marco da fleed:
Pardon....mi sembra di capire che Gesu' è UN dio.
E tu sai bene che per gli ebrei non esistono più divinità.
Dovresti quindi ripensare l'interpretazione di alcuni passi che citi, che altrimenti sarebbere blasfemi.
Spero tu stia scherzando... In Genesi Labano rimprovera Giacobbe dicendo:
"Certo, posso capire che non vedevi l’ora di tornare a casa di tuo padre, ma perché hai rubato i miei dèi?"
"Intanto Rachele aveva preso le statue dei terafìm, le aveva messe nella sella da donna del cammello e ci si era seduta sopra. Pertanto Làbano frugò in tutta la tenda, ma non le trovò." (Ge 31:30, 34)
Sta parlando dei "terafim", o idoli familiari.
Col tempo, questi idoli divennero vere e proprie divinità in Israele, soprattutto ai giorni dei Giudici dei Re (Gdc 17:5; 18:14, 17, 20; Os 3:4), tanto che il re Giosia dovette intervenire per eliminarli da Giuda e Gerusalemme (2Re 23:24).
E' palese che gli ebrei fossero consapevoli dell'esistenza di divinità in opposizione a Geova.
Non avrebbe altrimenti senso il divieto imposto in Esodo 20:4 agli albori del percorso ebraico:
"Non devi farti immagine scolpita né rappresentazione di nessuna cosa che è nei cieli di sopra o sulla terra di sotto o nelle acque sotto la terra"
Perché?
"Non devi inchinarti davanti a esse né lasciarti indurre a servirle, perché io, Geova tuo Dio, sono un Dio che richiede devozione esclusiva" (Es. 20:5).
Idem il comando di Lev 19:4
"Non rivolgetevi a divinità senza valore e non fatevi dèi di metallo fuso. Io sono Geova vostro Dio"
Quindi gli ebrei erano consapevoli dell'esistenza di altre divinità, su questo non c'è dubbio, e il problema per l'ebreo si pone nell'atto di adorazione di quelle divinità, rispetto all'Unico Dio Geova.