Silenzio, e ve lo racconto

Di tanto in tanto passo dal forum. Perché mi ha aiutato, all'inizio. E perché ricordo com'era quando l'acufene mi tirava letteralmente scemo, e quanto può far soffrire. In sintesi, ne soffro da qualche anno. L'inizio è stato disperante, anche perché ho assistito alla cronicizzazione dei "grilli", e non è stato un bello spettacolo. Speravo passasse, ma così non è stato. Poi - ne parlavo in un intervento del novembre 2021 - abbastanza insperata è arrivata l'abitudine: l'acufene è passato in secondo piano. E anche quando fischiava a mille, non lo sentivo. Le semplici attività quotidiane erano sufficienti per toglierlo dall'attenzione. E' la situazione che si è cristallizzata: c'è, ma non mi inquieta più. Non lo sento per settimane, poi lo cerco ed è lì, magari in formissima, stordente eppure fuori dalla zona di attenzione. Quindi è come se non ci fosse.

MA oggi non c'è. Per niente. Sapessi perché, sarebbe bello. So che non durerà, ma se poco poco la testimonianza di questo momento di silenzio può dare una mano a chi è in crisi, vale la pena che lo racconti. Dopo anni di fischi e ronzii, ci sono momenti vuoti, di puro silenzio. E' molto più preziosa l'abitudine di cui dicevo, che salva la vita. Eppure nel mio caso - e non credo di essere speciale - può succedere di riavere il silenzio di prima.

Per il resto, sapete tutti come funziona: dopo il sonno breve, fischi a mille. Il rumore degli involucri di plastica stropicciati, fischi a mille. Musica forte, anche la pioggia, fischi a mille. Poi però arriva la piccola oasi, tipo oggi (e non mi è mai successo di pensare al forum senza sentire l'acufene) e si ringrazia.

Un abbraccio.

Che bello