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27/07/2010 16:18 | |
ciao a tutti,
mi sono iscritto anche di qui perchè trovo molto interessante codividere impressioni su qualcosa che purtroppo non è per nulla oggettivo.
io entro nel fantastico mondo dell'acufene... con un'anticamera: nel 2007 mi si tappano le orecchie: liquido oleoso e si stappano,ma così conosco l'otorino...
2008 agosto, mi sveglio e magia: doppio fischio e brusio con sprazzi di scroscio: grande panico, torno dall'otorino e mi opera ai turbinati e mi chiedo ancora perchè. poi mi cura per il catarro poi mi rompo le balle io. e leggo tutto il possibile: chiamo un'amica che li ha e ha speso soldi a profusione... e abbandono l'idea delle cure. penso: devo accettarli, fare che il mio cervello li somatizzi anche perchè fatico a concentrarmi a leggere e a guardare la tv, che non è poi gran male...
Mi convinco di una cosa, molto junghiana: devo spostare l'attenzione del cervello dall'errore acufene alla memorizzazione di qualcosa di molto bello: mi studio 2 canti della Comedia a memoria e così mi accorgo di avere imparato a viverli come una colonna sonora.
oggi penso che mi mancherebbero, se sparissero...
mi resta il problema del tempo: quando sta arrivando il brutto... mi pare di avere un jumbo nella testa...
e la berretta o casco... per cui proprio non capisco chi usa i tappi... a me viene da vomitare se mi chiudo le orecchie e lascio che i tinniti refluiscano nella testa...
se vi va di scambiare impressioni sono qui,
ciao a tutti, Andrea |
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