Acufene e acqua: ci ho provato

Ciao a tutti. E' un po' strano, ma torno non tanto tempo dopo dal mio primo e unico intervento, dove vi raccontavo come mi sono abituato all'acufene. Probabilmente parlarne lo ha riportato in primo piano e – oltre a farlo suonare più del solito, per un bel po', come dicevo: è un protagonista, un divo, e più ci badi più si esibisce... - mi ha spinto a riprovare qualche manovra per aggredirlo. La cosa ha coinciso con il mettermi un po' a stecchetto (sono in sovrappeso, e dai 93 kg per 1,90 di altezza vorrei passare a 80 o giù di lì). Nessuna dieta particolare, solo mangio meno e ho introdotto molti legumi al posto della pasta, che consumo solo più due o tre volte alla settimana. Accanto a questo, mi son rimesso a bere (acqua!) di brutto, regolarmente. Due litri minimo, in aggiunta alla solita a pranzo e cena. A suo tempo avevo letto di come questo potesse aiutare, riducendo la ritenzione di liquidi a livello dell'orecchio interno (vado a spanne, si parlava di idrope e di ormoni antidiuretici, se non sbaglio) e avevo anche provato a bere a manetta, forse un anno fa, ma senza grande convinzione e arrendendomi presto, visto che non succedeva niente. Avevo letto anche di un medico – di cui si è parlato in rete, e forse anche qui – che ne faceva un caposaldo della sua “cura” antiacufene. La cosa mi aveva intrigato, perché il resto del trattamento mi sembrava tutto sommato pleonastico, mentre la superidratazione, chiamiamola così, invece no. Insomma: dopo tre/quattro settimane di bevute, quello che è successo (sempre che sia collegato al bere molto, cosa di cui ovviamente non sono certo) mi ha sopreso. L'acufene per molte ore al giorno si manifesta come un sibilo ad altissima frequenza, quasi al limite dell'inudibile. Era una cosa che mi capitava all'inizio: in quei momenti speravo fosse l'inizio della guarigione. Seguì invece la cronicizzazione. Ora mi risuccede, specie la mattina: l'acufene si ritira (in alto a dx, per essere precisi, mentre in genere è bilaterale, senza un punto di origine preciso). Un sollievo che mi ero dimenticato. Ovvio che, di nuovo, non sto dando consigli e non voglio generalizzare. Però qualcosa indubitabilmente è cambiato. Il mangiar meno? L'acqua? Puro caso, invece? Non so. Io a sensazione voto acqua, però. Se dura, lo dirò. In ogni caso, per quello che vale il caso singolo, è già una consolazione essere certi che il mio acufene non è solo ingravescente, perché a distanza di un paio d'anni dall'esordio o giù di lì, ha ancora il buon gusto di farsi da parte sul serio, ogni tanto. Un saluto caro.

Vi aggiorno. Allora, l'esperimento è stato ondivago. Nel senso che dopo alcune settimane di applicazione e qualche possibile risultato, ho smesso. E' un po' paradossale, ma è successo perché l'abitudine all'acufene di cui parlo altrove è ormai radicata. Quindi anche in presenza di acufene forte, non ci bado più. MA. Mi è parso chiaro, a un certo punto, che nei momenti in cui ho proprio trascurato di bere almeno un po' più del solito (il solito è solo a pasto, e nemmeno sempre) l'acufene era continuo e forte, incessante. Tanto che mi dicevo "bevi, diamine!". Eppure niente, perché bastava la solita disattenzione per dimenticarmi del problema. Quindi non bevevo. Da qualche giorno mi ricordo di mettere qualche bicchiere qua e là, e i risultati ci sono. Ora, per esempio, grilli lontani, lontanissimi. Insomma, cone questa sperimentazione da barbone mi sentirei di concludere che sì, l'idratazione incide.
Quanto all'abitudine, capisco benissimo che qualcuno ci arriva e qualcuno no, e dipenderà da una miriade di fattori il raggiungerla. E qui consigli non ne posso dare, purtroppo, perché son cose evidentemente automatiche, che van per la loro strada.