Evoluzione e Orecchio

Parlando di evoluzione, sembra che studiando in maniera approfondita alcuni organi dei nostri antenati, tra cui proprio l'orecchio, si sia giunti a scoperte sensazionali.

"Fred Spoor, Bernard Wood e Frans Zonneveld, tutti specialisti di anatomia, giunsero alla stessa conclusione seppure con un metodo del tutto differente. Tale metodo era basato sull'analisi comparativa dei canali semicircolari nell'orecchio interno, che provvedono a mantenere l'equilibrio, di umani e scimmie. I canali degli umani, i quali camminano eretti, sono molto diversi da quelli delle scimmie, che procedono ricurve verso il basso. I campioni di orecchi interni di Australopithecus e di Homo habilis analizzati dai tre studiosi erano pressoché simili a quelli delle scimmie moderne, mentre quelli di Homo erectus erano identici a quelli dell'uomo odierno.
Queste scoperte hanno prodotto due importanti risultati:

1. I fossili a cui si fa riferimento come Homo habilis, in realtà, non appartengono alle classi "homo", ovvero agli umani, ma a quelle degli Australopithecinae, cioè alle scimmie.

2. Sia l'Homo habilis che gli Australopithecinae erano esseri viventi che camminavano ricurvi, il loro scheletro era quindi quello di una scimmia. Non avevano alcun tipo di relazione con gli umani.

Una riflessione sul tempo impiegato nell'evoluzione della specie umana e l'attuale situazione ambientale a cui siamo sottoposti non fa mai male.
L' inadeguatezza evolutiva del nostro organo sensoriale dell'udito, forse esiste.