Salve a tutti , mi chiamo Stefano , ho 53 anni e vivo a San Costanzo , nei pressi di Fano (PU).
Ho una profonda preparazione nell'audio digitale (ho iniziato ad interessarmene nel lontano 1984) che è stato il mio lavoro per diversi anni anche a livello internazionale per cui , ahimè , so benissimo di ciò che stiamo parlando anche perché nel Gennaio del 2009 sono stato quasi improvvisamente attaccato da un acufene all'orecchio sx che ancora oggi perdura anche se vi sono state delle mutazioni significative sull'invalidità stessa del fenomeno. Premetto anche che a casa ho molta attrezzatura che mi ha permesso e mi permette di farmi da me qualsiasi esame audiometrico che io voglia , anche meglio di strutture specialistiche e , permettetemi di dirlo a costo di essere presuntuoso , anche con maggiore competenza di alcuni improvvisati audiologi.
Dico subito che sono finalmente riuscito ad invertire la tendenza che mi vede soffrire di questo terribile fischio a 10.530Hz (con livelli variabili in Db ) che inizialmente si verificava con la frequenza di 4/5 giorni pessimi ed uno solo discreto , ora sono a 2/3 giorni più che discreti (è sempre lì ,ma molto più basso e tollerabile) ed 1/2 giorni molto problematici nel senso che posso anche stare mezza giornata bene , poi parte fortissimo all'improvviso (è esattamente quello che mi è accaduto oggi verso le ore 14 ) e non mi lascia più sino al mattino dopo , ma indubbiamente dei miglioramenti vi sono stati.
Il mio attuale lavoro è quello di consulente aziendale nel ruolo di Problem Solver , cosa molto anglosassone, che in buona sostanza significa semplicemente che le aziende mi chiamano quando hanno uno o più problemi da risolvere. Per questo motivo ho imparato ad applicare una mia tendenza da sempre che +o- recita:" Se non conosci a fondo una cosa .... studia l'argomento dai fondamentali così capisci meglio ed arrivi prima ad una soluzione". Anche in questo caso ho applicato il mio principio : dunque ho iniziato a studiare un po di medicina e chimica chiaramente indirizzata a capire qualcosa di più del fenomeno acufene e comprender meglio ciò che i medici mi avrebbero detto.
Subito una mia convinzione ( che però è anche quella di eminenti studiosi dell'argomento , specialmente americani) : se soffri di un acufene variabile di intensità oggettiva (come nel mio caso e vi assicuro che per i mie trascorsi so anche approssimare "ad orecchio" la differenza in Db tra i giorni buoni e quelli cattivi) significa che la maggior parte delle famigerate cellule ciliate NON sono morte , anche se certamente qualcuna si, altrimenti non avremmo nemmeno un attimo di quelli "buoni" , dunque molto più probabilmente il problema risiede nella iperattività elettrica della sezione limbica del nostro cervello .
Questo è il motivo per cui degli psicofarmaci mirati possono certamente placare questa iperattività e possono dare dei risultati apprezzabili in termini di diminuita intensità , ma attenzione : ciò non significa affatto che stiamo curando la causa ma solo gli effetti che , però , niente non è , no?
Dunque possibile causa dell'iperattività elettrica è che il nostro orecchio non percepisce più certe frequenze anche se all'esame audiometrico la cosa non viene rilevata , ma è la metodologia attuale di questi esami che è imprecisa e vi spiego perché proprio partendo dal mio caso.
Normalmente gli esami audiometrici vanno per punti interpolati e cioè ci vengono fatte udire delle frequenze ad intervalli di un ottava ,quando va bene, (100Hz, 200,400, 800, 1600 ecc..) e poi vengono interpolati i punti di unione , da cui vedremo un grafico che magari inizia , come nel mio caso , a scendere sensibilmente dai 2Khz arrivando a quasi -60db ad oltre 12Khz (sto parlando del mio grafico di ipoacusico anche se non certamente grave). Perfetto , ma chi mi dice che , ad esempio , alla frequenza di 7870Hz (frequenza mai campionata nell'esame audio metrico con questa precisione ) io non abbia un improvviso e strettissimo (Q 1,00) "buco" di -60/70Db per poi riprendere quasi subito oltre gli 8000hz?
Sapete come si comporterebbe un processore dinamico multibanda in quel caso dove avrebbe bisogno di portare proprio quella strettissima banda di frequenze a livello delle altre ?
Alza il suo "guadagno" al massimo sino a che proprio quelle frequenze si portino a livello delle altre , ma così facendo si alza di un bel pò anche "il rumore di fondo" provocando rumore o fruscio in quella frequenza od un suo multiplo a terzi d'ottava ed anche ad intervalli più stretti ( chi ha studiato un pò di fisica del suono sa di cosa sto parlando) . Ecco , il nostro cervello si comporta +o- così , è una sorta di sofisticatissimo analizzatore di spettro integrato in un processore dinamico multibanda. Se io non sento più quelle frequenze esso farà di tutto per alzarne il livello in modo da sentirle e così facendo aumenta di molto l'attività elettrica del limbo. Dunque il nostro acufene altri non sarebbe che "il rumore di fondo" del nostro potenziale elettrico che amplificato al massimo , non avendo nulla da "sentire" , alza solo il "fondo" , cioè il fischio.
Ovviamente questa del ripristino dei segnali periferici (cioè quello che arriva dall'orecchio) per limitare la nostra attività cerebrale è solo un'ipotesi ma altamente accreditata in questo momento per degli studi clinici molto recenti.
Cioè anche su pazienti a cui per questioni molto serie (tumore) era stato interrotto il nervo acustico , cioè erano nella sordità totale e non vi era più collegamento tra la periferia (orecchio interno e cellule ciliate) e cervello , gli acufeni permanevano , ergo :essi erano generati dal cervello e non dall'orecchio interno.
Verrebbe dunque da pensare che applicando degli open fitting (protesi acustiche molto sofisticate di ultimissima generazione) o impianti cocleari sottocutanei per ripristinare l'efficenza delle periferie gli acufeni vengano risolti ?! Ed in effetti in diversi recentissimi casi ciò si è verificato , addirittura ripristinando l'udito anche a persone quasi totalmente sorde! Ma attenzione: una cosa molto importante e che è comunque emerso (sempre con gli ultimi studi) è che le cause degli acufeni sono molteplici e non necessariamente ve ne è solo una alla volta anzi!
Infatti come la mettiamo addirittura con coloro che sono IPERACUSICI?
Nel mio caso io perdo circa 40 db proprio attorno agli 11Khz (da 10.400 a 10.800) per poi riprendere sensibilmente dagli 11.000 sino alla perdita secca di oltre 60db dopo i 12.500Hz ,maggiormente proprio all'orecchio sx , decisamente meno al destro.
Dunque potrebbe essere questa la causa primaria del mio acufene?
Per ora mi fermo qui per questioni di spazio ma vorrei continuare con altri post per narrarvi in dettaglio le mie esperienze al riguardo.
Mi scuso con tutti voi ma vi assicuro che il mio tono non vuol essere assolutamente "professorale" , anzi , sono convinto che molti di voi già queste cose le sanno. Le riporto unicamente per farvi capire quali sono stati i miei schemi di ragionamento per arrivare ai tentativi che ho fatto e che sto ancora tentando.
Al prossimo post ........