano ma il sibilo non scompare, conduco tutta una serie di indagini cliniche, tra cui la risonanza magnetica cerebrale, dalla quale non si evince nulla di strano. Inizia allora la giostra delle ipotesi, che tira dietro di se anche tanti soldini, alcuni specialisti ipotizzano disfunzioni temporomandibolari, altri addebitano l'acufene a delle protrusioni cervicali, altri per accertare non si tratti di un problema venoso, mi fanno fare un ecodoppler dei tronchi sovraortici. Dopo aver fatto di tutto e di piu', anche analisi del sangue a gogo', non viene fuori nulla di rilievo, e la mia forza d'animo, la mia voglia di combattere, inzia a lasciare il passo agli stati d'ansia e alla depressione. Mi inizio a documentare e scopro dell'esistenza del recruitment cocleare, e leggendo i sintomi di chi ne soffre, mi ritrovo nella loro esperienza. In alcuni giorni il sibilo si abbassa in volume, in altri e' molto forte, in altri si percepisce appena, ma quella sorta di "pizzicore metallico ad alta frequenza, permane sempre, anche ad intervalli di 30 secondi. Mi viene prescritta una TRT con rumore rosa, ed inizio a notare, mio malgrado, che alcuni suoni "ipereccitano" la mia corteccia uditiva, cioe' fanno innescare i sibili in modo ancora piu' pesante. In pratica mi trovo in un paradosso, riesco a stare molto meglio otturando le orecchie che tenendole libere, facendoci entrare i suoni della "vita", cosi' come mi era stato raccomandato. Vado dal mio specialista e gli parlo del recruitment, ma lui boccia la mia tesi dicendo che per parlare di recruitment vi e' bisogno di un forte calo di udito. La mia domanda allora e': "se l'esame impedenziometrico prevedeva campioni fino a 8000 hz, come fa il mio specialista a dire che io non ho perdita di udito sui 13000? Riprovo con la trt, pero' stavolta applico la tecnica del defenestramento, cioe' con un equalizzatore parametrico scavo completamente la frequenza dei 12500-13000 dalla forma d'onda del rumore bianco, considerando anche i sottomultipli, ma il risultato e' lo stesso, di notte la sveglia è brusca, con fischi che innescano bilateralmente e che riesco a sedare solo isolandomi completamente con dei tappi di cera. Attualmente assumo rivotril per dormire, e null'altro, anche se mi e' stato prescritto anche del pregabalin per sedare la mia corteccia cerebrale, ma ho letto il bugiardino e mi è venuta la fifa addosso. La domanda che volevo porvi e' questa, un tipo di acufene di questo tipo alla lunga potrebbe rientrare? alcuni giorni riesco a stare tranquillo, perche' il volume rientra di molto, altri giorni invece ho un innesco da paura e mi sento altamente ansioso e pauroso che il quadro possa peggiorare. Qualcuno si ritrova in questi sintomi? avete suggerimenti per me? Grazie
[Modificato da craffaele 03/05/2018 21:21]