Inoltre, non mi risulta, come scrivi tu, che
qualcuno "fuori dal coro" che non era affatto contro di loro, Gesù stesso non lo condanna.
Gesù stesso, sin da ragazzo, praticava la religione di famiglia (Luca 2:41-43) e non era uno spirito libero.
Da adulto adorava Dio insieme agli ebrei nella sinagoga locale "per abitudine" (Luca 4:15-16).
Quando incontrò al pozzo la samaritana, donna di fede non giudaica, Gesù si identificò chiaramente con un gruppo di appartenenza quando rispose:
"noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza ha origine dai Giudei" (Gv. 4:22).
Infine, nella Rivelazione data a Giovanni, Gesù risorto disciplina le sette congregazioni dell'Asia mediante vigorosi messaggi; le richiama all'ordine teocratico e non fa mai intendere che quelle congregazioni un giorno potessero essere sciolte o sostituite da adorazione individuale (Riv. 1-3).