Amletico Dubbio

craffaele
00giovedì 3 maggio 2018 21:20
Ciao a tutti ragazzi, mi chiamo raffaele, ho 49 anni e sono di benevento. Da circa 5 mesi sono entrato in questo tunnel chiamato acufene, che mi ha cambiato in negativo l'esistenza. Premetto che gia' negli anni passati ho avuto degli episodi sporadici che in media duravano un mesetto, ma, seguendo le indicazioni del mio otorino, facevo finta di nulla e pian piano andavano via da soli. Purtroppo qualche mese fa mi svegliai di notte con questo forte sibilo, sui 13000 HZ, che mi porto' ad un vero attacco di ansia, sia perche' non era la mia "solita" frequenza, sia perche' il volume era davvero assordante. Dopo il giro degli specialisti, si inizia la solita terapia, cortisone in iniezioni, irroratori dei vasi, integratori, un percorso che bene o male conosciamo un po' tutti. I mesi passano ma il sibilo non scompare, conduco tutta una serie di indagini cliniche, tra cui la risonanza magnetica cerebrale, dalla quale non si evince nulla di strano. Inizia allora la giostra delle ipotesi, che tira dietro di se anche tanti soldini, alcuni specialisti ipotizzano disfunzioni temporomandibolari, altri addebitano l'acufene a delle protrusioni cervicali, altri per accertare non si tratti di un problema venoso, mi fanno fare un ecodoppler dei tronchi sovraortici. Dopo aver fatto di tutto e di piu', anche analisi del sangue a gogo', non viene fuori nulla di rilievo, e la mia forza d'animo, la mia voglia di combattere, inzia a lasciare il passo agli stati d'ansia e alla depressione. Mi inizio a documentare e scopro dell'esistenza del recruitment cocleare, e leggendo i sintomi di chi ne soffre, mi ritrovo nella loro esperienza. In alcuni giorni il sibilo si abbassa in volume, in altri e' molto forte, in altri si percepisce appena, ma quella sorta di "pizzicore metallico ad alta frequenza, permane sempre, anche ad intervalli di 30 secondi. Mi viene prescritta una TRT con rumore rosa, ed inizio a notare, mio malgrado, che alcuni suoni "ipereccitano" la mia corteccia uditiva, cioe' fanno innescare i sibili in modo ancora piu' pesante. In pratica mi trovo in un paradosso, riesco a stare molto meglio otturando le orecchie che tenendole libere, facendoci entrare i suoni della "vita", cosi' come mi era stato raccomandato. Vado dal mio specialista e gli parlo del recruitment, ma lui boccia la mia tesi dicendo che per parlare di recruitment vi e' bisogno di un forte calo di udito. La mia domanda allora e': "se l'esame impedenziometrico prevedeva campioni fino a 8000 hz, come fa il mio specialista a dire che io non ho perdita di udito sui 13000? Riprovo con la trt, pero' stavolta applico la tecnica del defenestramento, cioe' con un equalizzatore parametrico scavo completamente la frequenza dei 12500-13000 dalla forma d'onda del rumore bianco, considerando anche i sottomultipli, ma il risultato e' lo stesso, di notte la sveglia è brusca, con fischi che innescano bilateralmente e che riesco a sedare solo isolandomi completamente con dei tappi di cera. Attualmente assumo rivotril per dormire, e null'altro, anche se mi e' stato prescritto anche del pregabalin per sedare la mia corteccia cerebrale, ma ho letto il bugiardino e mi è venuta la fifa addosso. La domanda che volevo porvi e' questa, un tipo di acufene di questo tipo alla lunga potrebbe rientrare? alcuni giorni riesco a stare tranquillo, perche' il volume rientra di molto, altri giorni invece ho un innesco da paura e mi sento altamente ansioso e pauroso che il quadro possa peggiorare. Qualcuno si ritrova in questi sintomi? avete suggerimenti per me? Grazie
zaw
00venerdì 4 maggio 2018 10:07
Ciao, per "esame impedenziometrico" sui 13.000 Hz forse intendevi esame audiometrico. Al problema in questione si aggiunge il doversi confrontare con gli otorini e la loro "saccenza".
Oltre che di competenza sono limitati di logica ed immaginazione. L'ipotesi del buco uditivo in corrispondenza del tuo acufene sembra una cosa possibile ma non ci sono conferme scientifiche al riguardo. Servirebbe un esame audiometrico molto preciso e con mezzi tecnologici sofisticati. Inutile rivolgersi agli otorini, non capirebbero nemmeno la questione.
E comunque se la causa fosse un buco ristretto uditivo cosa fare per risolvere?
Disfunzioni temporomandibolari, protrusioni cervicali, problema venoso ecc ecc, le solite risposte, tanto per scrivere una diagnosi da medico di larghe vedute.
Test audiometrici, rumore rosa ecc tutte cose che purtroppo innescano l'acufene, ma passiamo alla tua domanda: "un tipo di acufene di questo tipo alla lunga potrebbe rientrare?" Si, specie se abbandoni i tuoi test e smetti di perdere tempo e buttare soldi dagli otorini.
craffaele
00venerdì 4 maggio 2018 14:49
Grazie della risposta zaw, il problema è che a giorni buoni si alternano giorni terribili, e sono questi, quelli che mi spingono ad approfondire e a capire qualcosa in più. Ma se lascio sweepare una sinusoide da 20 a 20000 non posso capire il buco dove lo ho? O meglio, avendo uno studietto di registrazione posso improntare un test fatto in un certo modo per capire dove si crea il "buco"? Dopo smetterò di sicuro con i test
craffaele
00venerdì 4 maggio 2018 14:51
craffaele, 04/05/2018 14.49:

Grazie della risposta zaw, il problema è che a giorni buoni si alternano giorni terribili, e sono questi, quelli che mi spingono ad approfondire e a capire qualcosa in più. Ma se lascio sweepare una sinusoide da 20 a 20000 non posso capire il buco dove lo ho? O meglio, avendo uno studietto di registrazione posso improntare un test fatto in un certo modo per capire dove si crea il "buco"? Dopo smetterò di sicuro con i test. Mi stai dicendo anche che il rumore rosa può peggiorare l'acufene?, quando lo racconto agli otorini mi prendono per un marziano.

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zaw
00venerdì 4 maggio 2018 21:46
Ciao! anni fa un iscritto di questo forum aveva teorizzato molto sul "buco uditivo" e creato dei file sweep (suoni che cambiano la frequenza) per misurare l'udito. Erano troppo veloci secondo me ma sono ancora disponibili. Segui questa discussione e leggi anche il messaggio #18 del 24/12/2010 14.55

http://acufene.freeforumzone.com/discussione.aspx?idd=9522362
Sinceramente la faccenda dell'eventuale ristretto "buco uditivo" non è così semplice e di facile rilevazione.
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